Sui sentieri della nostra storia

Da A’ CIVETTA Periodico di Celle Ligure
SUI SENTIERI DELLA NOSTRA STORIA

 

SUI SENTIERI DELLA NOSTRA STORIA

Da un incontro nell’Aula consiliare del Comune di Celle Ligure con la storia

Il reduce di Russia Martino Farinetti di Orsara Bormida classe 1921 ha realizzato un incontro che sognava da anni e che finalmente, con la collaborazione dei Gruppi Alpini di Acqui Terme e Celle, ha potuto avverarsi.

 


 

La storia di guerra dell’alpino Farinetti inizia a gennaio del 1941 quando chiamato alle armi viene assegnato al Battaglione Pieve di Teco, il famoso “Battaglione Anciùa” (Battaglione Acciuga) perché formato in maggioranza da alpini provenienti dalla Liguria, terra di mare.

Dopo i primi giorni di addestramento gli viene proposto di fare da attendente al Cappellano del Battaglione, Don Giuseppe Vallarino (Padre Eugenio) di Celle Ligure.

Con lui l’alpino Farinetti partirà per la triste l’avventura nella steppa russa fino al fiume Don.

Il giorno 17 gennaio 1943 il Battaglione riceve l’ordine di ripiegare e abbandonati i rifugi, raggiungere il paese di Topilo per la prima sosta. Il nostro Alpino riceve l’incarico di distribuire cognac per proteggersi un pò dal gelo e egli stesso, fino ad allora astemio, ne approfitta.

Il mattino dopo, alla partenza, a causa del cognac le gambe non lo reggono, per cui fa presente a Don Vallarino la sua situazione.

Il Cappellano lo consiglia di attendere qualche ora e poi riprendere la ritirata con altro reparto, mentre il Pieve di Teco riparte per la sua  meta.  L’Alpino Farinetti nel suo racconto dichiara che la ‘sbronza’ gli ha salvato la vita, in quanto se fosse partito con il suo Battaglione sarebbe finito in mano ai Russi a Waluiki: sorte che purtroppo toccò a Don Giuseppe Vallarino il quale, assieme ai resti del Pieve di Teco, venne rinchiuso in un campo di prigionia ove morì prodigandosi ad assistere spiritualmente e materialmente i propri compagni di sventura guadagnandosi la Medaglia d’Argento al Valore Militare.

Il Gruppo Alpini Celle è dedicato al “Tenente Giuseppe Vallarino M.A.V.M.”

L’alpino Martino Farinetti riuscì a rientrare dalla Russia in Germania, e dopo l’8 settembre 1943 venne internato in campi di concentramento. In seguito, liberato dai Russi, potè ritornare in Italia nella sua Orsara Bormida.

 


 

Al compimento dei suoi 98 anni gli Alpini della sezione di Aqui Terme lo hanno festeggiato, e nell’occasione egli ha espresso il desiderio di poter incontrare i parenti del Tenente Vallarino residenti nel Comune di Celle Ligure, paese di origine del Cappellano del “Pieve di Teco“.

L’Alpino  Guido  Galliano, dell’ Acqui Terme, appassionato di storia,  si è attivato  presso  il Gruppo di Celle Ligure per soddisfare il desiderio di Martino prendendo contatti con il Capogruppo Vallarino Lorenzo e, grazie all’interessamento del Sindaco Caterina Mordeglia, nella Sala Consigliare  del  Comune di Celle Ligure, il reduce Farinetti ha potuto abbracciare  gli attuali parenti di Don Vallarino, Giuliana, Graziella e Giovanni Vallarino, e Giacomo Mordeglia e la pronipote Stefania, con essi scambiando parole di sincero affetto nei confronti del suo Cappellano che ritiene gli abbia salvato la vita. Breve e toccante cerimonia nella quale gli è stata consegnata una cornice con la fotografia del Cappellano Vallarino in cui è riportata la “Motivazione della Concessione di Medaglia d’Argento al Valor Militare: foto di rito con i parenti e gli Alpini di Celle e rinfresco ai presenti offerto dal Gruppo Alpini Cellese.

Ha colpito la lucidità con cui l’Alpino Farinetti novantottenne, ha descritto i fatti accaduti 76 anni fa, che ci hanno presentato ancora una volta le drammatiche vicende vissute dai giovani di allora, il cui ricordo e sacrificio deve essere per noi eredi uno stimolo per non dimenticare.

“Viva gli Alpini”

Anadio Peppino, Gruppo Alpini Celle  

  

  A Civetta

   A Civetta – Periodico di critica, cultura e informazione

E’ in edicola il NUMERO 36

 

 

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