Dott. Smartphone e telemedicina

 
PILLOLE DI SALUTE di Giorgio Menardo
Da Il Letimbro

Dott. Smartphone e telemedicina

 

PILLOLE DI SALUTE di Giorgio Menardo
GIORGIO MENARDO da Il Letimbro
 Dott. Smartphone e telemedicina
 

  

L’idea di poter conoscere le condizioni di salute di una persona ovunque essa si trovi e in qualunque momento ha sempre affascinato i medici. Appena inventò l’elettrocardiogramma (Ecg) nel 1903 Einthoven pensò a come la sua invenzione avrebbe potuto essere potenziata se la registrazione di un Ecg avesse potuto essere trasmessa con il telefono. Non era difficile, infatti, immaginare i vantaggi che avrebbero potuto derivare da una diagnosi precisa fatta da un medico situato a chilometri di distanza al quale veniva trasmesso l’Ecg di un paziente con dolore toracico, che per ragioni diverse, si fosse trovato in luoghi distanti da ospedali e da ambulatori o su una nave in mezzo al mare.

E’ stata questa la prima idea di telemedicina che ebbe poi uno sviluppo molto importante negli anni ’60-’70 con i voli spaziali che portarono allo sviluppo di dispositivi indossabili dagli astronauti in grado di monitorare e trasmettere a terra in tempo reale tutti i parametri vitali necessari (polso, pressione, Ecg e molti altri). Si trattava però di apparecchiature indossabili solo con le ingombranti tute spaziali, molto costose e di cui era inimmaginabile un uso di massa. Oggi invece questo è alla portata di tutti, afferma il New England Journal of Medicine, che chi segue questa rubrica, sa essere la più autorevole rivista di medicina del mondo. Tutto ciò è possibile perché l’81% dei Nord Americani possiede uno smartphone e il 41% di loro soffre di due o più malattie croniche che incidono per il 71% della spesa sanitaria degli Usa. Pur in assenza di dati altrettanto precisi possiamo ritenere che la situazione nel nostro Paese non sia troppo diversa. Di tutti gli strumenti diagnostici indossabili lo smartphone è sicuramente il più diffuso e, opportunamente dotato di alcune applicazioni, dette comunemente app, diventa uno strumento in grado di segnalare la posizione nella quale si trova la persona (il numero degli anziani che si perdono per strada è purtroppo in aumento) segnalare le cadute, (grazie ai sofisticati giroscopi dei quali i telefoni sono dotati) e in entrambi i casi far partire automaticamente una richiesta di aiuto. Ci sono poi app che ormai usano tutti come il contapassi incorporato e la misurazione della distanza percorsa ogni giorno. Questo contapassi da solo può non essere sufficiente a motivare l’individuo a muoversi, ma condividendo la propria attività con uno o più amici, anche distanti, sempre trasmettendo i dati, si può creare una sana competizione o uno stimolante sistema di reciproco controllo.  Molto diffusi sono anche braccialetti che forniscono informazioni importanti sulla attività fi sica, durata e qualità del sonno e altri parametri importanti. Tutte queste funzioni dei braccialetti sono fornite da alcuni orologi il più noto dei quali è sicuramente l’Apple Watch serie 4 o 5 che è in grado addirittura di fare un Ecg e di segnalare una fibrillazione atriale (l’aritmia cardiaca più diffusa e spesso non diagnostica, con conseguenze gravi).  Questo orologio, dal costo di circa 400 euro, è dotato di sensori che rilevano in continuazione la frequenza cardiaca e che ognuno può programmare per ricevere un avviso se i battiti rallentano o accelerano troppo. Ognuno può impostare, secondo le proprie esigenze, le soglie di frequenza che danno un allarme, cosa che è molto utile per chi assume certi farmaci o ha condizioni di salute che impongono di non superare certi limiti Più banalmente si può programmare il telefono affinché ci mandi un avviso all’ora nella quale dobbiamo assumere un farmaco dicendoci anche quale. Certi farmaci importanti incominciano ad esseri dotati da un sensore che manda un segnale al telefono quando si sciolgono nello stomaco e quindi possono far scattare un allarme o mandare un messaggio a chi può rimediare alla dimenticanza del paziente che non ha assunto la medicina. Con una app apposita, i telefonini intelligenti diventano provvidenziali e precisi etilometri per controllare le proprie condizioni prima di mettersi alla guida

 

 Giorgio Menardo da IL Letimbro

 


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