Gli insulti e gli elogi influenzano il nostro modo di agire

Gli insulti e gli elogi influenzano
il nostro modo di agire

Gli insulti e gli elogi influenzano il nostro modo di agire

 

 

Nel gioco, prendere in giro, svilire, insultare l’avversario è una abitudine diffusa. Si fa innervosire lo sfidante che, perdendo la calma, commette degli errori.

La cosa funziona, almeno secondo lo studio di Aaron Roth della Carnegie Mellon University (Usa), che ha usato come provocatore un robot.

Gli scienziati hanno coinvolto 39 persone in un gioco di strategia contro un robot. 

Il robot durante il gioco dispensava frasi carine o commenti irritanti con il risultato che i giocatori che erano stati insultati hanno ottenuto prestazioni inferiori rispetto a quelli elogiati, nonostante sapessero benissimo che la disistima non era espressa da una persona in carne e ossa, bensì da un cervello elettronico appositamente programmato.

Chi era stato offeso ha avuto prestazioni inferiori del 12% rispetto a chi era stato elogiato.

Il calo di concentrazione dovuto dai giudizi negativi variava secondo l’età dei partecipanti.

I partecipanti più giovani erano meno influenzati dalle frasi del robot, perché erano più consapevoli di avere a che fare con macchine.

Lo studio ha rivelato quanto sia radicata in noi la ricerca di consenso da parte degli altri, fossero anche dei robot

Ma non succede solo nel gioco, gli elogi o gli insulti influenzano il nostro modo di comportarsi in tutte le azioni della nostra vita

  

 T.S.

 

 

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