Marson-Vaccarezza
Quel volto ridarolo, Barbombra e quello ingrugnato di Vaccarezza
THE MARSON’S HAPPINESS
THE ANGEL’S LONG FACE
Un primato: il politico più pubblicizzato dal Secolo XIX
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Quel volto ridarolo, Barbombra e quello ingrugnato di Vaccarezza
THE MARSON’S HAPPINESS
THE ANGEL’S LONG FACE
Un primato: il politico più pubblicizzato dal Secolo XIX (oltre 300 foto)
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The two faces appeared in the paper “Il Secolo XIX” April 19th… stavamo scrivendo ed ecco che compare il vetero compagno Pistarino per redarguirci aspramente : “Che ti a finisci côn stô inglese!” “Ma scusa, Pista, lo facciamo anche per una reazione alle pretese leghiste di far parlare i dialetti, insegnandoli addirittura nelle scuole. Prima studiamo inglese per farci capire (e capire gli altri) in tutto il mondo, poi, semmai, se avanzano improbabili spazi didattici, si potrà filare un po’ di storia dei dialetti. |
Ammetterai che è più importante l’inglese delle emissioni gutturali di Berghem de hûra !”
“E nôiatri, alôa, côn ô zeneize?”
“Questo è un tuo vizietto di forma che ti perdoniamo per via dell’internazionalismo sostanziale.” “Alé, ti cômmensi a dī de cosse strane e poi pe’ forsa il popolo ci molla!” Comunque, lasciando perdere Pista e tornando a bomba, abbiamo visto sulla stampa citata, e anche su Internet, la fotografia di un Marson, candidato alla poltrona di Sindaco di Savona, dall’espressione giocosa e festante, molto diversa da quella che gli conoscevamo prima di tale designazione. L’avvocato Paolo Marson, giurista di indiscussa bravura, non è mai stato un ridarolo; è sempre stato uno di quelli che restano seri dinanzi alle più sgangherate barzellette, composto, perfettamente rasato e un po’ pallido, capace di memorizzare le disposizioni più astruse della procedura civile o amministrativa e, soprattutto, sempre aggiornato. Non come un avvocato di nostra conoscenza che, per non spendere, usando vecchi codici non integrati, ha sparato riferimenti sballati, da lui prontamente e ironicamente corretti. Ora, invece, è uscito dallo status di perfetto glabro, indifferente alle più scassate sciocchezze dello stupidario berleghista, per entrare in un ruolo rappresentativo più populistico, invitante, con un volto che ha cambiato radicalmente il look . Egli appare a riso aperto, sventagliando una bocconata di denti il cui biancore contrasta con la barba non barba (quella dei pochi giorni) incorniciante il suo volto: la cosiddetta Barbombra. |
Codesto look Barbombra non è affatto una gratuita e casuale scelta estetica: con esso si sottintende una particolare estensione del travaglio professionale e/o politico, erga omnes, all’organizzazione dei propri tempi privati. Significa che, nelle ore primarie del mattino, si dedica a se stessi il minimo per affrontare, illico et immediate, le problematiche di pubblico interesse cui non voglionsi sottrarre neppure i pochi minuti della rasatura. Come i camionisti : Grazie per la vostra comprensione, stiamo lavorando per voi. |
Il tutto, per quanto attiene al Nostro, secondo le presumibili indicazioni dei suoi agenti elettorali, al fine di scatenare le simpatie del pubblico che, poi, si devono tradurre in voti. Nel merito annotiamo un programmo amministrativo faraonico, destinato a svegliare una città dormiente, condotta da una piccola borghesia dimessa e sinistrata da anni di conduzione sottotono. Sembra di ascoltare la marsigliese, ultima parte della terza strofa (Marchons, marchons, q’un sang impur, abreuve nos sillons!): Marson, Marson, che lo svilupp risùsciti Savon!
E invece, che ne è dell’Angelo Vaccarezza? Guardate la sua face a pagina 21 del citato quotidiano Egli mantiene il primato del politico più fotograficamente pubblicizzato da “Il Secolo XIX”, da due anni a questa parte (si calcolano non meno di 300 apparizioni), però questa volta, contrariamente al solito, risulta fortemente ingrugnato, ad occhi sbarrati, insomma : non ci siamo. A nostro modesto avviso, le ragioni di questa inconsueta imbronciatura sono tre abbondanti: 1) non sarà più Sindaco di Loano, stante il tetto raggiunto delle due amministrazioni consecutive; 2) rischia di perdere il braccio destro Marson che non potrà, evidentemente, fare il Sindaco di Savona e l’assessore provinciale; 2 bis) non ha ancora risolto con lui la diatriba raddoppio ferroviario Finale –Andora: suo cavallo di battaglia cui Marson, malgrado i recenti provvedimenti, non crede; 3) è costantemente snobbato nelle manifestazioni o negli incontri promossi dagli amministratori di sinistra. Occorre anche aggiungere, restando sulle generali, che l’Ente Provincia, della cui inutilità si dibatte teoricamente da circa quarant’anni, essendo superato dalle potenzialità regionali e comunali nell’ordinamento della autonomie (quello che, con termine enfatico ed errato, per far piacere alla Lega, è chiamato federalismo), malgrado le sue esposizioni, ben descritte nell’articolo di Dario Freccero che ne correda l’immagine, non gli dà più lo spazio di concretezza e di intervento di cui avrebbe bisogno per il lancio…parlamentare. Così se la prende con Berruti, il quale, a sua volta, tenta di ignorarne la corposa presenza. Ne deriva che, tra Sindaco di Savona e Presidente della Provincia, esplodono furibonde polemiche, su fatti pompati ma di scarso pubblico rilievo, nelle quali sguazza, come al solito, “Il Secolo XIX”. Ma insomma, ragazzi, datevi una calmata! come cantava Gilbert Bécaud: l’important c’est la rose … Buona Pasqua. BELLAMIGO
24 aprile 2011 |