Gli stati si appoggiano alla guerra come fosse un bastone.

In qualunque Stato di diritto, se due soggetti fisici o giuridici confliggono, c’è l’istituzione della Giustizia che ha potere e dovere di dirimere le controversie, per impedire che un sistema sociale sì degradi a giungla selvaggia, col più forte libero di accoppare il più debole.
Se è così che funzionano gli Stati degni di questo nome, sapete dirmi perché i 200 stati del mondo non hanno ancora inventato una magistratura mondiale militarmente attrezzata per fermare la mano assassina di uno Stato che invade un altro, lo devasta e uccide a piacimento?
Io non lo so, ma infliggere sanzioni a chi si macchia di crimini contro l’umanità mi sembra un orrore di equità. Perciò permettetemi un’ipotesi.
Non sarà che è troppo ghiotta la possibilità di contribuire alla guerra dei due stati in conflitto con forniture di soldati, armi e denaro, per poi partecipare al bottino della ricostruzione dello Stato soccombente ridotto in macerie, vedi Ucraina?
Tutta l’economia mondiale si regge sul principio che se non demolisci non ricostruisci, se non distruggi o non consumi non produci.
E se ci fosse una super magistratura col potere di fermare subito e realmente le devastazioni e gli omicidi di due stati in guerra, fermerebbe una quantità gigantesca e incalcolabile di produzione e scambi di beni e servizi, di profitti finanziari e di interessi, anche quelli sporchi e luridi che non mancano mai.
E a naso, temo che i grossi lupi del mondo che speculano sulla borsa, sulla vita e persino sulle casse da morto, non sarebbero per niente d’accordo. E sulle forniture di armi convenzionali e persino atomiche stendiamo pure un velo pietoso.
Questa potrebbe essere la ragione per cui i 200 stati del mondo resi interdipendenti da un groviglio ormai inestricabile di scambi commerciali in tempo di pace, non hanno alcuna convenienza a disfarsi della barbarie della guerra, dandosi una super magistratura almeno competente a scongiurare il rischio per niente remoto di guerra atomica che terrorizza l’intera comunità mondiale.
Io ho fatto la mia rozza e strampalata ipotesi, mettendo carne al fuoco. Ora sta a voi, (se vi và), di girarla, smontarla, contestarla, correggerla, migliorarla.
Buon lavoro a chi ama la pace e odia la guerra.

Franco Luceri da il rebus della cultura

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