Caienna Europea: Il Circo delle Candidature alle Elezioni Europee

Le elezioni europee, un momento cruciale per la rappresentanza democratica dei cittadini europei, sono spesso state maltrattate dall’Italia, che ha inviato a Bruxelles figure politiche di dubbia qualità, più interessate alla propria visibilità mediatica che all’impegno per il bene comune. Anche in questa tornata elettorale, il panorama delle candidature sembra confermare questa triste tendenza, con nomi che emergono dal nulla e decisioni che sembrano dettate più da calcoli politici che da una reale considerazione delle competenze e delle idee dei candidati.

Uno dei casi più eclatanti è quello del generale Roberto Vannacci, candidato in quota Lega, un personaggio che sembra essere più un fenomeno mediatico che un politico serio. Il suo libro e le sue apparizioni televisive sembrano averlo trasformato da un anonimo ufficiale dell’esercito a un’icona della destra reazionaria. Tuttavia, il suo curriculum politico e le sue idee sull’Europa sono rimasti nell’ombra, mentre la Lega sembra puntare su di lui solo per la sua capacità di fare spettacolo.

PUBBLICITA’

Dall’altra parte dello spettro politico, troviamo Ilaria Salis, proposta come candidata dal Partito Democratico. La sua situazione è ancora più controversa, essendo accusata di reati di violenza politica in un Paese dell’Unione Europea e dovendo affrontare un processo. La sua candidatura sembra essere più una mossa mediatica che una scelta politica ponderata, rischiando di confondere e disorientare l’elettorato del PD.

Le reazioni dei leader politici non fanno che confermare il caos che circonda queste candidature. Matteo Salvini sembra “ragionare” sulla candidatura di Vannacci, mentre Nicola Zingaretti del PD sembra aperto all’idea di Salis come candidata, nonostante le controversie che la circondano. Questo atteggiamento dimostra una mancanza di discernimento e una preoccupante propensione verso scelte dettate più dalla politica dello spettacolo che dalla serietà e dalla coerenza politica.

Ma le sorprese non finiscono qui. Una serie di politici di spicco hanno rifiutato candidature alle elezioni europee, dimostrando una profonda crisi di identità all’interno dei partiti italiani. Da Luca Zaia e Massimiliano Fedriga della Lega ad Andrea Orlando e Pierluigi Bersani del PD, passando per altri nomi di rilievo come Arianna Meloni e Nichi Vendola, sembra che nessuno voglia davvero correre la corsa allo scranno europeo.

https://tribuna.com/it/

In tutto questo caos, l’Italia rischia di trasformarsi in una sorta di “Repubblica delle Banane”, una nazione instabile politicamente e controllata da oligarchie corrotte. Le elezioni europee dovrebbero essere un momento di riflessione e di scelta consapevole da parte dei cittadini, ma sembra che il circo delle candidature stia solo contribuendo a confondere e disorientare gli elettori.

In conclusione, la “Caienna Europea” delle candidature italiane alle elezioni europee è un triste spettacolo che conferma la crisi di identità e di leadership che affligge la politica italiana. È ora che gli elettori italiani chiedano e pretendano un cambiamento vero e proprio, votando per candidati seri e competenti che possano veramente rappresentarli nel Parlamento europeo.

Antonio Rossello       CENTRO XXV APRILE

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.