Diciamoci la verità: non importa se si compra un multimetro digitale o analogico e quanto questo sia stato pagato; nella maggior parte dei casi, i cavi per multimetri che vengono dati di serie sono poco funzionali e di bassa qualità. Non a caso, molti professionisti preferiscono tenerli come “paio di scorta” e comprarne di migliori.

Effettivamente, i cavi per multimetri sono una componente essenziale dello strumento e senza di loro non sarebbe possibile effettuare le misurazioni. Devono funzionare bene, essere precisi, resistenti e, soprattutto, non devono rompersi dopo qualche utilizzo.

Nell’articolo di oggi abbiamo deciso di scrivere una piccola guida in cui abbiamo inserito gli aspetti principali da tenere in considerazione quando ci si appresta ad acquistare dei nuovi cavi per multimetri.

I cavi per multimetri

Sul mercato esistono migliaia di modelli di cavi per multimetri diversi. A un primo sguardo, cavi come questi possono sembrare assolutamente tutti identici. In realtà, però, non è affatto così: le differenze esistono eccome, basta sapere dove cercarle.

Se parliamo del cavo vero e proprio, è fondamentale che questo sia realizzato con materiali flessibili e non rigidi, in modo da garantire un buon isolamento e, allo stesso tempo, non danneggiarsi durante l’uso. I cavi che vengono dati in serie con il multimetro e quelli di bassa qualità sono solitamente in PVC: un materiale rigido che si rompe dopo pochi mesi d’uso e poco resistente agli sbalzi di temperatura. Quando si desidera acquistare cavi per multimetri di buona qualità è sempre meglio puntare su quelli in silicone.

Le prese dei cavi per multimetri

A un’estremità dei cavi per multimetri si trovano le prese o gli attacchi, cioè i connettori che permettono di collegare il puntale per tester al dispositivo, così da poter effettivamente eseguire le letture. I fori in cui inserire i casi si trovano nella parte anteriore del multimetro, solitamente sotto la manopola per la scelta della modalità.

Esistono tanti tipi di connettori elettrici diversi; quelli dei cavi per multimetri, solitamente, sono a banana. Anche qui, come per i cavi, è importante fare attenzione al materiale con cui sono realizzati i connettori che può essere PVC, gomma o silicone. In tutti i casi, è fondamentale che il punto in cui il cavo incontra il connettore sia ben sigillato per evitare lacerazioni e fili esposti.

I puntali

All’altra estremità del cavo troviamo il puntale: lo strumento che viene avvicinato al circuito elettrico per poterne rilevare e leggere i valori e testare il funzionamento. I puntali sono l’elemento più importante e più complesso di un cavo per multimetro e devono essere ben isolati per evitare infortuni e incidenti quando si lavora con la corrente.

Ogni puntale è composto da una parte metallica sorretta da una cosiddetta “maniglia” o “impugnatura”. Quest’ultima deve essere ben isolata e, nei modelli di alta qualità, presentare una superficie zigrinata o irregolare in modo che non scivoli dalle mani dell’operatore. Alcuni puntali hanno maniglie ergonomiche con i caratteristici solchi che si adattano alla forma delle dita.

Il puntale vero e proprio è l’estremità metallica, spesso realizzata in acciaio inossidabile, oppure ottone, dotata di un cappuccio che serve per proteggerla da urti e cadute quando il dispositivo non è in uso. Questi materiali vengono scelti perché sono resistenti alla corrosione e alla ruggine e permettono un funzionamento ottimale nel tempo.

Dal test di un piccolo circuito fino ai lavori di manutenzione su un sistema di Domotica gestito da intelligenza artificiale, i puntali per multimetro sono l’unico strumento in grado di rilevare tensione, corrente e resistenza e di assicurarsi che tutto funzioni come previsto. A seconda del compito da svolgere, esistono puntali con forme diverse: alcuni sottili, capaci di perforare la guaina dei cavi, altri a forma di pinza o di gancio che si fissano sull’elemento del circuito e lasciano le mani dell’operatore libere.