Cinema: Mezzogiorno di fuoco
Mezzogiorno di fuoco, di Fred Zinnemann, Usa, 1954, western, con Gary Cooper, Grace Kelly
Commento con spoiler
Will Kane decide di cambiare vita, vuole rinunciare all’incarico di sceriffo, sposarsi e trasferirsi con la sua bella moglie in un’altra cittadina.
Poco dopo le nozze viene però avvisato dell’arrivo di Frank Miller, un pericoloso fuorilegge che a suo tempo lui aveva fatto condannare.
A mezzogiorno in punto alla stazione del paese arriva il treno con sopra Frank Miller, il fuorilegge quando scende trova ad attenderlo tre suoi fedeli uomini. I quattro hanno in programma la consumazione della vendetta contro lo sceriffo, la loro determinazione nel volerlo uccidere terrorizza tutti gli abitanti.
Lo sceriffo, dopo qualche esitazione, decide di restare e affrontare i quattro, ma nessuno del paese sembra volerlo aiutare.
La paura è grande, la sua morte sembra inevitabile, ma il suo orgoglio non lo tradisce, tanto più che sua moglie ha deciso di partire lo stesso nonostante la drammatica situazione in cui si trova il marito.
Paradossalmente proprio la solitudine sarà la sua carta vincente, perché abbandonato da tutti scoprirà, stupito, di poter morire da eroe, e la morte come d’incanto non gli farà più paura, ormai è certo che potrà mantenere una superiore freddezza e una lucida intelligenza nel combattimento…
Film western di spessore, mai banale, filosofico con qualche logica psicoanalitica.
Il tema centrale è costituito dal lavoro psichico della paura, cosa essa può diventare in alcune situazioni tipo quelle scelte dal film…
Colonna sonora indimenticabile.
Un vero gioiello di film, in bianco e nero, è il capolavoro di Fred Zinnemanm, un regista noto dalla critica come un tecnico, in realtà in possesso anche di buone capacità umanistiche, letterarie…
Biagio Giordano (fotografo coordinatore della sezione fotografia dell’Associazione culturale no profit Renzo Aiolfi di Savona)