VERSO GLI STATI UNITI D’EUROPA

ICI PALAIS BERLAYMONT
BRUXELLES 
VERSO GLI STATI UNITI D’EUROPA

ICI PALAIS BERLAYMONT
BRUXELLES
 
VERSO GLI STATI UNITI D’EUROPA
 
Il Movimento Federalista Europeo ci spera da sempre. Gli europeisti convinti ritengono che l’operazione monetaria dell’Euro rischia di rimanere un fatto precario e rischioso se non vi sarà quel salto di qualità politico-istituzionale che consiste nel rafforzare i legami dell’Unione Europea.
Il clima che si respira a Palazzo Berlaymont (foto sotto) qui a Bruxelles è quello di una cauta speranza. Quanto è accaduto nella politica italiana ha fatto ben sperare gli europeisti.
  
Tutti concordano nel ritenere che il governo di Enrico Letta (foto) esca rafforzato dopo le vicende berlusconiane. La nascita di un centro-destra, guidato da Angiolino Alfano, ha consolidato il governo di Roma ed apre interessanti prospettive per il secondo semestre 2014  (presidenza italiana dell’Ue).
Adesso, Enrico Letta, potrà lanciare quel progetto che consiste nell’invitare la Germania di Angela Merkel ad assumere maggiori responsabilità in sede europea, riequilibrando gli sforzi e ponendo nuovi obiettivi. Nuovo passo in avanti verso gli Stati Uniti d’Europa.
Chi ci sta, ci sta.
In questo, la Gran Bretagna di Cameron si troverà davanti ad un bivio. Rinunciare a quella che è stata definita un’Europa “à la carte” e uscire dalla sterlina per entrare nell’euro ? Scenario poco credibile, ma ciò non toglie che Londra non potrà più tergiversare a lungo, se vorrà continuare a svolgere un ruolo significativo a Bruxelles.
Questa politica europea e le sue nuove prospettive sono piaciute a colui che da vent’anni è stato il protagonista indiscusso della politica italiana. Parliamo del cavalier, Silvio Berlusconi, il quale è tutt’altro che fuorigioco soprattutto per quel che riguarda l’Europa.
    
I suoi più stretti consiglieri Gianni Letta (foto a sinistra), Paolo Bonaiuti, Fabio Vazio ed il vice-presidente della Commissione Ue, Antonio Tajani (foto al centro) sanno benissimo che il tallone d’Achille dei suoi oppositori è la politica estera. Il cavaliere vanta un’amicizia personale con Vladimir Putin (foto a destra) e lo zar russo è un interlocutore indispensabile per gli europei anche in vista dei progetti per la creazione degli Stati Uniti d’Europa.
Quanto agli Usa, si può dire che il governo di Washington comincia ad intravvedere la possibilità di accrescere il ruolo degli europei non soltanto nel settore economico-commerciale e finanziario, ma anche in quello della sicurezza e della difesa dell’Occidente.
Il ruolo centrale della Germania di Angela Merkel non è più in discussione. Così come, dal punto di vista finanziario, la Bce di Francoforte, presieduta dall’italiano, Mario Draghi.
Ma nessuno deve dimenticare che l’Italia è tra i sei paesi fondatori della Cee e che il Trattato che dava il via alla costruzione europea venne firmato proprio a Roma.
Uomini come Altiero Spinelli sono stati tra gli ispiratori dell’unione, assieme ai francesi ed ai tedeschi. Il nucleo era il Benelux (Belgio, Olanda e Lussemburgo) ma la riappacificazione franco-tedesca, favorita dal governo italiano fu poi la molla che portò all’evoluzione dell’Europa Unita.
La riunificazione tedesca (che ha avuto i suoi costi) si è fatta su queste basi ed Angela Merkel, la cancelliera tedesca, non può ignorarlo. Poi, vi è da completare il recupero dei Paesi dell’Est. E per quest’ultimo aspetto, la nazione leader è sicuramente la Polonia. Varsavia è impaziente di accrescere il suo ruolo nell’Unione Europea. Ed in questo cammino, a suo favore gioca un personaggio come la figura carismatica di Papa Wojtila che sarà fatto Santo, offrendo alla Chiesa cattolica l’enorme occasione di ritrovare quell’influenza spirituale che avvenimenti recenti le avevano fatto perdere, offuscandone l’immagine, ad esempio, nella cattolicissima Irlanda oltre che nei paesi protestanti, luterani o calvinisti.
Insomma, è un’Europa in divenire e – per l’Italia – la necessità di ritrovare una dimensione politica più elevata. Per questo, la nuova destra di Angiolino Alfano ha le sue chances.
Per ora, gli esami in Europa li ha superati Enrico Letta. Esami di inglese, soprattutto!
Peccato per la lingua di Dante. Ma questo della difesa linguistica è un altro discorso che forse un altro giorno affronteremo.
 
f.i. 
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