Testimoni d’oggi: Ivan Cuvato

 Testimoni d’oggi. Ivan Cuvato.
Cromatica sinderesi: il sogno americano non finisce…..
(Backstage) 

 

Testimoni d’oggi. Ivan Cuvato.
Cromatica sinderesi: il sogno americano non finisce…..
(Backstage)

 

La scorsa settimana  è comparso …Trucioli Savonesi… un pezzo dal titolo: “Testimoni d’oggi. Ivan Cuvato. Cromatica sinderesi: il sogno americano non finisce…” dedicato da Antonio Rossello al pittore Ivan Cuvato:

 

L’idea è nata alla cena tra amici ed Ivan tenutasi dopo l’inaugurazione della mostra collettiva dal titolo: “INCONTRI CON L’ARTISTA”,  organizzata dalla GALLERIA MERIGHI,  presso l’Hotel Torre  di Celle Ligure, fino al 25/05/2012.

 

Ero presente. Per gioco sono stata spinta da Rossello e da Cuvato a scrivere questa sorta di “backstage” dell’intervista da cui è scaturito il pezzo.

 

Ho accettato volentieri per cominciare ad andare oltre lo stile delle poesie con cui mi diletto di solito e perché posso finalmente scrivere di un uomo, ed artista, che sta dalla parte delle donne.

 

Mi è forse interessato pure capire se c’è differenza di risposte tra uomo e donna circa alcuni importanti aspetti della vita: se gli uomini piangono per un motivo contingente, per le donne il pianto è una forma di espressione del quotidiano.

 

Per gentile concessione ho inserito in forma integrale pensieri che Ivan ha riportato su FB ed alcune immagini.

 

Spero che sia per tutti una buona lettura e  specialmente l’opportunità per conoscere meglio l’artista.

 

c. barux

“… prendo appunti estemporaneamente su alcuni fogli volanti osservando curiosa chi mi è innanzi …….”

1.  Maggio uggioso e capriccioso

 

Un pomeriggio di uno dei sabati del mese di maggio, dove il sole fa i capricci e si nasconde dietro qualche nuvola, che ci minaccia con alcune grasse grosse gocciolone di pioggia ma che ….a dir,  di lì a poco, lascia spazio nel cielo a un nuovo caldo, tiepido sole che da primaverile si affaccia verso una nuova estate….

 

Accompagnata da un piacevole signore, l’Ing  A. Rossello …… lungo la passeggiata sul mare che da Albisola porta a Celle Ligure, fino alla mostra d’arte “Galleria d’Arte Merighi –  Incontri con l’artista”, presso l’Hotel Torre, appena dopo la galleria, con un caro invito speciale, d’un artista che si definisce “il colore sono io”:  Ivan Cuvato …

 

La serata finisce in  allegra, intrigante e interessante compagnia, riuniti a cena presso un locale del luogo, dove come d’abitudine, stuzzichiamo l’artista a “raccontarsi”…… …..

 

 

2.  Il primo viaggio e  le prime avventure …

 

Un tatuaggio che intravedo sotto la manica di una camicia: l’interesse femminile mi fa chiedere cosa rappresenta all’ artista, ….il quale così si racconta:

 

“….me lo fece uno dei miei migliori amici, al tempo in cui giovani figli dei fiori, ci tatuammo a vicenda, ancora con inchiostro e ago!!…….”.

 

Da quel tatoo il racconto d’un viaggio, l’artista fa un ” go back nel tempo che fu….”, attraverso indicazioni, solo sfumate e frammentarie:

 

“ Woodstock: 3 days of peace & music, 15/18 agosto 1969.  Il più grande raduno musicale della musica rock. Diventerà famoso in tutto il mondo, la cultura hippie trova la sua massima espressione….. non si svolge a Woodstock, a nord di New York, ma si svolge a circa 80 km di distanza, a White Lake, presso Bethel …. un milione di persone in movimento, una folla per le strade…solo la metà arriverà al concerto! Al di la di sesso droga e rock’n’roll,  vi è lo scoprirsi parte di una schiera sconfinata di persone con gli stessi problemi e gli stessi sogni!”

Ivan Cuvato – La strega nera.”

Torniamo  quindi al viaggio e al raccontarsi :

 

” …………………..non so nemmeno io come ci siamo arrivati, avevamo circa 16 anni, minorenni e all’insaputa dei nostri genitori…..siamo partiti in 4 e siamo arrivati,dopo dieci, forse anche 15 giorni di viaggio, senza quasi sapere dove e come avremmo continuato il viaggio, solo una meta: il raduno di Woodstock!…………non so nemmeno io come abbiamo passato i confini, mezzi di trasporto che avevano il sapore del clandestino, imbarcati, nascondendoci dentro la nave, minorenni….piccoli delinquenti, autostop e quant’altro….però ci siamo arrivati…..non so nemmeno io come!!!!! … ed infine … mesi di clandestinità, viaggio lungo e alla deriva, si mangiava e si dormiva qua e la!

