Fra Vasco, la Elly e una sentenza seria.
“Slurp”, fa, il Blasco, ammirando la foto di una bella ragazza.
Ai miei tempi sarebbe stato un complimento. un po’ oseé, un tantino audace, magari,ma pur sempre complimento. E probabilmente la maggior parte delle ragazze di allora lo avrebbe gradito, schermendosi, ma in fondo in fondo, con un certo compiacimento. Forse assumendo un atteggiamento di riservatezza, timidezza e ritrosia, ma sorridendo fra sè e sè, senza mostrarlo. Troppo.
Oggi, no, chi osa, viene considerato quasi un maniaco sessuale.
Ricordo a questo proposito quando, tempo fa, una ragazza ha accusato di stupro, più o meno psicologico, un alpino che si era complimentato per le sue belle gambe.
Il politicamente corretto sta rovinando anche i rapporti di genere. Forse è per questo che, con tutto il rispetto per il gender, gli omosex di qualsiasi tipo, si arriva ad una confusione di ruoli. E, quello che è peggio, qualcuno vorrebbe iniziare a far scegliere il sesso ai bambini delle elementari. Per non dire del gender fluid, o genere fluttuante. Della serie lo faccio con chi mi pare, maschio o femmina, quando mi pare.
Passando di palo in frasca, sfogliando i media ci si imbatte nella segretaria che non conosce neppure la stenografia. Tanto meno la dattilografia.E sue corbellerie.
Costei ha l’ardire di mettere in relazione i poveri migranti naufraghi del Mare Egeo con le vittime del sottomarino Titan disperso. Schlein storce la bocchina per tutta questa rincorsa al salvataggio, tutti questi soccorsi per raggiungere in tempo alcuni milionari. Poi, purtroppo morti imprigionati davanti al Titanic. Della serie, sei ricco, devi morì.
Se avesse almeno sottolineato che hanno rischiato troppo, si potrebbe capire. Purtroppo di questi tempi, tanti rischiano troppo. Per vari motivi, più o meno gravi. Spesso assurdi.
Scorrendo si apprende che la Corte Europea dei Diritti Umani circa la maternità surrogata, la cosiddetta GPA, o gestazione per altri, ha bocciato i ricorsi di alcune coppie, soprattutto omosessuali, vs l’iscrizione dei bambini nelle anagrafi italiane. Dato che si potevano adottare. Magari rendendo più accessibili le adozioni che nel nostro Paesello non appaiono così facili. Comunque, visto, che si possono adottare i bambini, i loro diritti sono salvi.
Non la Meloni, quella di Dio patria e famiglia, o pericolosi reazionari. Non sono loro che lo hanno detto insieme al Ministro Roccella. Bensì la Corte Europea, amatissima da tanti, se non da tutti. Questa è la quaestio. Del resto, lo stesso Domenico Dolce insieme al suo compagno, sostiene e difende la famiglia tradizionale.
«Sono gay, non posso avere un figlio. Credo che non si possa avere tutto dalla vita, se non c’è vuol dire che non ci deve essere. È anche bello privarsi di qualcosa. La vita ha un suo percorso naturale, ci sono cose che non vanno modificate. E una di queste è la famiglia».
Tutto ciò mentre il governo fibrilla , sotto pressione, anche per l’affaire Mes. Che fa slittare un consiglio dei ministri già programmato. E, in fondo in fondo, ma proprio in fondo, per i fatti di Santanchè, nell’occhio del ciclone.
Non ultimo l’arresto di Minenna, per truffa e corruzione, sulle mascherine, sbloccate in dogana per un patto con Pini. Gentlemen agreement, al tempo del Covid.
Il futuro darà risposte.
“Questa è la quaestio”. Complimenti per lo stile!