Concerto

Associazione Musicale “G. Rossini”
Concerto a Valleggia con l’esibizione del Trio Dafne

Associazione Musicale “G. Rossini”
concerto a Valleggia con l’esibizione del Trio Dafne
 

Giovedì 10 Marzo alle ore 21, nel Teatro Nuovo di Valleggia, sesto concerto in abbonamento della Stagione cameristica 2010/2011 dell’Associazione Musicale “Rossini”, con l’esibizione del Trio Dafne, composto da Clara Marzorati, violino – Valentina Turati, violoncello – Elena Strati, pianoforte. 

Saranno eseguite pagine di Clara Wieck Schumann e Fanny Mendelsshon, tra le poche donne compositrici della storia della musica. 

Clara Marzorati, violino
Ha studiato violino e viola presso il Conservatorio Verdi di Como. Ha proseguito gli studi presso la Scuola di Musica di Fiesole dove ha iniziato la sua attività cameristica in trio e quartetto, gruppi coi quali ha partecipato a diverse manifestazioni musicali in tutta Italia. Nello stesso periodo ha fatto parte dell’Orchestra Giovanile Italiana come primo violino, spalla d’orchestra. Ha quindi iniziato a collaborare con diversi Enti Lirici e Sinfonici d’Italia: il Teatro Lirico di Cagliari, la Fenice di Venezia, il Maggio Fiorentino, la Rai di Torino, senza però abbandonare l’approfondimento dello studio del violino. Ha fatto parte, con il ruolo di primo violino di spalla e solista, dell’orchestra da camera Millenium; del gruppo dei Solisti dell’ Orchestra del Festival Autunno Musicale e con l’ensemble Accademia del Lario. In qualità di solista ha partecipato al Festival di Villa Arconti (Milano, anno 2007). Collabora regolarmente con l’Orchestra del Teatro alla Scala e con l’Orchestra Filarmonica della Scala di Milano con cui ha partecipato a diverse tournèe internazionali. Tutt’ora prosegue la sua attività cameristica con il Trio Dafne e con il Quartetto Noël. Attualmente insegna violino presso la Scuola Media Ticozzi di Lecco.

Valentina Turati, violoncello
Si è diplomata presso il Conservatorio Verdi di Milano sotto la guida di R. Filippini con il quale ha poi proseguito gli studi presso l’Accademia Stauffer di Cremona. In seguito si è perfezionata con E. Dindo presso l’Accademia Rolla di Pavia e con M. Brunello presso l’Accademia Chigiana di Siena e la Fondazione Romanini di Brescia. Contemporaneamente ha seguito il corso di formazione orchestrale con la Filarmonica della Scala.  Ha ricevuto il secondo premio al Concorso per violoncellisti di Biella e il terzo premio al Concorso di Tortona. Ha collaborato con gruppi di musica da camera come il Milano Cello Quartet e l’Ensemble Duomo. Suona regolarmente in orchestre quali la Filarmonica della Scala, i Pomeriggi Musicali e I Cameristi della Scala con cui tiene concerti in Italia e all’estero. Inoltre ha ricoperto il ruolo di primo violoncello nell’Orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala, nell’Orchestra dell’Università Statale di Milano e nelle Orchestre da Camera I Musici Estensi e Musica Figuralis. Da anni si dedica all’insegnamento del violoncello, attualmente presso l’Accademia di Musica “C. Monteverdi” di Paina di Giussano.

Elena Strati, pianoforte
Si è diplomata con il massimo dei voti e la lode, sotto la guida di R. Stefanoni presso il Conservatorio Verdi di Como, aggiudicandosi il Premio “Franz Terraneo” come miglior diplomata dell’anno in ambito comasco e si è perfezionata frequentando i corsi di musica da camera con M. Brunello e J. Berinskaja. Appassionata camerista si esibisce in Italia e all’estero in formazioni che vanno dal duo al quintetto, partecipando alle rassegne “Piemonte in Musica” e “Arese in Concerto”, suonando a Villa Olmo, al Teatro Sociale di Como, al Teatro Carcano e al Teatro Rosetum di Milano e il Teatro Donizetti di Bergamo. Nel 2003 è stata invitata al Festival “Les Rencontres de Louvergny” in Francia dove, visti i numerosi consensi ottenuti, è divenuta ospite fissa. Da anni svolge un’intensa attività concertistica con i cantanti Eva Drizgova e Roman Janal, rivolgendo un occhio di riguardo alla produzione liederistica, e col clarinettista Igor Frantisak. E’ la pianista del “Trio Dafne” e collabora col “Quartetto Mantegna”. Inoltre ha all’attivo le collaborazioni con l’Orchestra “Carlo Coccia” di Novara, con la “Nuova Cameristica” di Milano e con l’”Orchestra Sinfonica di Lecco”. Suona in duo a quattro mani con la pianista Alessandra Gelfini con la quale ha inciso il Cd “Viaggio a quattro mani” per la Tetraktys Music. In qualità di solista e in formazione di trio si è aggiudicata e si è classificata in numerosi premi nazionali e internazionali: Concorso Carlo Vidusso (Milano); Concorso Città di Camaiore; Concorso Città di Massarosa; Concorso Città di Ispra; Concorso Villa Medicea e Concorso Città di Racconigi. Da anni svolge un’intensa attività didattica presso la “Nuova Scuola di Musica “ di Balerna.
PROGRAMMA

