Ventimiglia

 
Il direttore generale del Comune di Ventimiglia ci scrive

“Nessun sperpero o favoritismo, ma solo l’interesse pubblico”

Il direttore generale del Comune di Ventimiglia ci scrive
“Nessun sperpero o favoritismo, ma solo l’interesse pubblico”
 
Marco Prestileo 

Mi hanno girato la sua pubblicazione intitolata: “I curiosi retroscena di una controversia, spulciando tra delibere e numeri quante sorprese!

Le date biricchine di una transazione Comune-Consorzio nazionale servizi Ventimiglia:bonus di 123 mila euro, ma lo “sconto”è ricco di risvolti

Niente parere ‘pro veritate’, previsto dalla legge e non quadrano parecchie cose”

Dopo averla letta ho subito pensato che fosse una pubblicazione faziosa, strumentale  e pretestuosa, con l’unico obiettivo di denigrare una delle tante amministrazioni non “amiche”, (chissà per quale motivo?) sotto la (falsa) veste di garante della correttezza amministrativa e di “buon padre di famiglia” dell’estensore l’articolo.

Poi mi è sorto il dubbio che invece le motivazioni possano essere basate sulla “buone fede”, anche se mi permetto di consigliare di non essere troppo frettolosi nel dare giudizi così pesanti.

La sua pubblicazione infatti seppure nella forma non si presta ad una querela per diffamazione, perchè pone delle apparenti innocue domande, di fatto allude a comportamenti ritenuti illeciti e/o disdicevoli; sembra che ci siano dei cattivi amministratori incapaci, superficiali e che sperperano denaro pubblico. In realtà è successo l’opposto, grazie alla dovuta attenzione prestata alla pratica, l’Amministrazione non solo non ha pagato somme non dovute, ma ha anche transato una vertenza che se si fosse trasformata in una causa giudiziale avrebbe visto soccombere la stessa amministrazione (come da parere dell’ufficio competente e dell’ufficio legale comunale).

L’atteggiamento è stato quello di seguire la strada che facesse risparmiare l’Ente, assumendosi gli amministratori (ed i tecnici) comunali le responsabilità proprie della loro funzione, anziché scegliere la strada più semplice di non assumersi nessuna responsabilità e farsi condannare a pagare somme notevolmente superiori.

Purtroppo, nel caso di specie, la legge sulla privacy non consente di inviare documentazione che possa far facilmente constatare la correttezza e convenienza del comportamento assunto, ma se lei invia la sua pubblicazione ad un consigliere di opposizione (individuabile sul nostro sito) e questi volesse verificare, saremo ben lieti di dimostrare quanto sopra affermato, senza pericolo di essere smentiti.

 Nell’inviare i miei più distinti saluti, le preciso – senza alcuna violazione di privacy – che nel periodo luglio e agosto di ogni anno le scuole sono chiuse e pertanto non si erogano pasti, conseguentemente anche i contratti di somministrazione tengono conto di ciò, anche se la date a prima vista possono sembrare biricchine!

Marco Prestileo      

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