Una poesia di Fulvio Sguerso: Impromptu
UNA POESIA DI FULVIO SGUERSO
IMPROMPTU
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UNA POESIA DI FULVIO SGUERSO IMPROMPTU
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Nessuno mi chiede niente. Perché? Che cosa dovrebbero chiedermi? Ho forse qualcosa da dire che nessuno ha mai detto? Qualunque cosa io dica o è già stata detta o non ha nessuna importanza. Che cosa voglio dire con questo? Che non ho niente da dire? Perché, che cosa vorrei dire? Vorrei dire qualcosa di nuovo che giustifichi il mio passaggio su questo pianeta sperduto ai margini della Via Lattea e che, come disse il Poeta, ci “fa tanto feroci”. Qualcosa di nuovo? C’è forse qualcosa da aggiungere alla Summa theologiae o alla Wissenschaft der Logik o al Labirinto filosofico ? Che cosa c’è ancora da sapere dopo che il sapere ha raggiunto finalmente Sophia? Rimane da sapere che cosa ha detto Sophia al sapere assoluto. Eh già, che cosa gli ha detto? E chi lo sa? Al di là del sapere assoluto non può esserci che l’assoluta ignoranza: quando tutto è stato detto non rimane che la chiacchiera o il silenzio.
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