Dalla televisione nozioni anti-democratiche

Il mio pensiero domenicale di questa settimana è dedicato alla televisione o meglio alle trasmissioni di approfondimento politico, che imperversano in tutte le reti.
Dopo due anni di risse sul covid, ricordate no vax, sì vax, no green pass, sì Green pass, oggi cambiano argomento propinandoci discussioni serrate sulla guerra e come sempre la divisione tra squadre di pensiero e tifosi è netta oggi si dividono tra Putiniani, tra pro Ucraina e gli immancabili pacifisti e i negazionisti cioè coloro che per difendere le loro tesi arrivano persino a negare la drammatica evidenza e cioè che in Ucraina si sta perpetuando un massacro di civili che ci riporta agli orrori di 70 anni fa. Gli ospiti sono sempre gli stessi, che da mesi sono in onda, e che sembrano recitare un copione scritto ormai arcinoto, continuando a litigare su tutto.
Una trasmissione del fine settimana ha evidenziato che la politica dell’insulto e minacce rappresenta la normale routine
La linea sottile che le rende tutte uguali è l’odore acre di informazione di regime, ci vogliono intruppare, lavare il cervello e chi dissente viene schiacciato da urli e improperi.

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Molte affermazioni di chi vuole cantare fuori dal coro sono balzane, altre sono plausibili ma il comune denominatore di quelle trasmissioni è l’intolleranza verso le tesi che non sono gradite, in una vera democrazia liberale è consentito a chiunque di dire la propria altrimenti è un regime.
In una di queste trasmissioni abbiamo assistito a una discussione violenta tra una signora, che raccontava il suo pensiero in merito alla guerra, opinabile, discutibile e un noto Direttore di un giornale importante che rappresenta un area di centro destra che la pensava in modo differente.
La signora urlava e il direttore con impeto urlando pure lui gli dice testualmente “taci gallina comunista”.
Subito dopo un giornalista che trasmette dall’Ucraina e che sta imperversando in tutte le reti minaccia apertamente un giornalista russo, “ti veniamo a prendere” dice.
Insomma temi così delicati vengono trattati così in maniera forte invece dovrebbero raccontare la guerra per lanciare messaggi di pace purtroppo però troppo volte vengono consentiti e tollerati linciaggi verbali con una violenza davvero esagerata e fuori luogo permettendo di rivolgersi a chi la pensa diversamente in modo maleducato e violento, inoltre, poter insultare una donna che la pensa diversamente con il solito scontato improperio che i rudi uomini rivolgono alla donne: “Taci gallina” e per renderlo ancora più pesante si aggiunge comunista, riportandoci con questa affermazione indietro in un tempo, che penso nessuno rimpianga. Tutto quanto è avvenuto può tranquillamente essere raccolto in un trattato, con il titolo “nozioni antidemocratiche”. Io sono liberale e ritengo che debba sempre essere concesso a chiunque, di esprimere le propria idea e che nessuno si possa arrogare il diritto di mettere a tacere chi la pensa diversamente.
La democrazia liberale funziona così.
Perciò non vorrei più assistere a trasmissioni del genere, sono stufo di informazione faziosa e di regime, di risse e maleducazione, desidererei assistere a discussioni pacate civili e soprattutto costruttive, perché si combatte contro la guerra con il rispetto l’educazione e il parlare civile.
Se la situazione non dovesse cambiare vi invito davvero, a non farvi più manovrare da loro, perché la verità, nella maggior parte dei casi, non è quella che ci raccontano o vogliono farci credere o meglio troppo spesso viene manipolata, pensate sempre con la vostra testa, insomma provate ogni tanto a spegnere la televisione, e parlate tra voi in casa e riscoprite le serate in famiglia, credetemi è meglio.Roberto Paolino

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