 

Ancora l’artista tra una pietanza e l’altra si racconta a spezzoni di vita:

 

“……………………di ritorno la polizia ci ha trovati e presi di brutto, (ci siamo lasciati prendere!!!!) e ci hanno rispedito in Italia….. era quello che volevamo!!!! essere rimpatriati! Il mio amico, quello del tatuaggio, mi fa piacere ricordare, si chiamava Manolo ed è mancato un anno fa….. “

 

“…………..ho avuto una bella vita io, avventurosa…………. da  artista,… il colore sono io ..”

 

 

La verità è che siamo tutti pellegrini, in cerca di risposta alla nostra inquietudine”.

(Padre Caesar Atuire  da “Il viaggio della vita – Il pellegrinaggio”) 

 

 

“Ho anche prestato servizio militare come “il prescelto” nei parà ma solo alla nascita della mia prima figlia, sono riuscito a fare anche 2/3 lanci, sono stato congedato per paternità dopo nemmeno un anno ….. Altre storie d’amore e la nascita di altri figli….. ….”

 

Un artista, un uomo, semplice …profondamente semplice, molto espressivo, sia nel linguaggio verbale che in quello non verbale….sono ancora incantata dai suoi racconti ……che svelano parte di una personalità che, solo con gli occhi, non si può vedere:

 

“Giovanissimo ho lavorato in uno stabilimento come capo reparto, poi come carrozziere …”

 

Ma nel suo temperamento l’artista di strada…… la vita del colore dentro di lui da sempre:

 

“Ancora bambino ho preso parte e ho vinto il concorso coop delle elementari, primo su 12.000 ragazzini!”.

 

Lavoro e arte, disegno e pittura, fino ai giorni nostri dove possiamo vedere nelle sue opere….l’artista costruito nell’affascinante mondo dei frattali….. (come da ricerca e studio dell’Ing. Rossello, suo carissimo amico) “

 

 

3. L’amore per Ivan Cuvato: “Io ti porterò nella mia favola … “ 

 

Prosegue intensamente:

 

“Vedi, questo non è un amore normale, ma è quasi impossibile! può succedere di amare 1/2 volte, o mai, nella vita, perché un amore impossibile non è un amore semplice. Sono quegli amori strani o che assolutamente non possono capitare che: se muore lei muori tu …….o viceversa……..”

 

Questo è il significato di amore per  Ivan Cuvato …..

 

COSE’ L’AMORE?, QUANDO SI AMANO..O QUANTO SI AMANO ,SI’, SI’, QUELLO E AMORE SEMPLICE, AMORE NOIOSO, AMORE ABITUALE, GIORNALIERO, ADDIRITTURA FASTIDIOSO,  PERO’ VERSO GLI OCCHI ALTRUI SEMBRANO CHE SI AMANO E COME SI AMANO…BE IO NON CI STO XCHE’, L AMORE E’ COME L ARTE ….. L AMORE IMPOSSIBILE MA QUANDO ARRIVA BISOGNA SAPERLO COGLIERE SENNO’…………QUESTO VALE X TUTTI ..L AMORE IMPOSSIBILE, RARO MA ESISTENTE A VOLTE TI SPAVENTA , DA EMOZIONI SCOMPIGLI , INCERTEZZE, INSICUREZZE E COSI’ VIA MA TUTTO CIO’ E’ LA VITA CIOE’ RITORNI A VIVERE……” ( Frase originale di Ivan Cuvato tratta da Facebook) 

 

 

………..E cosa prende di dessert l’artista? :

 

“……….. Profiterol, grazie!”

 

L’amore per Ivan Cuvato è l’amore platonico, come ci suggerisce l’Ing. Rossello? Non inteso semplicemente come amore ma come idea dell’amore (Platone)**

 

** Platone ricorre a un celebre mito, Eros, dio greco dell’amore, come l’unione tra due amanti non sul piano puramente fisico, ma anche su quello interiore, spirituale da cui deriva appunto l’amore platonico…….

Il silenzio

4. Picasso

 

La serata si fa ancora più interessante, è diventata un girotondo di emozioni e ricordi, che ci fanno interrogano sul passato di un artista di quest’epoca, conosciuto oggi ad Albisola e dintorni di o forse non ancora conosciuto per niente…

 

E’ così che l’Ing. Rossello stuzzica l’artista in questo gioco di intervista tra giornalista ( A. Rossello) e intervistato (I. Cuvato) ……

 

Il giornalista:

 

“raccontaci di come hai conosciuto Picasso”  …. e l’intervistato così ci risponde:

 

” … Erano gli anni 70 in Francia**, ci siamo ritrovati in una via,  ma non sapevo affatto fosse lui…. Picasso aveva lì il suo studio, ho visto in esposizione delle ceramiche e incuriosito sono entrato e abbiamo parlato! Sono passati tanti anni e non ricordo molto i particolari ma ricordo bene cosa mi disse:

 

 “Ricordati che un’opera se non è aggressiva e accattivante, non può essere arte! “ (Picasso)

col tempo un vero artista non deve dipingere con gli occhi! “(Picasso)

 

…………. ed è da quel momento che ho cominciato a dipingere solo con quello che sento dentro!”

