Arma di Taggia

La contabilità del Comune di Taggia controllata da un revisore dei servizi ispettivi competenti

Il patto di stabilità non rispettato dai Comuni, provoca sanzioni
ed eventuali verifiche dagli organi competenti

Il patto di stabilità non rispettato dai Comuni, provoca sanzioni
ed eventuali verifiche dagli organi competenti

 Utente: claudiomazza Già dal 2009, il gruppo di opposizione del PDL contestava alla Giunta Genduso il modo in cui venivano spesi i soldi pubblici. La Stampa del 28 febbraio 2009 pubblicava un articolo nel quale si leggeva: “Diventa un caso da Corte dei Conti la vicenda delle “fioriere riverniciate”, scatenato dal capogruppo del PDL Mauro Albanese, secondo il quale ci sarebbero gli estremi di un utilizzo improprio del denaro pubblico. O, se si vuole, di uno sperpero”.

La vicenda risaliva all’estate 2008 e si riferiva all’acquisto di una trentina di fioriere e alcune panchine, per un importo di circa 30 mila euro, che sono state sistemate in via Queirolo. Gli arredi di bell’aspetto ma costosi secondo l’opposizione. Ciò che fece “scatenare” l’opposizione, sta nel fatto che l’amministrazione comunale dopo aver acquistato le fioriere non gradiva il colore e si accollò un’ulteriore spesa di 12 mila euro per farle riverniciare. In un momento di forte crisi economica dove tutti gli enti comunali “tagliano le spese”, i pubblici amministratori di Taggia non potevano essere che biasimati.   

 Dopo tutti gli articoli apparsi su La Stampa, Il Secolo XIX e le recenti lettere pubblicate sul quotidiano online Riviera24.it, a firma del consigliere di opposizione (PDL) Maurizio Negroni, e le repliche del sindaco Vincenzo Genduso e dell’assessore Mario Manni, oramai è ben noto a tutti che il Comune di Taggia non ha rispettato il cosiddetto “patto di stabilità”.

 “Il saldo in bilancio negativo è di 3 milioni e 3 mila euro – recitava La Stampa del 30/01/2010 – mentre era stato previsto un attivo di 1 milione e 961 mila euro. Lo squilibrio è di 4 milioni e 964 mila euro”.

 

In attuazione della legge 289/2002 è stato adottato il SIOPE (Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici), un sistema di rilevazione telematica degli incassi e dei pagamenti effettuati dai tesorieri di tutte le amministrazioni pubbliche. Dal 1° gennaio 2007 il SIOPE è stato esteso ai Comuni con popolazione inferiore a 20.000 abitanti, alle Comunità montane, alle Unioni di Comuni e ai Consorzi di enti locali. La rilevazione SIOPE è uno strumento che serve alla Ragioneria Generale dello Stato per il monitoraggio dei conti pubblici, attraverso la rilevazione in tempo reale ai fini della verifica delle regole previste dall’ordinamento comunitario (procedura su disavanzi eccessivi, crescita e Patto di stabilità).

Il Comune che non rispetta il patto di stabilità incorre alle seguenti sanzioni: Riduzione del 5% dei contributi ordinari dal Ministero dell’Interno; divieto di ricorrere all’indebitamento e di assumere personale; riduzione del 30% delle indennità e gettoni di presenza erogate al sindaco, assessori e consiglieri. Oltre queste sanzioni, gli enti comunali si espongono ad eventuali verifiche da parte degli organi di controllo competenti in materia contabile e revisione dei bilanci.

 Casualmente ho appreso, da fonte attendibile, che la contabilità del Comune di Taggia sarebbe stata controllata da un revisore dei servizi ispettivi competenti.

 Claudio Mazza

5  marzo 2010

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