Sanremo

Una delibera racconta come si è arrivati all’emergenza quasi napoletana
Sanremo, il monopolio del solito “benefattore” dura dal 1975
Perché non recupero, non riciclo, non riutilizzo i rifiuti
Solo il 20 % di differenziata. Parlano Faraldi, Cassini, Leuzzi, Gorlero.
 Il sindaco a Vedelago

Una delibera di novembre racconta come si è arrivati all’emergenza quasi napoletana
Sanremo, il monopolio del solito “benefattore” dura dal 1975
Perché non recupero, non riciclo, non riutilizzo i rifiuti
Solo il 20 % di differenziata. Parlano Faraldi, Cassini, Leuzzi, Gorlero. Il sindaco a Vedelago
 

Sanremo – Con delibera n. 78 del 4 novembre 2010 il Consiglio comunale ha deliberato, all’unanimità, l’ Ordine del Giorno in merito alla questione dei rifiuti e del loro smaltimento, presentato nella seduta consiliare del 19.10.2010, dai Consiglieri Gorlero, Infante, Prevosto, Faraldi, riformulato dalla Conferenza dei Capigruppo, in corso di seduta.

E’ il grande problema che interessa tutti i Comuni italiani!

Il Comune di Sanremo (e non solo) è uno dei primi comuni della provincia di Imperia che ha inteso dare un preciso parere e indirizzo sulle problematiche della raccolta rifiuti, impegnando il Sindaco con quanto concordato e approvato nell’Ordine del Giorno.

Nella discussione iniziale sugli emendamenti presentati da diversi Consiglieri, interessanti sono state alcune dichiarazioni che, in breve, riportiamo:

Consigliere Faraldi: l’Assessore all’Ambiente, l’attuale Vice Presidente, doveva occuparsi di queste cose. Oggi è ancora lì che fa politica e che deve spiegare ai cittadini della Provincia di Imperia i ritardi accumulati in questi anni che hanno provocato sensibili aumenti e costi soprattutto dello smaltimento. […] siamo disponibili a discutere anche su come arrivare a discaricare il meno possibile, anzi, a chiudere anche le discariche, non certo con gli inceneritori, ma l’obiettivo è quello di affrontare i prossimi sei mesi e per fare questo bisogna adottare un piano dei rifiuti che sia risolutivo e che individui il sito pubblico, perché se non individuiamo quello è inutile che possiamo pensare che la Regione ci conceda di continuare a discaricare in una discarica pubblica senza nessuna previsione neanche di piano.”

Consigliere Cassini; “è necessario che questo passo si trasformi in una linea di coerenza e in un’occasione per dare una sterzata netta a decenni di ritardi, di mancata programmazione e di conseguenti monopoli. Queste definizioni non sono frasi fatte. Pensate che questa situazione di smaltimento e di conferimento in discarica – dalla solita sempiterna discarica del solito proprietario – è un sistema che dura dal 1975, quindi non parliamo dell’altro ieri e non parliamo neanche dell’emergenza, parliamo di storia. […]

[…] ritengo che i capisaldi di un sistema moderno, aggiornato, efficace e utile di raccolta e di smaltimento dei rifiuti sia il concetto che parte dalla riduzione del rifiuto passando attraverso il recupero, il riciclo ed il riutilizzo del rifiuto stesso. [… ] La raccolta differenziata deve essere l’obiettivo primario, raggiungendo ovviamente le più alte percentuali di raccolta differenziata;[…] L’eccellenza dell’impianto di Vedelago, centro riciclo, che arriva a trattare il 95% dei rifiuti, ed è in Italia! Io spero che il Sindaco Zoccarato questa sera sia assente giustificato perché è a Vedelago in quanto l’aveva promesso pubblicamente ed io confido nel fatto che sia a Vedelago in questo stesso momento e quindi nella giornata di oggi, in qualche modo, abbia potuto assumere quell’informazione necessaria e doverosa per un amministratore e che aveva promesso di voler fare e quindi crearsi un bagaglio di competenze necessario prima di parlare e non dopo.

Un ultimissimo chiarimento su che cos’è il trattamento meccanico biologico e che in questo momento è uno dei metodi sicuramente più moderni e sofisticati, per cui dopo un’efficace raccolta differenziata il trattamento meccanico e biologico tratta biologicamente gli scarti, li trasforma in compost, biogas o li rende totalmente inerti senza alcuna emissione o pericoli diversi. La strada c’è, le soluzioni ci sono anche, non solo teoriche, ma pratiche e concrete. Copiamo una volta che facciamo bene. I cittadini aspettano questo e prova ne è la presenza ai Consigli comunali quando trattiamo questi argomenti che è una grande prova di sensibilità e di partecipazione.”

Consigliere Leuzzi: “Tale modifica venne approvata dalla Regione, ma la verifica da parte dell’ATO dell’inidoneità tecnica del sito Ponticelli in quanto insufficiente ha stoppato la cosa nonostante la Regione l’avesse approvata. La sostituzione del sito Ponticelli col vallone dei Morti a Badalucco, già previsto come sito idoneo per discarica nel piano Turbiglio, a suo tempo approvato anche questo dalla Regione, dove poi la Regione non ha approvato tali ultime modifiche sul presupposto della non sostenibilità ambientale

Abbiamo quindi una Regione che fa un po’ alto e basso o avanti e indietro come un gambero.[…] non ho voluto essere polemico con chicchessia perché, ripeto, il problema dei rifiuti è un problema che ci assillerà nei prossimi anni. Abbiamo qua un valido rappresentante della Regione e mi auguro che la Regione ci dia una mano perché questo è un discorso che va definitivamente risolto,”.

