Commemorazione dell’Ing. Taramasso

Istituto Tecnico Nautico “Leon Pancaldo
Commemorazione dell’Ing. Taramasso

 Istituto Tecnico Nautico “Leon Pancaldo

Commemorazione dell’Ing. Taramasso

 Venerdì 1 Giugno tanti ex alunni dell’Istituto Tecnico Nautico “Leon Pancaldo” si sono dati appuntamento all’ultimo piano della storica sede  per ricordare, commemorare colui che  nel suo ruolo di Professore di Macchine prima, in seguito di Preside, è stato uno dei tanti giganti dello storico Istituto Nautico “Leon Pancaldo”: L’ing. Pietro Taramasso.

 L’Ing. Taramasso, da ex Capo d’Istituto, seppure in pensione, si era battuto come un leone inferocito (politicamente parlando) per impedire lo spostamento della sua ex scuola da P.zza Cavallotti 2, in via Manzoni, avvenuto nel Settembre del 2003. Personalmente ho avuto l’onore di affiancarlo nelle sue battaglie legali intraprese e finanziate insieme a tanti altri ex allievi, furibondi per essere stati cacciati fuori dal nostro “nido”, purtroppo con esiti negativi.  Tutto per lasciare spazio al Liceo Classico; i nostri “cugini”, così li consideravamo quando passavano davanti al nostro portone d’ingresso per raggiungere il loro, mentre noi del Nautico eravamo fuori in attesa dell’orario di apertura.

All’Istituto, infine, era stato riservato l’ultimo piano del palazzo, per poter depositare l’ingombrante materiale museistico, tutt’oggi ben mantenuto e custodito, con possibilità di visitarlo.

Presente l’attuale Com.te della Capitaneria di porto di Savona, il C.V.  E. Moretti (che personalmente ringrazio di cuore) in questa sede “lo squalo”, così era soprannominato il Prof., è stato ricordato dalla figlia, dall’attuale Preside del Nautico, la Prof.ssa Rosso, da due ex Presidi e da un ex diplomato di macchina. Di fronte anche a diversi alunni  dell’Istituto presenti ed attivi, avrei anch’io desiderato raccontare di questo “Uomo”; il tempo purtroppo  era scaduto, ma Trucioli, in questo caso, rimane.

E ne approfitto per raccontare un episodio.

L’Ing. Taramasso

Premesso che come  studente di coperta non ho avuto la possibilità di conoscere, come si suol dire, “per bene” il Prof.  Taramasso perchè  insegnante di nozioni di macchine, ho invece avuto quella importante che non ho mai dimenticato e per la quale conservo stima.  Quella dovuta alla persona che mi ha dimostrato di credere prioritariamente nei valori dell’insegnamento, della serietà che la scuola deve dare e nel contempo pretendere dai suoi allievi, al di là delle credenze e/o convenienze politiche.

 Capita che alla fine degli anni 80 il sottoscritto è Sindaco di Noli ed i primi miei due figli, Marina  ed Arturo, poi diplomati la prima Allievo di Coperta ed il secondo Allievo di Macchine, sono perplessi sull’adeguarsi o meno ad una serie di scioperi selvaggi organizzati da pochi facinorosi, seguiti però dalla gran parte degli studenti.  Parlandone seriamente in famiglia, riconoscendo nella protesta un qualcosa di ideologico che non ha nulla a che fare con i problemi della scuola, “convinco” i mie figli a salire in classe. Quindi tutt’altro che crumiri, responsabili delle loro azioni “si”. Ma tutto ciò avviene anche in seguito ad un incontro preliminare con l’allora Preside Taramasso.

Ci conoscevamo, come dire, da distante e da un punto di vista politico: lui militante ed impegnato con incarichi anche  amministrativi nel P.C.I., io militante e Sindaco democristiano di Noli.  Se non sbaglio, esisteva ancora il muro di Berlino.  Quando mi sono presentato nel suo studio di Preside per capire dello sciopero, sulla serietà, sull’opportunità dello stesso, onde eventualmente condividere con i miei figli (ancora minorenni) l’iniziativa, mi sono sentito rispondere quanto segue: ” Sindaco Gambetta, lei sa da dove provengo e come la penso su certi temi di natura politica, ma questo sciopero programmato e condotto da pochi facinorosi non ha nulla a che fare con le problematiche, pur esistenti, nella scuola. Per cui non ho difficoltà a dirle che non condivido assolutamente questa iniziativa di sentore ideologico (di colore rosso), la ringrazio di essere venuto per saperne di più, vigilerò sull’incolumità dei suoi figli, con la speranza che altri possano seguirli ( come effettivamente poi è stato)”.

La “scuola” innanzi tutto. Aneddoti di insegnamento sul comportamento civile da tenersi nella società, mai lesinati dall’Insegnante e poi dal Preside dell’Istituto Nautico “Leon Pancaldo” sito in P.zza Cavallotti N.2, ossia l’Ing. P.Taramasso, sono sempre stati ricordati, nei tanti “Amarcord” anche in sua presenza, da chi lo ha conosciuto ed apprezzato.  Ed infine, come non potevi essergli affezionato quando si ricordava di te, fra le centinaia di ex allievi, riconoscendoti,  chiamandoti per nome: proprio come un figlio.

Grazie vecchio Nautico Savonese per aver offerto ai Diplomati di Macchina insegnanti come l’Ing. Pietro Taramasso e per quelli di Coperta il Prof. Ideale Capasso.

Salito in ascensore riservato e che porta direttamente al quarto piano, quello del museo, perchè così mi era stato suggerito, sono sceso dalle scale, quelle scale…di cinquant’anni fa. Con mia grande sorpresa ho visto appesi alle pareti tanti dei quadri annuali che ricordano i diplomandi. Pareti riservate  ed in possesso ancora oggi al ricordo del nostro passato studentesco. Coraggio Prof.ssa Rosso per le speranze che ci ha trasmesso ascoltando le sue parole come  possibilità di ritorno: le radici sono ancora li, io ci credo.

Carlo Gambetta

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