Villapiana fra disagio e solidarietà
Il tour de Il Letimbro fra criticità e risorse nei quartieri del capoluogo inizia questo mese dal rione che un tempo era operaio
Villapiana fra disagio e solidarietà
Parrocchia in prima fila per contrastare situazioni di povertà vecchie e nuove, ma ci sono anche Sms e associazioni
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Il tour de Il Letimbro fra criticità e risorse nei quartieri del capoluogo inizia questo mese dal rione che un tempo era operaio Villapiana fra disagio e solidarietà Parrocchia in prima fila per contrastare situazioni di povertà vecchie e nuove, ma ci sono anche Sms e associazioni
Povertà, disagio sociale, solitudine, questi gli aspetti critici del quartiere, sul versante opposto vivacità, integrazione multietnica e molto volontariato. Sono in estrema sintesi gli elementi distintivi di Villapiana, uno dei rioni più popolosi di Savona. La zona fu urbanizzata dal 1910 su una vasta area quasi tutta pianeggiante di pertinenza della scomparsa villa Balbi, lungo via Torino. Fu una grande operazione speculativa, guidata da una cordata di imprenditori condotta da Giacomo Viglienzoni. Negli Anni Sessanta e Settanta del Novecento la città raggiunse le colline adiacenti, lungo via Mignone e in seguito la Rusca. “Prima del mio arrivo qui don Angelo Magnano costituì il gruppo, Non più soli, che ancora oggi si occupa di visitare le persone sole o anziane: è gestito da una quindicina di volontari, alcuni portano l’eucarestia ai malati – spiega don Danilo Grillo parroco di San Francesco da Paola e San Lorenzo da circa quattro anni e mezzo – per affrontare la povertà, non solo di Villapiana, opera molto bene la Caritas con una dozzina di volontari. Il venerdì mattina c’è un momento di ascolto, al pomeriggio la distribuzione di vestiario e viveri”.
Ne usufruiscono ogni mese circa quaranta persone, famiglie giovani, ma anche anziani ed extracomunitari. Da sottolineare che non ci sono distinzioni dovute alla nazionalità o alla religione. A livello giovanile la parrocchia accoglie ragazzi, dalle superiori all’università oltre agli scout, uno dei gruppi più numerosi della diocesi. “Da oltre quindici anni operiamo come unità pastorale con San Lorenzo in via Mignone di cui oggi si occupa don Pietro Pinetto – afferma don Grillo – a San Francesco si svolge la maggior parte delle attività, mentre la liturgia è presente nelle due parrocchie. Preziosa è la collaborazione del diacono Luigi Minuto che segue la liturgia e la formazione scout”.
San Francesco Da Paola (di Piazza Bologna)
In via Torino esiste il gruppo savonese La Boccia, fondato nel 1900 e due sono le società di Mutuo Soccorso: la XXIV aprile, in via Verdi che ha celebrato nel 2011 il primo secolo di vita e La Generale di via San Lorenzo, fondata nel 1890 che accoglie una squadra di pattinaggio artistico e ha promosso, per contrastare la povertà, l’iniziativa del pranzo sospeso. Gli istituti scolastici formano per la loro vicinanza una sorta di polo culturale: il liceo scientifico Grassi, il Mazzini Da Vinci, l’istituto comprensivo Savona I e l’accademia musicale Ferrato Cilea. Il volontariato è molto presente con una struttura a servizio di tutta la città. Il primo dicembre 2018 è stata infatti inaugurata nell’ex scuola materna e asilo nido di via San Lorenzo la Casa del Volontariato. Ospita al secondo piano tredici associazioni: Acli, Adso (presente già in precedenza), Aido, Al Rahama, Alzheimer Savona-Anteas, Auser, Guardami negli occhi, La Gioia, Robin Food, Seconda Stella a Destra, Telefono Donna ed Unms.
La Società di Mutuo Soccorso XXIV aprile
Si sono occupate in prima persona, grazie ai volontari, di sistemare e rimettere a nuovo i locali che le ospitano. Le associazioni hanno a disposizione oltre alle sedi, una sala per riunioni e corsi di formazione. È una presenza forte nel quartiere che lentamente si sta avviando, dalla quale forse ci si aspettava di più e che opera in diversi settori, dall’handicap all’Alzeihmer, agli anziani, all’alimentazione, al doposcuola. Meno sentite, rispetto agli anni scorsi problematiche come criminalità e droga, sono invece all’ordine del giorno altre situazioni, come la raccolta rifiuti, la sporcizia, la manutenzione delle strade e la mancanza di parcheggi. È un quartiere vivo con un forte impegno nel sociale – sostiene l’assessore Pietro Santi nato e abitante a Villapiana, che ha iniziato nella circoscrizione il suo impegno politico – parrocchie e società di mutuo soccorso sono un importante punto di aggregazione”. Tallone d’Achille della zona, viabilità e alluvioni. “L’amministrazione comunale ha posto molta attenzione nella pulitura dei tombini, dedicandogli una somma consistente – afferma Santi – gli interventi sono stati realizzati soprattutto in via Torino e hanno dato i frutti sperati. Via San Lorenzo è una strada fondamentale per i collegamenti con il centro. Dopo molti anni, è stato risolto il problema della volta del rio – prosegue l’assessore – la struttura è stata rifatta dall’inizio della strada sino al ponte su via Falletti ed a piazza Brennero. Inoltre è stato asfaltato il tratto davanti alla Casa del Volontariato prestando particolare attenzione alla segnaletica e agli attraversamenti pedonali”. Le aree verdi hanno una grande estensione, ultimamente il parco lungo il Letimbro è stato intitolato alle colonie savonesi padre Cocchi, qui si stanno ultimando le potature. “Durante l’ultima bufera le piante, sottoposte a frequenti manutenzioni, hanno resistito alle raffiche – conclude Santi – in via Verdi sono stati risistemati i giochi per i bambini ed altri interventi sono previsti in futuro sul palco in legno e sui giardini.
GIOVANNI GALLOTTI IL LETIMBRO E’ in edicola il numero di maggio |