“Squillo” il gioco da tavola che fa scandalo

“Squillo” il gioco da tavola
che fa scandalo

 “Squillo” il gioco da tavola che fa scandalo 

 Sta suscitando scandalo il gioco da tavolo “squillo”, destinato agli adulti.

In “Squillo” ogni giocatore ricopre il ruolo di sfruttatore di prostitute e deve gestire le sue ragazze, divise tra escort, battone di strada e giovani promesse, ognuna ha le proprie particolarità, una parcella e un ricavato finale (se la resa non è buona si possono vendere i suoi organi).

Lo scopo del gioco, simile al monopoli, è di sconfiggere il pappone avversario manovrando le proprie squillo con i limiti e le abilità dettate dalla scheda. Il gioco è composto da 99 carte e comprende anche situazioni e imprevisti che danno la possibilità di accumulare punti


Qualcuno parla di ironia, ma molte associazioni hanno chiesto il ritiro dal mercato del gioco.

Naturalmente il primo a scandalizzarsi è stato Carlo Giovanardi, il “moralizzatore” di questo paese che ha accusato l’inventore del gioco di induzione allo sfruttamento della prostituzione, incitazione all’omicidio, al traffico d’organi e allo spaccio di stupefacenti.

Oggi a prendere il posto di Carlo Giovanardi c’è Maria Elena Boschi, da poco approdata in Italia Viva, che si augura che il gioco venga ritirato subito e si interrompa questa vergogna.

C’è stata addirittura un’interrogazione parlamentare richiesta da donne della politica di tutte le aree affinché il gioco sia ritirato dal commercio e cessino i numerosi spot online. 

Ma “Squillo”, ideato dal cantante Immanuel Castonon solo è ancora in vendita, ma è diventato un successo, una specie di cult.

Le 1.600 copie di prevendita sono state subito esaurite, acquistate, sembra, soprattutto da giovani universitari e anche da tantissime donne

T.S.

 
Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.