ASSUNTI IN CIELO

ASSUNTI IN CIELO
Lo strumento del referendum consultivo

ASSUNTI IN CIELO

 Avevo lasciato con l’approssimarsi dell’inverno la polemica a proposito del Crescent Due. L’operazione prevedeva e prevede uno scambio: non più destinazione alberghiera alle volumetrie in costruzione, ma destinazione abitativa (volumetrie un po’ ridotte rispetto a quanto deliberato a suo tempo) dal momento che la destinazione alberghiera non ha concrete prospettive economiche, in cambio di lavori al fossato del Priamar, alla messa in funzione dell’ascensore per l’ostello ed altri interventi di manutenzione varia.
 Dall’inizio della contesa ci separano alcuni fatti rilevanti: la libreria Ubik ha lanciato alla popolazione un sondaggio dove il 90% dei savonesi si è detto contrario ad ogni forma di nuova cementificazione. Inoltre le forze politiche che appoggiano il PD e la giunta Berruti, supportata dall’onnipresente vicesindaco Di Tullio, hanno cominciato a manifestare delle perplessità. Alla buonora! E’ difficile capire cosa abbia a che vedere un partito che si chiama Sinistra ecologia e libertà con nuove cementificazione o che come il PRC che si presenta alle elezioni politiche sotto il simbolo della Rivoluzione Civile c’entri con i desiderata di Delle Piane and company.

Naturalmente le voci critiche si levano dall’insieme della società civile che ha subdorato che Crescent 2 non è che l’inizio di un massiccio ritorno dell’edilizia speculativa. Si leggano le polemiche, non solo verbali, anche interne ai partiti medesimi a proposito delle appetibili aree dove sorgevano i Cantieri Solimano.

Che fare? Non da oggi denunciamo i ritardi che le forze politiche di destra e di sinistra dimostrano non proponendo la regolamentazione dell’articolo dello statuto del comune di Savona che prevede, sia pure a titolo consultivo, lo strumento del referendum. Nessuna esasperata e logorante battaglia in Consiglio Comunale, ma la richiesta, eventualmente supportata da firme facilmente raccoglibili per decidere se consentire il patto, che per semplicità chiamerò Delle Piane Di Tullio, o decidere che Savona abbia finalmente un aspetto architettonico più adeguato alle sue attuali esigenze abitative.

Se questo strumento non verrà proposto la sconfitta è facilmente prevedibile, perchè al di là del rinnovato disappunto della pubblica opinione, non ci sarebbero le gambe su cui far camminare una concreta alternativa. Il PD tiene lontano quanto più può le scabrose vicende locali del cemento, del carbone e della piattaforma, dalla campagna elettorale delle elezioni politiche, preservando una candidatura che incarna, come di più non si potrebbe la sua linea politica. Gli alleati tacciono o tuttalpiù mugugnano. L’opposizione di centro destra vive gioiosamente, ma anche tragicamente il marasma post-scajoliano.

Agli altri, a coloro che alle tematiche ambientale sono coerentemente più vicini mi permetto di ricordare che fu proprio grazie ad un referendum a Vado Ligure, fortunatamente regolamentato, che molti anni di dominio pcista, pieno ed assoluto, si dissolsero come neve al sole e c’è qualcuno che sostiene che il sindaco Giacobbe, da allora scomparso, fu assunto in cielo sopra una nube proveniente dalla Centrale Tirreno Power.

UGO TOMBESI

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