 

 

**cenni storici: Picasso nasce in Spagna a Malaga nel 1881, per morire nell’aprile del 1973 a Mougins,  in Provenza all’età di 91 anni.

 

 

5. I Fratelli dei Negri 

 

Siamo al caffè. Ivan continua:

 

“Nella vita ho sempre inseguito l’arte, non solo nella pittura. Io ed i miei amici cantavamo ………… Un divertimento che a più riprese è durato fino alla metà degli anni ’70. ”

ERAVAMO I FRATELLI DEI NEGRI

“IL MIO GRUPPO …. ERAVAMO I FRATELLI DEI NEGRI. TONY. NICO. IVAN. GIAN .. MAMMA CHE TEMPI VI RICORDATE QUANDO SUONAVAMO MONIA DI PETER HOLM A NOI PIACEVA + IN FRANCESE .. VERAMENTE BELLA.” ( Frase originale di Ivan Cuvato tratta da Facebook)

Era il 1969 ed era in voga nelle classifiche mondiali “Monia” (*) , Ivan ed i suoi “Fratelli dei Negri” ebbero un certo successo nei locali della nostra zona esibendosi al canto della ripubblicazione in lingua francese di questa canzone del cantante svedese Peter Holm: 

http://www.youtube.com/watch?v=D6AB9jBqz4w

(*) Una curiosità il nome “Monia” deriva dall’arabo “oumnia” e significa “voto”, “speranza”, “buon auspicio”; nell’etimologia popolare lo si avvicina al nome Monica e ai suoi significati: “monaca, solitaria” . Il nome si è diffuso in Italia soprattutto nel periodo tra la fine degli anni 1960 e l’inizio degli anni 1970 a seguito del successo dell’omonima canzone. 

6. Fine 

…………………………………………………….. e, dopo quest’ultimo racconto, ci guardiamo negli occhi e decidiamo di non proseguire oltre con i fatti di una vita vissuta intensamente, ci è sembrato sufficiente per poter raccontare una storia che ha tutto il sapore di cos’è un artista di strada, che vive d’arte, … scusate!!! ……. che vive per l’arte! ……………. Ivan Cuvato.

 

………………… Non credo alle mie orecchie, tanto che per non dimenticare nulla, ho preso appunti per poi rielaborarli una volta fuori da questo vortice d’emozioni …….che mi ha fatto scrivere oggi: un artista d’arte contemporanea nei nostri tempi, conosciuto o forse che non conosciamo per niente !?

 

 

Questa bella giornata, ricca esperienza, finisce con una passeggiata al chiaror della luna dove l’artista ci racconta la storia segreta del Principe degli Gnomi …….  e di una principessa……. “ti porterò nella favola mia” ………

Io, Antonio ed Ivan

 

IL DUBBIO …………………………………………………………………………………….se io ho lasciato i migliori posti di lavoro è perchè non ho avuto il dubbio, se ho rifiutato di essere ricco e perchè non ho avuto il dubbio se diventassi ricco ridiventerei povero perchè non ho il dubbio…il mio cuore tende ad aver l’ amore verso il prossimo e non ho il dubbio .. se mi sono sposato, ho procreato figli, mi sono separato, risposato, riseparato, convissuto, rifatto figli , sbagliato? giusto? è perchè non ho mai avuto il dubbio … il dubbio, dubbio con la doppia B .  si ti presenta imponente, sì ti vuol far paura, sì paura, incertezza, tristezza, non sicurezza e così via .. ma dimmi Follia sto cazzo di dubbio esiste? si ma con i folli no, Ivan .. il dubbio è lei.. lei? si lei te lo dico piano così Vita non sente capito Ivan? o cazzo .. siiii .. grazie Follia………………………………… IL PRINCIPE DEGLI GNOMI” ( Frase originale di Ivan Cuvato tratta da Facebook)

 

Se mai qualcuno ne scriverà …. Sarà per un’altra volta.

 

“Coelum non animum mutant qui trans mare currunt”  

 

(“non mutano il loro animo, ma solo il cielo (sopra la loro testa) coloro che attraversano il mare”)  

 

(Quinto Orazio Flacco Epistulae I, 11 v.27)  

 

FINE

 

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