A CARICO NOSTRO

A CARICO NOSTRO

A CARICO NOSTRO

La vicenda Monte dei Paschi, che non conosco nei dettagli, ha sicuramente avuto un effetto devastante sul voto alle politiche del Partito Democratico. Non per il gusto di autocitarmi, ma ben prima che il caso scoppiasse proprio su Trucioli lo avevo preventivato.

Ma non voglio attribuirmi nessuna virtù profetica il disastro era nelle cose stesse. Mi ricordo che avevo raccomandato ai pdini savonesi sobrietà nella caccia dei posti in prossimità di banche e/o fondazioni bancarie e lo facevo non tanto perché io sospetti malaffare sempre e comunque o perché consideri, peraltro in buona compagnia di Lutero, il denaro come lo sterco del diavolo, quanto per una questione di stile e conseguentemente di presentabilità.
Voglio dire che se si opera in una città dove la propria supremazia elettorale vacilla, si detiene, per meriti “politici” la presidenza di due istituzioni quali le Opere Sociali e l’ARTE perché perseguire per propri esponenti, magari già più che sufficientemente appagati da anni parlamentari, la presidenza della Fondazione De Mari? Forse ha poca importanza che fosse del PD  il presidente prossimo ad essere uscente, magari in pool position per altre fondazioni, ma ne ha molta agli occhi dell’elettorato, in particolare di quello giovanile che si carica di sempre ulteriore diffidenza nei confronti di chi non può  essere considerato non facente parte, a pieno titolo, della casta.
Qui non si discute l’onestà politica e intellettuale dei candidati, si discute l’opportunità che  da un solo partito possano venire le nomine a posti chiave. Una sorta di convenctio ad excludendum alla rovescia e volta nei confronti di coloro che legittimamente non sono iscritti al PD, non sono iscritti al altro e non hanno intenzione di iscriversi.

Perché, ad esempio, nella Consulta Culturale, non ci potrebbe essere persona capace ed onesta in grado di indirizzare sempre più la Fondazione De Mari verso il bene comune. Naturalmente non è solo la Presidenza che ha bisogno di una rinfrescata, anche gli altri arredi antropologici avrebbero bisogno di godersi le meritate pensioni. Noi sappiamo per certo che nuove energie guadagnate alla direzione della Presidenza della Fondazione darebbero maggior trasparenza ai sempre meritori interventi. Dire sul web che si è speso tot per la Festa dell’Orticaria e tot+1 per la Banda Musicale San Vercingetorige renderebbe tutti più consapevoli di come questo denaro venga speso, in definitiva coi soldi dei risparmiatori.

UGO TOMBESI

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