COLLINE VENTOSE TRA PIEMONTE E LIGURIA
COLLINE VENTOSE
TRA PIEMONTE E LIGURIA
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COLLINE VENTOSE TRA PIEMONTE E LIGURIA |
De Vecchi di Intrabormida
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Prendendo spunto dalle osservazioni sollevate dall’Associazione Wilderness, con riferimento all’impatto visivo e ambientale prodotto delle fattorie eoliche recentemente installate sulle alture tra il Monte Burot e il Monte Baraccone, (per chi non li conoscesse orograficamente, sono Monti dell’Appennino Ligure tra i Comuni di Quiliano, Altare, Mallare a nord-ovest di Savona) la Formazione Sociale Intrabormida, attraverso il suo rappresentante Christian De Vecchi, intendeva esprimere un parere favorevole alla sostenibile diffusione di questo tipo di tecnologia per la produzione di energia elettrica.
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Tratteremo l’argomento con sintesi comunicativa, partendo dalla doverosa premessa che l’ambiente è un bene planetario, la sua salvaguardia necessita di interventi a livello sia locale che globale. Globalmente l’energia e la sua produzione è una tematica cruciale per capire il mondo in cui viviamo. Oggi e nei prossimi anni sarà opportuno aumentare la consapevolezza e la responsabilità verso quelle decisioni che garantiranno un futuro sostenibile per l’umanità. L’opportunità è data dalla messa a punto di nuove tecnologie energetiche, insistere con quelle superate o con le abitudini consolidate sarebbe pericoloso per le nuove generazioni, è tempo di scelte nuove e coraggiose. Localmente alcune scelte verso una direzione di maggiore consapevolezza passano, anche, attraverso le installazioni delle fattorie eoliche sulle alture dei nostri monti.
Consapevolmente ci accorgiamo tutti che tali pali, proprio perché visivamente percepibili, agiscono sulla nostra sensibilità, talvolta emozionandoci talvolta offendendoci. Sicuramente sono un compromesso equilibrato tra le conflittualità umane dei pensieri di chi è sfavorevole e di quanti sono sfavorevoli. |
Le fattorie eoliche primeggiano tra tutte le tecnologie elettriche in quanto al fatto che l’energia investita per costruirle è restituita in poco tempo dal loro funzionamento, senza dimenticare che il costo del vento è un costo fisso, sempre uguale a zero, e il vento è fruibile illimitatamente. Lo sfruttamento del territorio è ridotto negli spazi; dove installate non producono danni all’agricoltura, non hanno bisogno di acqua per il loro raffreddamento, non determinano problemi di sicurezza, le aziende europee che le producono e installano sono le più avanzate al mondo.
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Il riferimento dovrà essere per tutti quello della direttiva n°28 del 2009 secondo la quale l’Unione Europea entro il 2020 dovrà portare al 20 % la produzione di energia rinnovabile negli usi finali, ridurre del 20% le emissioni di CO2 e ridurre del 20% i consumi di energia mediante maggiore efficienza. Gli stati membri si dovranno adeguare con una seria pianificazione energetica, passante attraverso l’applicazione delle moderne tecnologie energetiche, e trasmettendo tale filosofia anche gli enti locali.
I nostri Comuni dovranno attivare una scrupolosa campagna di risparmio energetico, teorica mediante sensibilizzazione nelle opportune sedi, e pratica agendo sulle strutture e risorse pubbliche. Chi non rispetterà l’impegno della direttiva n°28, sarà obbligato ad acquistare energia dagli altri stati membri che hanno un surplus prodotto da fonti rinnovabili. Dal 2020 questi stati faranno il prezzo dell’energia per i meno virtuosi. L’Unione Europea, semplicemente, ci obbligherà ad una transizione energetica orientata allo svincolamento progressivo dall’uso dei combustibili fossili. Non adeguandosi, nei prossimi dieci anni l’Italia potrebbe correre il rischio di trovarsi in condizione di svantaggio economico e tecnologico. Siamo affezionati alle nostre colline e siamo tra coloro che si emozionano senza offendersi della presenza dei pali di alluminio che si illuminano di rosso la sera, crediamo nei compromessi che portano equilibrio e non vogliamo offendere nessuno.
INTRABORMIDA
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