SAVONA – Ultimo Consiglio comunale del 2011

SAVONA – Ultimo Consiglio comunale del 2011
Agitazioni in maggioranza, un po’ di noia sul bilancio,
poi il botto finale!

 SAVONA  Ultimo Consiglio comunale del 2011
Agitazioni in maggioranza, un po’ di noia sul bilancio, poi il botto finale!
Tanto per cambiare, si inizia con un pesante ritardo. E’ in corso una riunione di maggioranza dell’ultimo minuto, sulla spinosa questione del campo da hockey, che pare agiti gli animi di molti consiglieri, riluttanti a votare a favore di un progetto dai costi comunque considerevoli.

 
Il regolamento prevede un massimo di quaranta minuti di ritardo, dopodiché il Consiglio verrebbe sciolto per mancanza di numero legale. Un po’ di irritazione serpeggia fra le file della minoranza. Alla fine Parino del PDL, a seduta iniziata, chiederà polemicamente di poter usufruire di una sospensione di un quarto d’ora anche per la minoranza, per poter discutere e accordarsi sull’odg presentato in merito al campo da hockey.
Nel frattempo, visto che le telecamere inquadrano solo chi parla e molti particolari si perdono, soprattutto dal lato maggioranza dove parlano sempre in pochi, immaginatevi la scena: per tutta la durata del Consiglio, dai banchi di maggioranza, si vedranno persone che si alzano, si risiedono, scuotono il capo, confabulano, si appartano in crocchi di due o tre, entrano, escono, se ne vanno definitivamente (Bagozzi IDV). Con un Larosa del PD in piedi, intento a camminare avanti e indietro arringando i colleghi a mani alzate.
E’ in questo scenario che si inizia finalmente con le interpellanze. La prima è di Frumento, PD (ma già in questi giorni fuoriuscito verso il Gruppo Misto), e riguarda l’azienda trasporti TPL e la sua crisi.
Risponde l’assessore Martino, affermando che la gestione del Comune è controllante di ACTS e non di TPL, che non è la sede per entrare nello specifico di episodi negativi; conferma poi che esiste una questione sulla gestione azienda, se ne discuterà con la nuova compagine provinciale, la Giunta oggetto del rimpasto di Vaccarezza.
(Nota a margine: spesso appare che il Consiglio si trasformi in una sorta di dialogo a distanza fra Comune e Provincia, centro destra e centro sinistra, grazie ai consiglieri comunali di minoranza che sono anche provinciali di maggioranza e magari assessori o ex, trasformando tutto in una questione ristretta fra questi gruppi. )
C’e’ stata una riduzione drastica di risorse del 70 %, altrimenti i bilanci si chiuderebbero meglio di quelli di GE (se ho capito bene in pareggio?) . E’ evidente che il taglio e’ insostenibile.
Replica Frumento prendendo atto dei tagli governativi; insiste a chiedere se è vero che esistono cause per mobbing, soldi magari da rimborsare a licenziati ingiustamente che potrebbero servire per un miglioramento dei servizi. Appare anche favorevole all’idea di una agenzia regionale unica dei trasporti.

La seconda è una interpellanza di Parino su circhi con animali, a cui è contrario. Risponde l’assessore Costantino, dicendo di aver chiesto aiuto all’ENPA per una ipotesi di regolamento, in mancanza di una normativa nazionale, e di essere comunque d’accordo per vietarli in città.

 

Tutti i consiglieri cominali

Dopo una breve premessa del presidente Casalinuovo che annuncia un prelievo dal fondo di riserva (credo si riferisca ai lavori anti alluvione) e saluta degli assenti ammalati, l’assessore Lirosi e il capogruppo PD Carlevarino, si alza Bracco, PDL, da poco non più assessore della Giunta provinciale. Fa precisazioni su suo ruolo e le voci che lo riguardano, affermando di non voler passare all’UDC per il momento. (Poi si vedrà?)

Partiamo con la prima pratica, variazione di assestamento agli equilibri di bilancio, illustrata, si fa per dire, dall’assessore Martino.
“Si fa per dire” in quanto si tratta di schemi ed elenchi in genere abbastanza complessi, non svolti in dettaglio ed espressi, sulle delibere, in forme tendenti all’astruso.
Gli interventi dell’assessore si limitano a scorrere gli elenchi, citare alcuni punti, e poco di più.
In questo caso parla della destinazione di fondi per persone con problemi di alloggio, di 30000 euro per il terzo intervento di manutenzione fogne, afferma che negli investimenti si prende atto di quote immobiliari non registrate e pospone a bilancio 2012 le relative opere.
Un po’ poco per capirci qualcosa da parte di chi già non ha partecipato alla fase di definizione del bilancio stesso, nella precedente amministrazione.

Intanto Romagnoli PDL chiede come mai non c’è la sospensione chiesta dalla minoranza.

Casalinuovo afferma che prima vengono le pratiche deliberative e poi gli odg.

La pratica ha il voto contrario del centro destra. Pongiglione annuncia astensione, e io anche, proprio perché è difficile votare variazioni a un bilancio già in atto, e comunque quando sento parlare di immobili in vendita, spesso svendita, le perplessità sono sempre forti.

