SUFI: Confraternita mistica verso la “via del cuore”

SUFI: CONFRATERNITA MISTICA VERSO LA “VIA DEL CUORE”

SUFI:

CONFRATERNITA MISTICA VERSO LA “VIA DEL CUORE”

Tutto quanto concerne l’Anima si
svela spontaneamente ed ogni
sforzo razionale non fa che allontanarla.
Questo perche’ la sua natura
non e’ fenomenica. Si coglie
col cuore come una poesia, come
un’opera d’arte. Si sente, si ama
ma nessun concetto, come ombra
fugace, e’ ad essa adeguato”. 

Così recitava il grande teorico Sufi Jalāl ad-Dīn Muḥammad Rūmī – detto Mevlānā – nelle sue “Poesie mistiche” nella lontana Persia dell’XI secolo.

Rūmī è conosciuto in occidente soprattutto per aver fondato la confraternita mistica dei dervisci rotanti (i Mevlevi) i cui riti coreutici e musicali, atti a raggiungere stati meditativi profondi, hanno affascinato – e affascinano tutt’oggi – centinaia di persone. 

Anche il contemporaneo cantautore Franco Battiato spesso cita la saggezza di questi mistici, il cui nome ha una triplice etimologia: “suffa” cioè “veranda”, perchè i discepoli erano soliti ascoltare il loro maestro sotto ad un patio; “suf” ovvero lana, per ricordare l’abito che indossavano errando nel deserto; ed infine “safa” che significa purezza.

Le pratiche Sufi vengono tramandate dal maestro, lo Sheikh, ai suoi discepoli tramite una lunga disciplina spirituale e mentale che apre la via verso Dio: il suo compito è quello di condurre il suo seguace attraverso un viaggio che va dritto al centro del cuore. Pertanto il sufismo è uno stile di vita da applicare nel quotidiano, anelando a Dio che si trova all’interno di ogni essere vivente. Fine ultimo è l’autorealizzazione: una strada lunga ed in salita, della quale si conosce il “Via” ma non l'”Arrivo”. Determinazione, disciplina, devozione: ciò che l’uomo necessita per arrivare alla meta, all’unione con il divino ed il creato. Il lavoro richiesto al discepolo è duro ed intenso: Dio alberga nel cuore, e questo – per poter essere abitato – deve essere puro. E’ questa la “Via Sufi, la via del cuore”. 


Le pratiche di questo misticismo islamico bene si adattano anche alla contemporaneità: il derviscio deve rispettare le tradizioni ma, allo stesso tempo, utilizzare la pratica alla realtà, al mondo che ci circonda che è come una palestra che ci mette sempre alla prova. Essere sufi non è solo un modo di credere, bensì un modo di essere. 

Le tecniche che vengono utilizzate nella via Sufi sono principalmente tre: lo dhikr (il salmodiare i nomi divini per permettere al cuore e alla mente di aprirsi), la preghiera ed il sohbet (il metodo di insegnamento maestro-discepolo).

Molti maestri Sufi girano il mondo per diffondere la “Via”: ognuno porta con se la propria esperienza, saggezza e conoscenza. Scopo è aprire il cuore – e la mente – a quanti sono pronti a farlo seguendo i loro insegnamenti attraverso intensi incontri.

Savona, per la prima volta, apre le porte ad un seminario esperienziale condotto dallo Sheikh Burhanuddin, dell’ordine Naqshabandi (uno dei 39 ordini sufi – detti Tariqa – che prende il nome dal suo fondatore ed è l’unico a vantare una discendenza da Abu Bakr as-Siddiq, il Vicario del Profeta, citato nel Sacro Corano). La sua profonda spiritualità, unita al suo grande cuore e al suo innato senso dell’umorismo, trasporta i partecipanti aldilà dei veli dell’illusione, in una zona in cui è possibile – finalmente – riconoscere se stessi, senza sovrastrutture mentali che frenano ed inibiscono. Quella che si realizza attraverso i suoi insegnamenti è una esperienza autentica (indipendente dal credo religioso), uno stato di ascolto ricettivo in cui si abbattono i muri dell’ego. 

Per citare una frase del maestro “Lascia cadere i veli dell’ego e vedrai che l‘Amore ti verrà incontro, ti accoglierà. Lascia perdere la tua storia personale. Inventati nuovo, ogni momento”.

L’esperienza che i partecipanti provano è intensa ma non termina alla fine dell’incontro: chi è in grado di cogliere questa apertura verso l’amore, verso il cuore, può perseguire questa ricerca e porla come scopo e senso della propria vita.

Il seminario, organizzato dall’Associazione Karmaleonte asd, sarà presentato alla libreria Ubik venerdì 11 aprile alle ore 21, e si svolgerà sabato 12 e domenica 13 in via Saredo 97r (dalle 1030 alle 1830).

Al seguente link troverete tutte le informazioni più dettagliatamente www.karmaleonteasd.it

 

 Marta Picone

 

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