Cinema: Psycho

Psycho (rivisto su Iris), di Alfred Hitchcock,
con Antony Perkins, Janet Leigh, Vera Miles,
USA, 1960, T
hriller, durata109 minuti

Attenzione commento con spoiler

USA. Un motel di nome Bates, divenuto, a seguito dello spostamento dell’autostrada, poco visibile, è gestito da uno strano giovane, raffinato, colto, ma sempre in lite con l’anziana e invalida madre.

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In una serata assai piovosa arriva una bella fuggitiva da Phoenix, che ha appena rubato dall’agenzia immobiliare in cui lavora, 40.000 dollari frutto di un contratto immobiliare felicemente conclusosi.
Il giovane, (anche appassionato imbalsamatore di uccelli), è assai attratto dalla donna e si ferma quindi a parlare a lungo con lei, la madre in seguito lo rimprovererà per questo e manifesterà una incontrollabile e pericolosa gelosia che la porterà a disprezzare agli occhi del figlio la cliente appena arrivata.
Prima di coricarsi, la donna, che nel frattempo aveva deciso di ritornare a Phoenix per restituire i soldi all’agenzia, decide di farsi una doccia. Durante l’esecuzione viene furiosamente uccisa a coltellate da una persona irriconoscibile. Quando il gestore arriva nella stanza della cliente rimane inorridito e chiama in causa, urlando, sua madre…
Thriller psichiatrico che i produttori avevano concepito come film di serie B. Ma dal momento che Hitchcock amava girare alla perfezione ogni film che faceva, e questo portava a innovazioni felici, sempre nuove rispetto all’esigenza di mantenere alta la tensione, (cose di solito che risultavano molto emozionanti nel finale), con effetti di eccitamento per lo spettatore da non trascurare, (anche per via di recitazioni sopra le righe, tra le quali spicca per credibilità del personaggio quella di Antony Perkins), la pellicola ebbe un grande successo, del tutto inatteso…
La scena della doccia, capolavoro di Hitchcock, è stata girata al rallentatore e poi accelerata nel montaggio per impedire allo spettatore di vedere i seni nudi della bella Janet Leigh (nel 1960 negli Usa si era ancora in pieno puritanesimo)…
Interessante la tipologia della pazzia presente nel film, essa non ha cause congenite, è legata a eventi dissociativi dell’unità familiare, episodi traumatici, non prescindibili dal costume e dalla morale dell’epoca..

 Biagio Giordano

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