BRUXELLES NEWS Settimanale europeista
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di INDRO IVALDO |
Bruxelles . Aveva sicuramente ragione l’economista e federalista europeista, Ugo Piccione, quando sosteneva su “Il Sole 24 Ore” che le basi economiche europee erano troppo fragili e che, senza un sostegno politico adeguato, il cammino verso la moneta unica si sarebbe rivelato troppo difficoltoso. Giunti all’euro senza un governo europeo e, con i successivi trattati (Schengen e Dublino) sulla libera circolazione dei cittadini, si è giunti – con l’ euro per alcuni e le monete nazionali per altri (sterlina in testa) – ad un bivio che i Ventotto dellìUnione Europea non hanno voluto o saputo imboccare.
Adesso, con la gravissima crisi dei migranti, tutte le contraddizioni sono esplose.E qui ha decisamente ragione un altro grande esperto di affari europei, Giampiero Gramaglia (ex direttore dell’agenzia Ansa) e attuale commentatore radiofonico-televisivo. Gramaglia evidenzia il fatto che col conflitto siriano la situazione si è fatta esplosiva nel senso più concreto del termine. Droni britannici e “force de frappe” francese. Le incursioni aeree decretate dal governo Hollande per colpire i terroristi dell’Isis sono già partite. Simultaneamente, agiscono le forze di Putin a sostegno di Assad. Ma la situazione non è soltanto confusa e poco chiara. Ha dei risvolti che , a giorni, dalla tribuna delle Nazioni Unite, Papa Francesco, metterà in rilievo denunciando i rischi gravi per la pace mondiale.
Incontrando lo zar Putin , il cavaliere Silvio Berlusconi, (Vladimir Putin e Silvio Berlusconi, nella foto) facendo opera di statista mediatore ha proposto una vera e propria crociata anti-Isis, che, per l’appunto il popolo cristiano, riunificando l’opera delle chiese (da qui l’incontro di papa Francesco, a novembre con i Luterani) dovrà schierare nel mondo. Con l’enigma della Cina di Mao.
I giornalisti Indro Ivaldo, Ugo Piccione e Giampiero Gramaglia
CASA BIANCA: DIMENTICATI DI ALAMO!
PERCHE’ DAL MESSICO ARRIVERANNO SOLO ALLEATI
Come rilevano i commentatori più accorti, Vittorio Zucconi su RADIO CAPITAL in testa, la crisi dei migranti ha precedenti americani. Ma stavolta, anziché barriere l’esodo dall’emisfero Sud dovrà essere regolato e risolto con vere leggi, magari anche leggi dure ma efficaci (dura lex sed lex) . E qui, naturalmente subentra la strategia di Papa Francesco. L’unione dei paesi d’America Latina con gli Stati Uniti, chiunque possa essere il nuovo inquilino della Casa Bianca.
Il terrorismo internazionale è troppo minaccioso, in alcuni paesi troppo bene inserito. Gli attentati avvenuti in Francia ne sono la prova evidente. La tensione israelo -palestinese troppo grave.
Da Bruxelles, Giuseppina Paterniti della Rai-Tv indica come il Belgio sia divenuto, ormai terreno di incontro di contraddizioni economico-finanziarie molto serie e come i problemi della sicurezza possano ormai inquietare il presidente della Commissione Europea, Junker, il Parlamento Europeo di Strasburgo e la vita stessa dell’Unione Europea, spaccata tra Est ed Ovest.
Papa Francesco, e i giornalisti Vittorio Zucconi e Giuseppina Paterniti
Ventotto paesi che non trovano terreno comune su nulla, oltre che sui Migranti.
Altro che Schengen o Dublino, una alla volta si chiudono le frontiere e si ergono muri di filo spinato o di cemendo armato.
La cancelliera Angela Merkel aveva mostrato tutta la sua buona volontà. Ma dal suo stesso partito è giunto un alt inequivocabile. E da una giravolta all’altra, non solo le frontiere si chiudono ma arrivano inutili inviti ad Italia e Grecia a rifare i conti e a mettere ordine alle frontiere.
Assieme ai barconi, tragicamente ma in modo purtroppo inequivocabile e drammatico, anche la cooperazione europea, con visioni dolorosissime ed allucinanti di povere vittime martirizzate, anche l’Europa Unita, affonda.
Emiciclo delle Nazione Unite
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