Genova, presentata la stagione 2022-2023 del Teatro Nazionale

65 spettacoli, di cui 17 produzioni, a cui si aggiungeranno i 6 spettacoli dello speciale progetto produttivo previsto per maggio 2023; una moltitudine di artiste e artisti, talenti emergenti e acclamati protagonisti della scena come Milo Rau, Elisabetta Pozzi, Laura Marinoni, Claudio Bisio, Remo Girone, Laura Curino, Emma Dante, Pippo Delbono, Valerio Binasco, Giorgina Pi, Tullio Solenghi, Andrée Ruth Shammah, Linda Gennari, Paolo Fresu, Milvia Marigliano, Fabrizio Gifuni, Sax Nicosia, Concita De Gregorio, solo per fare qualche nome. E una molteplicità di voci che vanno da Eschilo a David Foster Wallace, da Shakespeare a Stefano Massini, da Dacia Maraini a Kae Tempest, da Pirandello a Marius von Mayenburg, da Friedrich Schiller a Melania Mazzucco, in un’armoniosa alternanza di drammaturgia contemporanea, grandi classici, dramma, commedia.
“Dò a tutti i presenti il mio benvenuto e ringrazio tutte le autorità intervenute tra cui Sua Eccellenza il Prefetto Renato Franceschelli, l’assessore Barbara Grosso”, dichiara Alessandro Giglio, presidente del Teatro Nazionale, “e mi sento di dire che il 2021 è stato un anno difficile ma nonostante tutto abbiamo avuto più di 300 recite a Genova, 130 fuori Genova e più di 200 lavoratori scritturati. Il progetto legato all’anniversario del G8 è stato difficile ma ne siamo soddisfatti e voglio ricordare che lo scorso anno abbiamo avuto un pareggio di bilancio ma anche più di 130.000 euro dal ministero; gli eventi presso l’Acquasola hanno avuto grande successo e ne siamo soddisfatti. Il teatro è molto importante poichè offre la socialità, una delle cose che è maggiormente mancata durante il periodo Covid; condividere le emozioni con gli altri spettatori e gli attori è bellissimo ed il teatro continua a vivere perchè permette queste cose e ne abbiamo capito l’importanza durante la pandemia”.


Stessa soddisfazione da parte di Nicoletta Viziano in rappresentanza della Fondazione Compagnia di San Paolo :”Ringrazio tutta la direzione del teatro dicendo che crediamo nei giovani e questo è uno degli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite; abbiamo una particolare attenzione alla cultura, alle persone ed al pianeta. E’molto bello vedere i giovani che si mettono in gioco con la scuola di recitazione; sono più di 20 anni che sosteniamo il teatro ed in questi ultimi tempi abbiamo visto un grande salto di qualità. Il direttore Livermore ha scelto Genova e noi sosteniamo questa realtà per la crescita del bene comune; il teatro ha un’importante funzione sociale soprattutto per i giovani”.
“Abbiamo tanti artisti genovesi ma anche forestieri e la nostra scuola di recitazione dedicata a Mariangela Melato è molto importante”, sottolinea il direttore Davide Livermore, “e voglio ricordare lo spettacolo di dicembre 2020 intitolato “Il senso del Sogno”. Da quest’anno abbiamo aumentato i posti alla scuola ed in tal senso ringrazio gli sponsor; apriremo la stagione con Grief & Beauty di Milo Rau dal 12 al 14 ottobre presso il Teatro Modena.

Tra gli altri spettacoli possiamo trovare Maria Stuarda le cui attrici indosseranno costumi firmati Dolce e Gabbana; degni di nota sono anche Thom Pain, Lady Machbeth, Lemnos, Autunno in Aprile, Il Cacciatore di Nazisti che si ispira alla storia di Simon Wiesenthal, Maneggi per maritare una Figlia, Kakuma, Cyrano de Bergerac e tanti altri. La nostra è un’eccellenza del territorio e ci portiamo addosso una grande responsabilità che permette di creare bellezza; il teatro crea comunità e sviluppa temi importanti anche nell’ottica del fatto che abbiamo avuto due stagioni senza futuro mentre la prossima avremo grandi nomi come Milo Rau. Genova deve mostrare cos’è il teatro ed è fondamentale essere comunità soprattutto dopo la pandemia; la foto che rappresenta la stagione teatrale è stata realizzata da Simona Ghizzoni, fotografa impegnata sul tema dei diritti umani. Ci è stato chiesto di rappresentare il nostro desiderio di stare insieme e lo abbiamo fatto con i nostri allievi della scuola di recitazione”.
“La relazione tra le persone e l’ambiente è molto importante”, afferma la fotografa Simona Ghizzoni, “e le opere partono dall’ispirazione pittorica. Ho realizzato la foto con un prato vero sul palco con gli studenti del primo anno di corso”.

“Il calendario è molto ricco e permette di coinvolgere diversi tipo di pubblico”, recita il messaggio del Ministro della Cultura Dario Franceschini, “e la formazione è fondamentale per gli attori. Il teatro ha una funzione culturale, sociale ed educativa importante che deve essere valorizzata”.
“La stagione è bella e la programmazione ha in sè grande abilità”, prosegue l’assessore regionale alla cultura Ilaria Cavo, “evidenziando che avremo molti spettacoli classici con un occhio al futuro. Voglio ricordare un’importante co-produzione con lo spettacolo di Gilberto Govi che permette di rendere attuale il passato; nel 2017 abbiamo avuto Tullio Solenghi in piazza che leggeva i brani di Govi che ha riscosso grande successo. Un altro spettacolo degno di nota è stato I mille del ponte che nasce proprio qui ed ha avuto un seguito incredibile; la scuola di teatro è molto importante e spero possa crescere”.
“Quella del Teatro Nazionale è una realtà molto importante che merita di essere valorizzata; l’amministrazione appoggerà sempre il teatro perchè la cultura permette di essere persone e cittadini più consapevoli”, conclude il sindaco di Genova Marco Bucci.

Per informazioni sugli spettacoli della stagione : www.teatronazionalegenova.it/stagione-2022-2023/.

SELENA BORGNA

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