Arecco Lega Nord commenta che c’è schizofrenia di investimenti e tagli.
Romagnoli interviene sul discorso swap e derivati, lamentando che non venga fornita puntuale informazione al Consiglio in merito, e sul mancato recupero crediti. Crediti che il Comune avrebbe o avrebbe avuti e che, se non riscossi, vanno perduti.

(Intanto in maggioranza continuano le agitazioni.)

Strano intervento di Vignola PD che ammonisce il presidente a non far parlare a vanvera i consiglieri! Francamente non mi sembrava che gli interventi non fossero pertinenti la materia della delibera. Forse si ha l’impressione di perdere tempo, tutto già scontato?

La delibera successiva, sempre illustrata da Martino, riguarda alcuni fondi che, previsti per lavori sul Priamar, sono stati invece destinati a finanziare un lotto di lavoro della piscina, con il vantaggio a suo dire di riallocare risorse subito disponibili su un’opera già realizzata, rispettando il patto di stabilità, fondi elargiti dalla Regione, a cui si deve render conto, e di cui a sua volta la Regione risponde all’Unione Europea.

Altri fondi riguardano il censimento, e lì c’è poco da discutere o decidere. Il dibattito è breve.

 
Il Presidente Casalinuovo
Solo Aschiero raccomanda di mantenere l’impegno per il Priamar almeno il prossimo anno.

Votiamo sì, diciamo sulla fiducia.

 

Il punto successivo è di quelli spinosi: scade l’assicurazione, e un broker incaricato dal Comune ha definito una base d’asta molto più alta per rinnovarla, a causa dell’elevato numero di incidenti.
La Pongiglione Noi per SV-Verdi chiede conto di questo broker esterno, e Martino spiega che è subentrato ad un altro broker, e che la consulenza è necessaria per argomenti molto tecnici come questo.

Io riporto quanto affermato da Frumento in Commissione, se non sia il caso di fare una indagine sul perché vi siano così tanti incidenti, cercare di capirne la natura (da quelli con le auto comunali ai cittadini che si inciampano…) possibilmente per ridurli e non veder incrementare i premi assicurativi. Frumento ringrazia e si aggancia al discorso per ribadire.
Martino conferma che ci sono risorse sulla manutenzione, proprio per diminuire i rischi.

Romagnoli esprime voto contrario.
Pozzo invece interviene (non credo alle mie orecchie) per chiedere che nella gara d’appalto siano previste maggiori tutele per i consiglieri. Cioè polizze più favorevoli sui NOSTRI rischi?
Sono talmente perplessa per l’argomento che mi sfugge (e me ne rammarico a posteriori) il punto più importante, che avrebbe ben meritato un intervento: i soldi in più per l’assicurazione saranno presi da mancato turn over dei dipendenti. Questo oltre a essere risorsa aleatoria, in quanto è difficile prevedere a priori in sede di bilancio chi se ne va per dimissioni o pensione, è comunque uno sminuire le risorse della macchina comunale, per quanto a tutt’oggi sia consentito che solo il 20%, uno su cinque, dei dimissionari sia rimpiazzabile.

Si passa poi all’istituzione del consiglio tributario, un organismo previsto da anni dalla legge italiana e che dovrebbe, a costo zero per il Comune, coordinare le pratiche di accertamento fiscale e le segnalazioni all’Agenzia delle Entrate. In cambio, è previsto che una parte consistente (per incentivare, all’inizio sarebbe il totale) di quanto recuperato con l’indagine passi alle casse comunali.
Ora lo si vorrebbe istituire, profittando delle agevolazioni e della probabile obbligatorietà a breve, composto da funzionari comunali dei vari settori e con tanto di regolamento conseguente.

Il centro destra propone una serie di emendamenti, fra cui la possibilità di inserire cittadini esperti eletti su voto dei consiglieri.

Si dibatte, noi siamo potenzialmente favorevoli in generale, alcuni consiglieri (Arecco per il centro destra e Vignola per il centro sinistra) proporrebbero di integrare alcuni punti.

Invece Martino manifesta chiusura totale, anche per le correzioni e integrazioni non sostanziali, affermando che si tratta proprio di due filosofie diverse. Larosa rigetta con obiezioni tecniche.
Gli sembra pericoloso affidare il compito a cittadini eletti da consiglieri comunali quindi in qualche modo politicamente legittimati, non condivide.

(Intanto i consiglieri vanno e vengono: ora sono uscite le sinistre. Si discute freneticamente di altro).

Al voto i nove emendamenti verranno puntigliosamente e disciplinatamente respinti dalla maggioranza.

Ovviamente il centro destra voterà contro la pratica. Mentre noi, che eravamo potenzialmente aperti sugli emendamenti ma siamo favorevoli all’istituzione del consiglio tributario, votiamo comunque a favore. Sperando che serva a qualcosa e non resti solo sulla carta.

