Anche Draghi, passerà alla storia per non aver risolto nulla

Il Paese è in sofferenza, è sotto gli occhi di tutti, la povertà cresce ogni giorno, sarà per gli aumenti dei prezzi dovuti alla guerra, anche se ricordo, ad esempio, che le bollette della luce iniziarono ad aumentare già prima dello scorso Natale, sarà perché l’Europa non è un’entità politica, un unione di popoli, non è autorevole e vive e ragiona con la mentalità fredda dei banchieri. Sta di fatto che oggi tutti i soliti ben pensanti pennivendoli vari e naturalmente i politici che sentono traballare la cadrega sono preoccupati anzi terrorizzati a causa delle dimissioni di Draghi.
Tutti a dire come facciamo senza Draghi, non contiamo più nulla, avremo catastrofi, carestie povertà.
Calma signori, il governo dei migliori con a capo il grande immenso Draghi, passerà alla storia per non aver risolto nulla tutti problemi che avevamo prima; sono ancora lì irrisolti.

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Non credo minimamente alle nobili intenzioni di Conte, cioè il  pensare a noi, alle nostre esigenze, alla transizione ecologica, il nuovo che avanza, cioè ciò che resta dei cinque stelle, ha messo su questa situazione solamente per interessi propri, per andare a pascolare insieme alla Meloni nel verde prato dell’opposizione dove sono tutti bravi hanno soluzioni per tutto, peccato che poi quando vanno a governare e gli esempi sono molteplici, vedi cinque stelle, sono incapaci di fare qualcosa di utile per il Paese.
E gli altri partiti?
Il PD pronto a governare con chiunque basta stare imbullonati alle poltrone, stessa cosa dicesi per ciò che resta di Forza Italia nata come movimento che doveva fare la rivoluzione liberale e finito mestamente a fare la ruota di scorta quando richiesto.
Salvini vorrebbe sganciarsi da questo governo per poter tornare a urlare nelle piazza, unica cosa che sa fare bene, ma i governisti, alcuni governatori e soprattutto Giorgetti uomo ombra di Draghi hanno espresso un inesorabile niet.
Restano contando nulla i centristi, ovvero coloro che sono in cerca di poltrone incarichi e posti in parlamento, questi personaggi che ad ogni elezione fondano un nuovo partito, ultimo tentativo maldestro quello di Toti della scorsa settimana, cercheranno di trarre profitto da questa situazione proponendosi a chiunque basta restare a galla, io sono certo che faranno la fine della bella di Turiggia almeno lo auspico.
State tranquilli, anche se Draghi va a casa il mondo continuerà ugualmente e alla peggio andiamo a votare prima della scadenza avviene ovunque nel mondo si vota senza pensare alla situazione politica alla guerra o altro, capita nelle democrazie.
Pensate che bello se si vota, avremo un parlamento più leggero, tanti andranno a casa per restarci, magari accontentandosi di qualche posto di sotto governo in giro, basta non tornare a lavorare nella vita reale, qualche partito verrà ridimensionato altri cresceranno, ma nulla cambierà, come si dice tutto cambi perché nulla cambi.
Il problema cari amici è che, probabilmente, dopo il voto ci verrà propinato un governo non scelto da noi, che non farà nulla e che cadrà miseramente al primo stormir di fronde.
Tutto tempo perso, perché se non si fa una seria riforma federalista, non si mette il popolo in grado di decidere il proprio destino non cambierà mai nulla. Per cui Draghi e il governo dei migliori  era un disastro annunciato, confermato oggi dalla questa vicenda, cadendo non sarà la fine tutto, il fondo non lo abbiamo ancora toccato….per ora… Come dissero nel film via con il vento “dopotutto, domani è un altro giorno.” Abbiamo vissuto di peggio no? e siamo ancora qui.
Roberto Paolino

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