Claudio Burlando
San Burlando, protettore degli animali (e del cacao)
Stanzia decine di migliaia di euro per studiare i pipistrelli, per salvare lo scoiattolo rosso e il mitico “ululone dal ventre rosso”: una rana.
E perfino i cioccolatai dell’Ecuador…
da Panorama
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San Burlando, protettore degli animali (e del cacao)
Stanzia decine di migliaia di euro per studiare i pipistrelli, per salvare lo scoiattolo rosso e il mitico “ululone dal ventre rosso”: una rana.
E perfino i cioccolatai dell’Ecuador…
da Panorama
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Vi stanno a cuore le sorti dei «chirotteri riproduttivi e svernanti», volgarmente detti pipistrelli? E quelle degli «ululoni dal ventre giallo», rane capaci di gracidare anche 40 volte al minuto? O dei «tarantolini», minuscoli gechi dal colore rosato? Ai governanti liguri moltissimo. Fanno follie per i simpatici animaletti: decine di migliaia di euro allo scopo di controllare e conservare la specie. Rieletto in maggio con robusta maggioranza, il governatore pd Claudio Burlando aveva annunciato una politica di «rigore e sobrietà»: la congiuntura economica richiedeva sacrifici. Anche in Liguria, dove sono a rischio migliaia di posti di lavoro. «Invece si allunga l’elenco delle delibere sprecone» accusa solamente cinque mesi dopo Matteo Rosso, capogruppo del Pdl alla regione. |
«Un mare di soldi che la giunta continua a destinare a interventi non proprio prioritari».Ci sono anfibi da studiare. Coltivazioni sudamericane da incentivare. Feste partigiane da commemorare. Sagre paesane da foraggiare. Progetti sulla «fame nel mondo» da finanziare. Tutto, ovviamente, a carico dei contribuenti. «Non è che i fondi per aiutare le famiglie e garantire i servizi fondamentali non ci siano» sostiene Rosso. «Più semplicemente, vengono utilizzati per fare altro». In effetti, a scorrere le spese approvate negli ultimi tempi, qualche dubbio sorge. Come quella approvata il 17 settembre: 120 mila euro «per proseguire le attività di monitoraggio delle colonie di chirotteri presenti in Liguria e dello stato di conservazione delle diverse “specie“. Lodevole intento: anche i pipistrelli meritano affetto. Ma davvero imprescindibile? Più morigerato il contributo per l’ululone dal ventre giallo: una grossa e coloritissima rana. Per la sua tutela, la giunta regionale ha versato 79 mila euro al parco di Montemarcello, sulla costa della Spezia. Del resto, per il genere la Liguria ha sempre avuto un debole, tanto da finanziare con 4 mila euro la «Notte dei rospi», organizzata a Sarzana, al confine con la Toscana. |
La predilezione per i ranocchi non deve però trarre in inganno. Altri 40 mila euro sono stanziati per «specie minori», tra cui il geco chiamato tarantolino o l’anfibio noto come «geotritone di Ambrosi». Ne sono bastati 28 mila, invece, per il «monitoraggio del lupo in Liguria». Consistente, poi, la somma riservata alla lotta contro l’esuberante scoiattolo grigio: 240 mila euro per sperimentare «attività gestionali non cruente» nel parco di Nervi, a Genova. Cospicui fondi, infatti, vanno alla «cooperazione internazionale». Il 4 giugno 2010, per esempio, vengono finanziati 11 progetti in mezzo mondo. Il totale è sostanzioso: 311 mila euro. Si va dai 31 mila euro a favore «delle comunità rurali» in Cambogia ai 28 mila per il ripristino della produzione di «cacao fino di aroma» a Manabi, nell’Ecuador. Dai 34 mila euro spesi nel «rafforzamento delle organizzazioni di lavoratrici domestiche nell’Ecuador» ai 23 mila per le «imprese rurali femminili» nel Mali. Mentre 31 mila e 500 euro erano finiti nella «valorizzazione dell’invaso di Dan Doutchi»: a Bagaroua, nel Niger. Bisogna fare due calcoli: solo quest’anno dalla Liguria sono stati spediti negli angoli più remoti della terra, a sostegno di varie cause, 623 mila euro. A costo di essere tacciati di campanilismo populista, la domanda è: quei soldi non era meglio darli ai contadini liguri piuttosto che a quelli boliviani? Indubbiamente la giunta Burlando punta molto sulla bontà. Vedi alla voce: «Iniziative di educazione alla mondialità e alla pace». Da gennaio a oggi, per rafforzare il nobile concetto, ha speso 402 mila euro. Il tema è però piuttosto vago. Qualche esempio potrà aiutare II circolo Arci di Genova ha beneficiato di 23 mila euro per il progetto «Interculturando». Il Comune di Celle Ligure, in provincia di Savona, ne ha avuti 10.500 per il progetto «Costruendo il mondo». |
I «Percorsi di pace» dell’Associazione studi America hanno beneficiato di altri 15 mila. La Bottega solidale, nel capoluogo, ha invece avuto 23.500 euro per approfondire la tematica: «Donne del Sud» E anche in questo caso un dubbio assilla: quei denari non era meglio investirli nella lotta alla disoccupazione, invece che per la pace nel mondo? Non si pensi però che gli amministratori regionali liguri siano soltanto gente seriosa e impegnata. Un capitolo corposo di spesa è quello dedicato a manifestazioni, sagre, feste e festicciole, organizzate in ogni angolo della regione. Esemplificativa la delibera approvata il 18 giugni scorso: più di 99 mila euro concessi, do po attenta «istruttoria», a istituti, assoluzioni, organismi e comitati di ogni genere. Qualche esempio. Ventimila euro sono destinati a «iniziative per la ricorrenza» del cinquantennale del 30 giugno 1960: il giorno degli scontri a Genova a antifascisti e missini. Beneficiaria dell’obolo regionale è la Cgil. Altri 10 mila euro vanno poi alla «Sagra del bagnun» di Sestri Levante: un’iniziativa in onore del piatto a base di acciughe, gallette e pomodoro. Altri 5 mila ne servono per il Bicentenario argentino di Genova. Più modesta, 2 mila euro, la cifra stanziata per la partitella di calcio fra magistrati del tribunale del capoluogo e gli insegnanti delle scuole liguri. Evento che tanto ricorda le fantozziane sfide tra scapoli e ammogliati: per i contribuenti, divertimento assicurato Antonio Rossitto da Panorama |