Il nuovo Babbo Natale
Comincia l’Avvento.
Ci prepariamo per un nuovo Natale e proviamo a riflettere, cercando di capire cosa mettere su un piatto della bilancia e cosa sull’altro.
È un retaggio familiare, dai tempi del catechismo quando il parroco rallentava le partite di calcio e accelerava i silenzi interiori.
A noi ragazzini faceva pure comodo perché fuori c’era freddo e in oratorio andavamo giù di cioccolata calda.
Guardate che il gioco funziona anche per i non cristiani perché i ritmi del calendario valgono per tutti, le scuole chiuderanno per un paio di settimane e tutti dovremo agire in maniera introspettiva.
Per fortuna, in questa pratica, ci aiuta la televisione con i suoi spot pubblicitari.
Uno in particolare, quest’anno, che segna un nuovo confine del nostro tempo.
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PUBBLICITA’
Città, giornata di pioggia, vetrine scintillanti.
Davanti ad un negozio di telefonia una ragazza guarda la vetrina con occhi tristi.
Papà: che c’è, tesoro?
Lei: niente…..
Stacco – il papà viene consigliato dal testimonial
Vetrina
Papà: ecco (e consegna alla figlia un vecchio cellulare)
Lei: (scocciata) e con questo che ci faccio?
Papà: se lo porti qui (indica il negozio) ti danno dei soldi e puoi comprare quello che più ti piace!
Lei si illumina, abbraccia il papà ed entra felice per esaudire il proprio desiderio.
Finalmente è arrivato il nuovo modello di Babbo Natale, quello che non conoscendo i figli ed occupandosi di loro una volta all’anno delega apertamente i marchi commerciali per fare felici i bambini, denunciando così la propria inettitudine.
Il messaggio lanciato in video non lascia spazio per alcun equivoco.
Siamo nel terzo millennio.
È il nuovo Avvento, bellezza!
Dario B. Caruso da Corriere AL