Ucraina, partito nuovo tir per Kharkiv

È partito un altro tir che da tir Genova raggiungerà l’Ucraina martoriata dalla guerra, destinazione Kharkiv, sul fronte orientale; trentatré bancali di beni di prima necessità tra cibi a lunga scadenza per i più piccoli e non solo e prodotti per l’igiene personale, perché al fronte, raccontano, manca tutto. Il viaggio, così come la raccolta dei prodotti, è stata organizzata e coordinata dall’associazione Pokrova ODV insieme alla società Saif, a Costa Crociere Foundation, alla Misericordia, alla Caritas dell’Arcidiocesi di Genova e a Contrepair S.R.L.

“L’attenzione verso questa tragedia non deve calare perchè è la stessa di quando è iniziato il conflitto”, dichiara l’assessore alla Polizia Locale Sergio Gambino, “e abbiamo fatto spedizioni sia ad Odessa che a Kharkiv, città gemellate con Genova che meritano il nostro aiuto. Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato dicendo che ora saranno inviati beni di prima necessità ma a breve ci saranno spedizioni con ambulanze; questo è il tir numero 20 di cibo a lunga conservazione che parte da Genova con destinazione Ucraina”.

Parole simili da parte di Oleh Sahaydak, coordinatore di Pokrova :”Kharkiv è gemellata con Genova e questo è un aiuto importante per una città che ha bisogno di tutto; ringrazio tutti coloro che portano aiuti presso la Chiesa di Santo Stefano e la Protezione Civile dicendo che c’è sempre bisogno di cibo e prodotti per l’igiene personale”.

“Sulle nostre città ci sono bombardamenti ogni giorno e serve aiuto”, prosegue Albert Kononenko, originario proprio di Kharkiv e deputato regionale di Kharkiv, “e ringrazio tutti coloro che ci inviano cosa ci serve. Rivolgo al sindaco Bucci, all’assessore Gambino e a Costa Crociere un sincero grazie; prima del conflitto la città contava 1,4 milioni di persone mentre ora sono 400.000”.

Abbiamo donato in base a quello che la comunità ha ritenuto necessario”, sottolinea Francesco Zucchi responsabile commerciale di Saif, “perché l’idea è che questa roba arrivi anche al fronte dove manca tutto. Conoscevamo padre Vitaly, siamo stati in Polonia a marzo con sei macchine, siamo tornati con una trentina di persone e siamo rimasti in contatto; abbiamo inoltre organizzato corsi di italiano”.

“Grazie a tutti i dipendenti di Costa Crociere che hanno voluto dare il loro contributo e abbiamo fatto una raccolta interna; così siamo riusciti a comprare tre tonnellate e mezzo di beni di prima necessità che la comunità ucraina ci ha suggerito e siamo felici di essere riusciti nell’intento”, conclude Anna Giordano di Costa Crociere Foundation.

SELENA BORGNA

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