Hai mai visitato la sala del Consiglio Comunale?

Hai mai visitato la sala del Consiglio Comunale? è un progetto scolastico di educazione civica promosso dalla presidenza del Consiglio comunale di Genova nato al fine di far conoscere, ai ragazzi delle scuole primarie (quarte e quinte) e delle scuole secondarie di primo grado, il cuore pulsante dell’amministrazione locale. L’obiettivo è stimolare la partecipazione dei giovani al contesto sociale cittadino, fornendo loro alcuni degli strumenti atti ad acquisire senso di identità e appartenenza alla comunità genovese aiutandoli nella loro crescita, responsabile e solidale, come cittadini del mondo; da qui l’idea del progetto che, a livello locale in primis, vuole rendere accessibile, attraverso un’esperienza culturale e interattiva, i luoghi dei dibattiti e delle decisioni riguardanti la città di Genova.

L’iniziativa si divide in due momenti: il primo culturale e il secondo di educazione civica; le classi, adeguatamente accompagnate, andranno alla scoperta di alcuni dei tesori di Palazzo Tursi: potranno visitare l’Ufficio di Rappresentanza del sindaco e il Salone di Rappresentanza, si addentreranno nei corridoi che uniscono i Musei di Strada Nuova dove potranno ammirare la Maddalena Penitente di Antonio Canova e le catacombe della vecchia Chiesa di San Francesco di Castelletto.

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Infine, arriveranno alle Sale Paganiniane dove gli verranno svelati i segreti del famoso “Cannone” di Niccolò Paganini; l’educazione civica sarà, invece, protagonista della seconda parte dell’iniziativa e i ragazzi siederanno in sala rossa, dove ogni martedì prendono posto consiglieri e giunta e daranno vita, aiutati dagli insegnanti e dal personale del Comune, al “question time”, le interrogazioni a risposta immediata che precedono l’apertura dei lavori.

“L’evento ha in sè un progetto di educazione civica per far conoscere ai ragazzi l’attività del consiglio comunale”, dichiara il presidente del Consiglio Comunale Carmelo Cassibba, “e tutto ciò è molto importante per dare ai più giovani un senso di comunità. L’esperienza è sia culturale che interattiva e tutto ciò è partito durante il mandato di Alessio Piana come presidente del consiglio comunale e si è sviluppato in questi mesi; avremo i ragazzi ogni due settimane e faranno un percorso culturale e di educazione civica.

Quest’ultima parte presso la sala rossa prevede la simulazione dei question time, noti anche come articoli 54, con la simulazione di voto; sono convinto che il percorso formativo su queste materie debba partire dalle scuole e fino ad ora abbiamo avuto più di 700 adesioni per 13 classi tanto da far proseguire il progetto anche nel prossimo anno scolastico. Ora sono coinvolte solamente le classi quarta e quinta elementare e le scuole medie ma vorremmo aprire il progetto anche ai ragazzi delle superiori; è stato preparato un fumetto per ricordare la giornata ed ogni ragazzo riceverà anche una borraccia, un contenitore con il pranzo ed articoli di pasticceria. Questo è un progetto di educazione civica rivolto soprattutto alle scuole; è fondamentale creare cittadini consapevoli che conoscono il funzionamento della macchina comunale ed i luoghi dove si prendono le decisioni”.

Parole simili da parte di Lorenza Rosso, assessore alle politiche sociali del comune di Genova :”Questo progetto è bello per tutti poichè è fondamentale fare educazione civica; fin da piccoli bisogna capire che è importante partecipare per il benessere della città. Porto i saluti del sindaco Bucci e ringrazio gli sponsor”.

“Per noi l’ecologia è fondamentale soprattutto tra i più giovani”, prosegue Giovanni Battista Raggi, presidente di AMIU, “e vale la regola delle 3 C : conoscenza, consapevolezza, copartecipazione. E’fondamentale conoscere come funziona la vita pubblica ed esserne consapevoli; essere parte della vita pubblica è altrettanto importante”.

“Per noi è importante investire sui giovani perchè siano cittadini migliori”, afferma il dottor D’Alessandro in rappresentanza di Basko, “ed è necessario far crescere in loro la consapevolezza. I ragazzi sono il nostro futuro e gli investimenti per loro sono un atto dovuto”.

“E’la seconda volta che partecipiamo ad un progetto del genere ed eravamo qui prima della pandemia; in classe abbiamo spiegato cosa fa il comune e poi ci sarà l’esperienza pratica per capire cosa si studia”, conclude Rita Ciri, insegnante di Quezzi.

SELENA BORGNA

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