Sua Santità Dalai Lama

Quando parlano i fatti …

Quando parlano i fatti …

«Questo è il momento di lavorare duramente, cercando di non pensare alle cose perdute con il terremoto», […] «la perdita di una persona a causa di queste calamità fa parte della vita. Ma per le persone morte sapere che siamo preoccupati e tristi per loro rende tristi loro stesse. Invece, se noi riusciamo ad avere una reazione, loro sono più felici. Anch’io mi sentivo del tutto svuotato dopo la morte dei miei due tutori. Ma poi ho capito che la cosa migliore era cercare di realizzare le loro stesse aspirazioni».

[…]  «non è giusto venire a mani vuote in un posto colpito da questo disastro. Per questo motivo donerò altri  50mila dollari a queste popolazioni».

[…] «Dovete essere determinati, solo questo vi aiuterà a costruire una nuova casa e a tornare a guardare al futuro. Ho visto case e industrie distrutte arrivando qui. È un disastro. Ho pregato per voi da quando ho saputo del terremoto e mi trovavo a Udine. Appena ho avuto l’occasione sono venuto qui. Vedendo questa distruzione ho provato profondo dispiacere. In passato ho visitato altri posti dove ci sono stati disastri naturali e ho sempre convinto le persone a pensare al futuro». […]  «Preferisco non dare difficoltà alle istituzioni, per me non è un problema»

[ …] «Giro per il mondo  per dialogare con la gente e per divulgare gli ideali della pace».

Ho solo riportato le affermazioni del Dalai Lama senza neppure inserirle nel contesto, d’altra parte Il Secolo XIX del 24 giugno, dedica due servizi di cui uno video a “Sua Santità”.

Per chi fosse interessato il link è: http://www.ilsecoloxix.it/p/italia/2012/06/24/APCMTCnC-anche_emilia_dalai.shtml#axzz1y3WQBesP 

Confesso che questo appellativo di “Santità” mi infastidirebbe, se fossi al suo posto. Un Buddista è interessato all’essere e non al mettersi in evidenza. Penso che la negata cittadinanza onoraria di Milano non la abbia minimamente toccata. Cos’è una “cittadinanza onoraria”? E’ una forma di riconoscimento? Per cosa? Per essere una persona che viaggia una vita per perseguire un proprio obiettivo interiore? La dottrina non produce fatti, l’uomo si. Qualcuno malignerà sugli (ulteriori) 50 mila dollari. Lei non risponderà nulla. Io osservo che, nel suo caso,  non è dare a Pietro ciò che è di Paolo.

Mi dispiace una sola cosa di lei: sono allergico alle guide spirituali e temporali. Vorrei anch’io un Tibet libero, ma senza il suo potere temporale. In questo caso la chiamerei senza esitazione alcuna: Santità.

 

Salvatore Ganci


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