UNA POESIA DI FULVIO BALDOINO
UNA POESIA DI FULVIO BALDOINO ESSENDO ANIMALI
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UNA POESIA DI FULVIO BALDOINO
ESSENDO ANIMALI
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“Essendo un animale (senza coscienza dunque, senz’anima immortale), il bastone può fare il suo corso senza rimorso: da dritto altolevato fino al dorso”. Dicono. E aggiungono: “Tutto questo perché noi siamo quelli che hanno assunto con la postura eretta una linea diretta col Vero, la più corretta per dialogare da questo globulo di terra e mare col Cielo. Questo è del retto pensar retto pensiero: che solo l’uomo è il vero re del creato. E il re non è mai reo, non fa reato”.
Ma allorquando cammino per la strada di un paese straniero e lontano, e sono un po’ sperduto e molto solo, solo ritorno ad essere a mio agio se c’è un cane randagio che mi lecca la mano; un cane che una cosa soltanto cerca e vuole: stamparmi con la zampa sulla camicia bianca il suo pegno d’amore: la larga macchia di polvere e terra all’altezza del cuore.
E allora su di me il suo sconosciuto fiuto io sento, però il rifiuto mai.
Su me che sono umano, su me che ho testa a posto (che ho testa sul collo), su me che ho assunto con la postura eretta una linea diretta col Vero; la più corretta per dialogare da questo globulo di terra e mare col Cielo.
Fulvio Baldoino |