Scuola:Classifica degli istituti savonesi

 Report 2010 dell’Iris: ‘fotografa’ gli ex studenti
Classifica e sorprese tra gli istituti savonesi
Ecco uno studio dell’Università di Genova
Il rapporto tra i risultati ottenuti e quelli potenziali massimi

Report 2010 dell’Iris: ‘fotografa’ gli ex studenti
Classifica e sorprese tra gli istituti savonesi
Ecco uno studio dell’Università di Genova
Il rapporto tra i risultati ottenuti e quelli potenziali massimi

Savona –Per le scuole italiane la vita è dura, e questa non è una novità. Ma, in tempi in cui a furia di  contendersi i nuovi studenti i dirigenti scolastici finiscono perfino per litigare (vedi la recente polemica tra il patron del liceo Chiabrera-Martini Alfonso Gargano e quella del liceo “Della Rovere” Graziella Rosso … Il Secolo XIX del 5 novembre 2011 …forse è meglio restare con i piedi per terra e affidarsi ai numeri.

 Un indicatore prezioso arriva da IRIS, l’ “Indicatore di Rendimento Interfacoltà Studenti” elaborato dalla Commissione Orientamento e dall’omonimo Servizio dell’Università di Genova e giunto all’edizione 2010. Il perché è semplice: l’indicatore misura il rapporto tra i risultati effettivamente ottenuti e i risultati potenziali massimi degli studenti iscritti al primo anno dell’ateneo genovese e rileva, quindi, il “grado di successo” degli universitari appena diplomati dai diversi istituti.

Il dato, quindi, fornisce una visione oggettiva della qualità dell’insegnamento delle scuole superiori e dà indicazioni per la scelta dell’istituto: chi manderebbe il proprio figlio ad una scuola sapendo che la stessa non fornisce una preparazione sufficiente per iniziare degnamente l’università?

Anche se non sempre è vero che “da scuola migliore studente migliore”, il report dell’ateneo genovese delinea inevitabilmente una classifica per i vari istituti, che fotografa il successo o meno dei loro ex studenti.

I dati si riferiscono agli studenti immatricolati nel 2008-09 (tra non molto ci sarà l’aggiornamento) e, quindi, vanno presi con le dovute cautele, ma le indicazioni sono comunque interessanti. Le esponiamo premettendo di aver considerato il “Della Rovere” tra i licei, come del resto la scuola di Monturbano si è sempre considerata, anche prima del recente riconoscimento giuridico. Va inoltre ricordato che l’indice riguardante le facoltà è stato calcolato solo per le scuole con un numero di studenti iscritti pari o superiore a 4 e che abbiamo preso in considerazione solo gli istituti sempre presenti nei 5 report considerati.

A giudicare da IRIS, sembra che la preparazione migliore sia complessivamente assicurata dalle scuole lontane dal capoluogo di provincia, con l’eccezione del liceo scientifico “Grassi” di Savona.

Non è del tutto automatico, invece, che i licei  forniscano una preparazione più orientata all’università di quanto non facciano gli altri istituti: se in testa alla graduatoria del 2010 si trovano tre plessi liceali, la qualità della preparazione dei diplomati dell’ex “Patetta” di Cairo Montenotte  supera, infatti, quella del “Chiabrera”, per non parlare del “Della Rovere”,  ultimo tra i licei.

In media, però, i rendimenti degli ex liceali sopravvanzano complessivamente quelli degli allievi provenienti dagli altri istituti, con la sola eccezione dell’istituto di Cairo che sorpassa il savonese “Della Rovere”. Il “Calasanzio” di Carcare ha la miglior regolarità di successo: la media delle 5 rilevazioni finora effettuate è superiore al 45 per cento: solo il liceo “Chiabrera” può dire altrettanto.

Se si guarda alle singole facoltà, a Economia hanno buoni risultati gli ex-studenti del Calasanzio, e quelli di due scuole commerciali quali il Boselli e l’ex Patetta; a giurisprudenza il tasso di rendimento è oltre il 50% solo per il “Giordano Bruno” di Albenga. Gli ex-studenti del liceo Chiabrera si segnalano nella facoltà di lingue e letterature staniere, dove staccano di tredici punti percentuali gli allievi del “Della Rovere”, scuola in polemica con lo storico istituto savonese proprio su questo tema. La scuola di Monturbano, secondo l’IRIS, si segnala solo nelle facoltà di Scienze Politiche e di Farmacia, dove peraltro il grado di successo universitario è basso per tutti gli istituti considerati.

 

Alla facoltà di lettere e filosofia i diplomati del liceo scientifico  “Grassi” hanno performance eccezionali e staccano il classico “Chiabrera e, ancor più nettamente, il “Della Rovere”. Medicina sembra particolarmente indicata per gli ex allievi del “Calasanzio”, dell’Itis “Ferraris” e del “Grassi”. Anche alla facoltà di Scienze della Formazione gli ex allievi del classico e dello scientifico savonesi superano ampiamente quelli del liceo “Della Rovere”, scuola che sembrerebbe di elezione per tale tipo di specializzazione.

Com’era lecito attendersi, alla facoltà d’ingegneria ottengono risultati migliori gli allievi provenienti dai licei ad indirizzo scientifico (ma anche il classico mantiene le posizioni) e dal “Falcone” di Loano. Matematica è terreno di elezione per i diplomati del “Calasanzio”, che ottengono una performance eccezionale raggiungendo l’85% del massimo potenziale ottenibile nell’anno scolastico; nella stessa facoltà l’Itis “Ferraris” supera il “Grassi” e doppia gli altri licei.

Ogni lettore potrà valutare da solo i risultati del Report 2010 Iris, da cui abbiamo tratto i dati e a cui rimandiamo per un’analisi completa. Ma, al momento delle decisioni relative al dimensionamento tra gli istituti nel valutare il grado di efficienza delle scuole, la logica vorrebbe che, al posto di parametri francamente impropri, tra i criteri venissero utilizzati principalmente dati come questi, che hanno il merito di essere oggettivi e che non possono prestarsi, neppure involontariamente, a distorsioni localistiche o politiche.

Massimo Macciò

13 novembre 2011

 

 

 

 
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