Un incontro per conoscere da vicino il Metodo Montessori

AIUTAMI A FARE DA SOLO
Un incontro per conoscere da vicino il Metodo Montessori
e creare nuove opportunità scolastiche

AIUTAMI A FARE DA SOLO:
un incontro per conoscere da vicino il Metodo Montessori
e creare nuove opportunità scolastiche

Questa settimana vorrei parlare di una iniziativa promossa da un gruppo di genitori di cui faccio parte.

Con questi amici ci stiamo occupando di promuovere il metodo di insegnamento Montessori sul territorio Savonese; chiunque conosce quanto meno di nome tale modalità di insegnamento, non tutti ne conoscono però i principi e le potenzialità.


Di fatto il metodo Montessori si fonda, in estrema sintesi, sul seguente assunto: i bambini sono dotati già di tutto quanto gli occorra per conoscere autonomamente l’ambiente che gli sta intorno, quindi osservando, interagendo e confrontandosi con gli altri il bambino riescono a carpire il funzionamento di quanto li circonda.

Maria Montessori, partendo da tale assunto ha costruito un metodo educativo che punta ad affiancare il bambino nella costruzione, prima, e nell’applicazione, dopo, del suo modo di conoscere il mondo.

Nei primi anni di scuola, in una sezione Montessori, si punta quindi a creare e consolidare con il bambino, attraverso il gioco, il  metodo a lui più congeniale ad affrontare la ricerca della conoscenza; negl’anni successivi tale metodo verrà poi esercitato e applicato, sotto la direzione dell’insegnante, per affrontare le diverse materie che i programmi scolastici ministeriali prevedono (e che in qualche modo rappresentano quel quantum culturale di base che ci accomuna tutti come Italiani).

In tale approccio il gioco rappresenta la modalità principe per comunicare col bambino e affiancarlo nel percorso di crescita; infatti le scuole Montessori sono dotate di specifici strumenti di gioco utili a stimolare il bambino a sperimentare determinati concetti.

Provate a immaginare un bambino di uno o due anni lasciato libero di interagire con un oggetto, poniamo un monopattino giocattolo; difficilmente la prima cosa che farà sarà di salirci sopra con una gamba e spingersi con l’altra, come si dovrebbe fare per usare tale oggetto nel modo per noi più consono, ma piuttosto lo osserverà, lo butterà a terra, farà girare le ruotine, lo trascinerà etc

In altre parole cercherà di conoscerlo giocandoci e man mano che lo conoscerà più a fondo cambierà modo di giocare con esso fino a giungere, di solito, all’uso per cui tale oggetto è stato creato.


Mio figlio messo in questa situazione in principio ribaltava il monopattino e giocava a far girare le rotteline, poi ha realizzato, anche osservando gli altri bambini che giocavano con lo stesso tipo di giocattolo, che grazie a queste rotelle il monopattino poteva muoversi, quindi ha cominciato a spingere il monopattino come fosse un carrello della spesa. Poi è passato ad usare il monopattino come strumento di trasporto chiedendo ad un adulto di spingerlo; ora sale sul monopattino e prova a spingersi da solo imitando i bambini più grandi, ecco che autonomamente è arrivato a comprendere come poter usare in modo massimamente soddisfacente un monopattino.

Il nostro apporto di genitori è stato quello di assecondare il suo modo di giocare, senza forzarlo da subito a usare il monopattino come siamo soliti vedere, ma piuttosto giocando insieme a lui nel modo che lui aveva scelto.

Il grande punto di forza del metodo Montessori è che va a stimolare nel bambino il piacere della conoscenza, rendendo lo studio un atto piacevole e appassionante; di fatto il bambino si impratichisce sempre più con tale metodo di approcciare alla conoscenza, diventando sempre più competente nell’utilizzarlo, quindi nell’applicarlo a qualsiasi contenuto o materia.

Molte persone di successo hanno frequentato scuole di questo tipo, specie tra coloro che svolgono professioni creative, ad esempio Larry Page e Sergey Brin, creatori di Google, hanno frequentato entrambi una scuola Montessori.

Per avere informazioni più complete e precise su tale metodo (che io mi sono permesso di riassumere per sommi capi) è possibile consultare il sito dell’Opera Nazionale Montessori

Come genitori abbiamo quindi deciso di far conoscere meglio il metodo nella nostra provincia, organizzando un incontro Sabato 10 Maggio, dalle 10 alle 13, presso la Sala Rossa del Comune di Savona, in cui esperti di caratura Nazionale descriveranno in cosa consiste una scuola Montessori e quali sono le potenzialità di tale metodologia di insegnamento.

I relatori saranno:

Prof. Raniero Regni, Ordinario di Pedagogia Sociale presso la Facoltà di Scienze della Formazione della LUMSA di Roma, profondo conoscitore della pedagogia Montessoriana e del metodo Montessori;

Dott.ssa Doriana Allegri, Psicopedagogista del Comune di Genova, dove sono già presenti due scuole che utilizzano il metodo Montessori;

Vanda Mazzarello, Presidente Centro Studi Montessori di Genova.

L’incontro ha ottenuto il patrocinio di:

Regione Liguria

Comune di Savona

ASL2 Savonese

Di seguito la locandina dell’evento

Stiamo inoltre lavorando alla creazione di una onlus (probabilmente la registreremo la prossima settimana) che avrà come missione la promozione del Metodo Montessori, anche attraverso l’attivazione di una classe pilota sul territorio Savonese.

Esiste infatti una convenzione tra Opera Nazionale Montessori e Ministero dell’Istruzione, che trovate a questo link, la quale sancisce la possibilità, la dove ve ne sia la richiesta da parte dei genitori, di attivare il processo di formazione di una o più sezioni Montessori; ovviamente tale processo non è automatico, occorre per prima cosa trovare un gruppo di genitori interessati, poi un Dirigente Scolastico disposto ad attivare una sezione di questo tipo in uno degli istituti da lui gestiti, quindi passare per l’iter ministeriale di approvazione.

Da parte nostra stiamo riunendo un numero sempre crescente di famiglie, in pochi giorni abbiamo trovato già almeno una decina di famiglie interessate; inoltre da alcune chiacchiere informali con dirigenti scolastici della città parrebbe emergere una certo interesse da parte loro per l’iniziativa.

Infine, bisogna tenere presente che questo iter è già stato seguito in altre città d’Italia e in molti casi si è concluso in modo positivo con l’attivazione della classe sperimentale.

Fondamentale sottolineare che la sezione Montessori non andrebbe a sostituirne una già presente, ma ad aggiungersi ad esse, creando di fatto nuovi posti di lavoro.

Quello che ci anima, mi preme dirlo, non è tanto una scarsa fiducia nella metodologia standard di insegnamento, siamo infatti ben consapevoli di come la scuola pubblica Italiana sia tra le migliori del mondo e dell’eroismo, come altro definirlo, degli insegnanti impegnati nell’offrire un buon servizio nonostante il continuo taglio alle spese per la scuola; ci anima piuttosto una certa affinità con gli assunti di base del metodo Montessori, quindi la voglia di immergere i nostri figli in tale dimensione di insegnamento.

Vi aspettiamo numerosi a partire dalle 10 di Sabato 10 Maggio in Sala Rossa

Chiunque fosse interessato all’iniziativa mi contatti alla mail

dottor.andrea.guido@gmail.com

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