Savona, proteste contro le chiusure dei locali

Savona, proteste contro le chiusure
dei locali imposte dal Governo

Savona, proteste contro le chiusure dei locali imposte dal Governo

 Si è tenuta, in Piazza Mameli a Savona, una protesta dei ristoratori e dei baristi contro le chiusure alle 18 imposte dal Governo per contenere il contagio da Covid-19.

“Attività come ristoranti e palestre vengono considerate superflue”, dichiara uno degli organizzatori, “ma ogni gestore ha sacrificato la sua vita dietro all’attività per garantire un futuro ai propri figli senza dimenticare i dipendenti che sono in attesa della cassa integrazione. Tutti i settori si sono adeguati alle norme di sanificazione riducendo i tavoli ma per il Governo non è stato sufficiente e tutti noi non ci stiamo perchè abbiamo responsabilità verso le nostre famiglie e i nostri dipendenti. Ci è stato tolto il diritto al lavoro, principio fondamentale della nostra Costituzione, e lavoriamo riducendo i coperti, investiamo nell’igienizzazione e rispettiamo i protocolli ma in questi mesi il Governo non ha fatto nulla”.

 


 

Parole simili da parte di un commerciante coinvolto:”Sono qui per manifestare poichè il mio locale lavora prevalentemente di sera e questa è una chiusura non pagata. Il Governo ha avuto sette mesi di tempo per intervenire ma la sanità è stata depotenziata, le scuole sono al collasso, le corse dei bus sono state ridotte ma il problema sono i bar e i ristoranti; il Governo ha stanziato 6,3 miliardi di euro per la Fiat che ha sede in Olanda e a noi vengono riconosciuti solo pochi spiccioli. In questi mesi si è discusso di banchi a rotelle e di monopattini mentre noi abbiamo problemi seri”.

 


 

Se il sindaco di Pontinvrea può tenere aperti i locali del suo comune fino alle 23 non vedo perchè anche Savona e Albissola non possono seguire questo esempio e molti più sindaci dovrebbero fare come lui; io terrò aperto il mio locale per protesta e se saremo tanti nessuno potrà farci nulla poichè questa è una protesta civile”, conclude il titolare della “Pizzeria Da Diego”.

 

   SELENA BORGNA 

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