Italia, gennaio 2024: Giorgia Meloni, la Penelope del centrodestra

Giorgia Meloni è una donna stanca. Ha passato le ultime settimane a tessere la sua tela, cercando di trovare un accordo con Matteo Salvini per le elezioni regionali in Sardegna. Ma il braccio di ferro tra i due leader del centrodestra sembra non avere fine.

Da una parte, Salvini vuole ricandidare Christian Solinas, il presidente uscente, che è sostenuto anche da Forza Itaia. Dall’altra, Meloni punta sul sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu.

Solinas, Truzzu

La situazione è così tesa che si parla addirittura di una possibile rottura della coalizione di governo. E questo sarebbe un colpo durissimo per Meloni, che ha messo tutto il suo prestigio in gioco per cercare di trovare un’intesa.

Intanto, le critiche da parte dell’opposizione si fanno sempre più insistenti. Elly Schlein, la segretaria del Partito Democratico, ha accusato Meloni di “imbarazzante silenzio” sui fatti di Acca Larentia, la strage fascista del 1972.

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Meloni, da parte sua, ha sempre respinto le accuse di simpatie neofasciste. Ma le sue parole non sembrano convincere nessuno.

E così, la povera Giorgia Meloni si ritrova in una situazione paradossale. È come Penelope, che tesse la sua tela di giorno per disfarla di notte.

Ma, a differenza di Penelope, Meloni non ha la certezza di poter ricominciare da capo. Se la coalizione di governo dovesse rompersi, la sua carriera politica potrebbe essere seriamente compromessa.

La tesi del paradosso

Il paradosso della situazione di Giorgia Meloni sta nel fatto che, pur essendo la leader del centrodestra, si trova in una posizione di debolezza.

Da una parte, deve fare i conti con le pressioni di Salvini, che è il leader più popolare del centrodestra. Dall’altra, deve evitare di rompere la coalizione di governo, che è l’unico modo per mantenere il potere.

In questo contesto, Meloni è costretta a fare compromessi, anche se questo significa andare contro le sue convinzioni.

Il caso della vicenda di Acca Larentia è emblematico. Meloni ha evitato di condannare esplicitamente la strage fascista, per non inimicarsi i suoi alleati di destra.

Ma questo suo silenzio ha suscitato le critiche dell’opposizione, che la accusa di non essere abbastanza antifascista.

Giorgia Meloni

La conclusione

La situazione di Giorgia Meloni è destinata a rimanere complicata per i prossimi mesi.

Se riuscirà a trovare un accordo con Salvini, potrà mantenere il potere e continuare a perseguire la sua agenda politica.

Ma se la coalizione di governo dovesse rompersi, la sua carriera politica potrebbe essere seriamente compromessa.

In attesa di vedere come si evolverà la situazione, una cosa è certa: Giorgia Meloni è una donna che sta vivendo un periodo di grande stress.

Antonio Rossello       CENTRO XXV APRILE

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