NOTE SU “UNA GALLERIA DI STAMPE”

Il titolo del libro è desunto da un’opera del pittore M. C. Escher: una litografia del 1956 intitolata, appunto, Galleria di stampe. Questo per indicare che si tratta di una raccolta di “pezzi” autonomi (articoli, saggi brevi e composizioni in versi) già pubblicati altrove, soprattutto sulla rivista online “Trucioli savonesi”. I testi sono stati raggruppati seconde tre grandi aree tematiche: Etica, Politica e Teologia (eretica). Questa suddivisione tematica non impedirà al lettore di  scorgere le interconnessioni,  – eliminabili solo per la malafede di chi confonde i propri interessi privati con quelli della comunità di appartenenza – tra  la sfera dell’etica pubblica (e quindi della politica) e quella dei comportamenti individuali, nonché la relazione che questi comportamenti hanno con la fede (o la non fede) nelle verità rivelate dalla religione, nella fattispecie di quella cristiana. L’autore non manca di prendere posizione su quasi tutte le questioni sollevate; ma non si tratta mai di posizioni dogmatiche o  non  rivedibili di fronte ad argomenti  più pesuasivi, salvo che in un caso: nel giudizio negativo e senza appello formulato nei confronti di un leader “carismatico” –  ma soprattutto  corruttore (in pubblico e in privato) –  come Silvio Berlusconi e dei suoi  cortigiani mediatici.