A questo punto si arriva alla pratica spinosa, quella dell’hockey. Oltre all’ordine del giorno presentato dal centrodestra e sottoscritto da tutta la minoranza, con una serie di prescrizioni sul risparmiare parte della cifra stanziata per il campo, spunta un odg urgente della maggioranza, evidentemente frutto delle frenetiche trattative di cui sopra: un generico impegno a ridurre i costi, a usufruire del campo anche per altri sport, a garantire l’accesso ai disabili.
Evidentemente quelle sono le condizioni minime a cui i “malpancisti” condizionano il voto.
Si sospende la seduta per una conferenza capigruppo, per decidere l’ammissibilità.
Il che si risolve nell’andare nella stanza accanto, guardarsi in faccia e decidere per il sì.

Ma tutto ciò sarà ininfluente, alla discussione dei due odg e della pratica non ci arriveremo neppure.
Chiedo la parola, mi alzo, espongo la nostra mozione d’ordine con carattere pregiudiziale.

 In breve, con tanto di documentazione legale molto estesa, fornitaci dai nostri meravigliosi simpatizzanti consulenti volontari, con citazioni di sentenze e motivazioni che arrivano fino al Consiglio di Stato, spieghiamo perché, secondo noi, il fatto che il presidente della Prima Commissione Addis sia anche presidente di una delle due squadre di hockey cittadino, inficia la pratica, costituendo un interesse personale, anche solo presunto o ipotetico, come recita la legge, e non solo nel voto, ma anche nella discussione, per cui il passaggio in Commissione non sarebbe valido.
Quindi invitiamo caldamente, per rispetto delle regole di democrazia, a riportare la pratica in Prima Commissione e a ridiscuterla.

Gelo in sala. Ma proprio gelo totale, smarrimento, stupore, fra assessori e maggioranza, che non si aspettavano tale mossa.

Viene richiesto il parere del Segretario Generale, che si esprime in termini generici, non dovendo giustamente dare pareri condizionanti, che vadano oltre quanto espresso dalla legge. Il vicesindaco Gaggero afferma che secondo lui il voto della Commissione è solo consultivo. E così Pesce della Lista Berruti.
I consiglieri hanno evidentemente bisogno di qualcuno che li rassicuri, su cosa accada, in caso di loro voto favorevole alla pratica e successivo ricorso al Tar di qualcuno, se siano ritenuti responsabili o no.
Rassicurazione che non può essere loro data, precisa il Segretario a domanda preoccupata di Larosa. Sta a loro decidere e votare.
Addis per parte sua si dice disponibile a lasciare l’aula per la discussione e il voto in Consiglio. Apprezziamo il gesto, ma ci pare un po’ tardi, visto che in Commissione, a chi aveva sollevato il dubbio, aveva rivendicato il suo doppio ruolo senza porsi il problema.
Al Presidente che mi chiede se mantengo o ritiro la mozione rispondo che secondo noi il discorso della Commissione solo consultiva è relativo, in ogni caso si votava per portare una pratica in Consiglio, che per quanto riguarda l’interesse personale la legge specifica che basta solo sia presunto, che comunque la federazione hockey verserebbe un contributo per quel campo, e Addis è tesserato hockey, che in ogni caso sono in discussione cifre di bilancio, ipoteticamente destinabili anche ad altro, sia sportivo sia non, riducibili come entità, eccetera. Insomma, al di là del merito le condizioni pregiudiziali per ridiscutere il tutto ci sono eccome.
Aquilino di SEL intervenendo ammette indirettamente che ci sono sofferenze sulla pratica, motivo in più per fermarsi senza dare adito alle nostre fastidiose esagerazioni strumentali. Comunque sceglierà di non partecipare al voto.
Frumento PD, oggi gruppo misto, pure fa un intervento simile.
Si va al voto. La mozione passa con 13 favorevoli, 12 contrari, 2 astenuti. Il Sindaco scuote la testa e allarga le braccia.
“I nomi!” grida qualcuno dai banchi di maggioranza, forse in vista di un autodafè.
Eccoli. Favorevoli 13: Debenedetti, Delfino, Pongiglione, Arecco, Prefumo, Santi, Romagnoli, Parino, Bussalai, Bracco, Benvenuto, cui si aggiungono due della maggioranza, Tassara e Vignola, entrambi PD.

Astenuti: il presidente Casalinuovo e il già citato Frumento.

Contrari: Berruti, Larosa, Bianchi, Basso, Nigro, Arboscello, Minetti, Pozzo, Lavagna, Maida, Zunino, Pesce.
Il “blocco” PD- lista Sindaco, Sindaco compreso, più i due della Fed. Sin.
La seduta è sciolta. Niente più Consigli Comunali fino al prossimo anno. C’è tutto il tempo per meditare. Ma almeno abbiamo segnato un punticino nel nome della trasparenza.
Sperando che, a posteriori, possa essere utile a tutti, anche agli hockeisti, che non intendevamo affatto danneggiare, ma intendevamo e intendiamo aiutare a realizzare il loro campo senza ombre, senza pratiche pasticciate, a costi contenuti e nel migliore dei modi. 

 

Milena Debenedetti, consigliere del  Movimento 5 Stelle Savona 

 

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