IL FALLIMENTO DELLE POLITICHE DI PARTECIPAZIONE SAVONESI
IL FALLIMENTO DELLE POLITICHE DI PARTECIPAZIONE SAVONESI ALLA LUCE DEI CONFLITTI TRA POLITICS, POLICY E POLITY |
IL FALLIMENTO DELLE POLITICHE DI PARTECIPAZIONE SAVONESI ALLA LUCE DEI CONFLITTI TRA POLITICS, POLICY E POLITY Visual della complessità reticolare della polity
Il fallimento delle politiche di partecipazione messe in atto dal Comune di Savona può essere meglio compresa facendo riferimento alle tre branche classiche del fare politica: lapolitics, la policy e la polity.
Un sistema virtuoso riesce a calibrare il giusto mix. Ma questo non è il nostro. Nel momento in cui uno di essi prevarica sugli altri, il sistema entra pericolosamente in crisi. Cosa vuole ottenere il primo soggetto attraverso la partecipazione?
Per cui la proposta progettuale che nasce, matura, si perfeziona e si realizza attraverso un processo di partecipazione viene vista attraverso la lente deformata degli interessi di categoria. Il politico vede in essa il pericoloso trampolino di lancio di una nuova classe dirigente politica, i dirigenti comunali vedono una inammissibile invasione di campo degli equilibri consolidati a loro vantaggio, i cittadini si sentono traditi. Le risorse che dovrebbero essere accantonate per la realizzazione dei progetti presentati o scompaiono o vengono reindirizzate in favore di quei settori che risultano i cardini di un potenziale voto di scambio. Questa è oggi la Partecipazione a Savona. Che la mano armata per ucciderla sia stata quella di un esponente di un partito che si proclama di sinistra la dice lunga su quanto la presenza a Palazzo faccia cambiare le persone. La modica quantità di potere crea assuefazione. Il suo profumo è come quello della purpurea digitale. Ti ammalia, non ne puoi fare più a meno, ti senti emancipato rispetto al posto di lavoro che occupavi prima, ti monti la testa. La purpurea digitale però uccide. Nat Russo |