Clara Wieck Schumann Trio  op. 17

Fanny Mendelsshon  Trio  op. 11

PRESENTAZIONE DEL CONCERTO

Fanny Mendelssohn-Hensel e Clara Wieck-Schumann sono senza dubbio le più note compositrici romantiche: donne elaborate, raffinate e semplici allo stesso tempo, ebbero il coraggio di affrontare i pregiudizi della società ottocentesca. Pregiudizi che spesso nascevano all’interno della propria famiglia.
Clara era figlia di un noto insegnante di pianoforte dell’epoca Johann Friedrich Wieck, il quale non ci mise molto a intravedere il grandissimo talento della figlia, tanto da volerne fare una sorta di enfant prodige ed esercitando pesantemente sulla giovane Clara un influsso protezionistico fino ad opporsi,  prima al fidanzamento, e poi alle nozze con il suo allievo Robert Schumann, da lui definito “mediocre compositore”.  Sempre con l’ostilità familiare, Clara riuscì a dividersi nella propria vita di madre , di moglie e di grandissima virtuosa del pianoforte, senza disdegnare l’attività compositiva per la quale però avvertiva un sentimento di inferiorità e di inadeguatezza nei confronti del marito che in verità la sosteneva.
Il padre di Fanny invece, nonostante il talento musicale mostrato dalla figlia, osteggiava la sua attività musicale e il più noto fratello Felix, che per la sorella nutriva grande amore e ammirazione tanto da morire di crepacuore alcuni mesi dopo la scomparsa della sorella, si lasciava andare a queste parole in una lettera inviatale: “Siccome non si può pretendere che uno come me debba augurarti idee musicali, saresti veramente irragionevole se ti lamentassi di non averne abbastanza: per Bacco, se tu ne avessi voglia, avresti già composto quello che ti suggerisce il tuo talento: se non ne hai voglia, perché te ne crucci tanto? Se io avessi dovuto dare la pappa al mio bambino, non avrei scritto alcuna partitura e, siccome ho composto il Non nobis, sfortunatamente non posso tenere in braccio mio nipote. – Per parlare seriamente: il tuo bimbo non ha ancora sei mesi, e tu vorresti già avere altre idee al di fuori di Sebastiano. Ti basti la gioia di avere lui; la musica deve essere messa da parte, perché non c’è posto per lei. O vuoi diventare una madre snaturata?”. E’ solo grazie alla spinta del marito Wilhelm Hensel, ottimo pittore, che Fanny riuscì a pubblicare gran parte dei suoi lavori.

I trii evidenziano entrambi le grandi doti compositive delle due donne e in un certo qual modo l’influenza dei loro più celebri parenti: se il trio di Clara è più malinconico, con delle linee melodiche un pochino più frammentate e  con una sorta di ciclicità al suo interno (il tema iniziale è riproposto “variato” nei tempi successivi), il trio di Fanny è una pura esplosione di energia e di virtuosismo pianistico.
Scrive Fanny nel proprio diario, dopo essersi esibita, a quattro mani, con Clara: “Sono felice di conoscere una musicista come Clara Wieck: oggi la sua presenza si è rivelata fondamentale e sono sicura che il nostro legame si è saldato in profondità (…) Al termine del concerto ci siamo trovate a conversare con una confidenza e una intensità nuove: le ho parlato del trio per violino, violoncello e pianoforte che ho cominciato a comporre e del timore che mi procura dedicarmi ad un lavoro così importante; Clara mi ha confidato di voler scrivere per quella stessa formazione e mi ha detto che avrebbe cominciato molto presto, confortata dal non essere la sola”.
Due piccole curiosità: la famiglia di Fanny diede alla stampa il trio solo dopo la sua morte. Clara lo compose che era in attesa del quarto degli otto figli che ebbe con Robert Schumann.

Servizio navetta: Savona – Vado Ligure – Teatro Nuovo
Per informazioni: 348 2943725  (dal lunedì al venerdì – dalle ore 17,30 alle ore 20,30) associazione.rossini@fastwebnet.it

Cordiali saluti.

Il Presidente
Fulvio Galleano

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