Consigliere Gorlero: “La premessa di tutto questo è che nel nostro ordinamento e nella nostra repubblica esiste una legge che non viene rispettata, ma esiste, che prevede un obiettivo minimo del raggiungimento del 65% della raccolta di rifiuti destinata al riciclaggio e recupero e dunque una raccolta differenziata. Per alcuni sarà una legge anacronistica, io non credo, credo sia quanto mai attuale ed è una legge che si scontra con una realtà quotidiana dove comuni come quello di Sanremo raggiungono a malapena il 20%.” […]

da quel tipo di raccolta si può pervenire a dei risultati che si avvicinano all’80% di raccolta, perché ci sono dei comuni che lo fanno per cui non si vede il motivo per cui noi saremo così handicappati o delle persone limitate. Questo sistema renderebbe antieconomico, obsoleto e contrario a tutta una serie di questioni l’attuale sistema, eliminando, come ricordava Nocita, i cassonetti dalle strade, ad esempio.[…] Il documento che noi presentiamo non vuole essere un documento che digerisce qualsiasi cosa perché noi comunque diciamo molto chiaramente che certe cose come riferimenti a termovalorizzazione e quant’altro non li accetteremo.”

Questo è il testo dell’Ordine del Giorno approvato, all’ unanimità:

Il Consiglio Comunale

Preso atto dell’intervenuta necessità per i Comuni della provincia di Imperia di conferire i rifiuti solidi urbani presso la discarica del “boscaccio” sita nel Comune di Vado Ligure, a seguito della chiusura delle due discariche private operanti all’interno dei confini provinciali;

Ritenuto che tale emergenza è la naturale conseguenza di:

a) il fallimento della trattativa con Tolone per l’intervento prefettizio francese;

b) la modifica del piano rifiuti (piano Turbiglio che prevedeva l’inceneritore) con previsione di impianto di separazione a Colli e discarica di servizio in zona Ponticelli (fuori attuale discarica). Tale modifica venne approvata dalla Regione Liguria;

c) verifica da parte dell’ ATO alla non idoneità tecnica del sito Ponticelli perché insufficiente;

d) la sostituzione del sito Ponticelli con Vallone dei Morti a Badalucco, già previsto come sito idoneo per discarica nel piano Turbiglio (a suo tempo approvato dalla Regione Liguria). Successivamente la Regione non approva più tale ultima modifica sul presupposto della non sostenibilità ambientale;

e) il Comune di Badalucco ha proposto inoltre ricorso al TAR avverso la scelta di cui al punto d);

f) Commissariamento della Provincia con previsione di localizzazione della discarica a Ponticelli;

g) il Commissario verifica la non idoneità del sito Ponticelli. Si giunge alla fine del commissariamento senza nessuna decisione definitiva.

Appurato che tale circostanza determinerà un ingente aggravio di costi necessari allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani con pesanti riflessi sui bilanci delle amministrazioni comunali e la conseguente necessità di un inasprimento delle tariffe TARSU nei confronti dei soggetti passivi d’imposta;

Sottolineato come risulti di estrema importanza ridurre a tempi brevissimi il periodo di emergenza al fine di evitare l’aggravio di costi necessari al trasporto dei rifiuti solidi urbani presso la discarica di Vado;

Affermata pertanto la necessità di accelerare il compimento degli iter amministrativi necessari al superamento dell’attuale stato di emergenza;

Preso atto dell’improcrastinabile esigenza di completare una generale pianificazione del ciclo rifiuti che soddisfi le esigenze di economicità ed efficienza e sia orientata a perseguire e a realizzare concretamente, con carattere prioritario assoluto, la riduzione, il recupero, il riciclo ed il riutilizzo dei rifiuti quale elemento attraverso il quale si integra il rispetto per l’ambiente e la crescita del senso civico della nostra società;

Ribadito che tali obbiettivi saranno più facilmente ottenuti attraverso il fattivo coinvolgimento dei rappresentanti di tutte le amministrazioni comunali presenti sul territorio provinciale;

Sottolineato come tale coinvolgimento necessiti che la Provincia assuma finalmente un ruolo coerente con la sua funzione istituzionale, ovverosia, di essere la sede del confronto, del coordinamento e della rappresentanza delle esigenze di quanti vivono, lavorano e amministrano il territorio provinciale;

Impegna il Sindaco

a portare avanti in tutte le sedi istituzionali e, prioritariamente, all’interno della conferenza provinciale dei Sindaci e nell’istituenda nuova autorità d’ambito, ogni iniziativa, d’intesa ed in concorso con gli altri rappresentanti delle amministrazioni comunali, affinché sia possibile che la Provincia addivenga nel termine massimo di tre mesi:

1) Nel superamento del sistema delle discariche su aree di proprietà privata, all’adozione del nuovo piano provinciale dei rifiuti con la risolutiva individuazione:

a) della raccolta differenziata porta a porta come obiettivo primario con il raggiungimento delle percentuali più alte;

b) della logistica, attraverso l’individuazione di aree pubbliche atte ad ospitare scelte tecnologicamente più avanzate per i rifiuti residuali da smaltire secondo le eccellenze già attive sui territori nazionali, sostenibili sia sotto il profilo ambientale che sotto quello economico, nella convinzione che il deprecabile fallimento del recupero spinto dei rifiuti determinerebbe l’obbligo di ricercare soluzioni interprovinciali.

2) A farsi carico presso la Provincia a ridistribuire ai Comuni l’addizionale TARSU di propria competenza effettivamente incassata per gli aumenti che gli stessi effettueranno in relazione ai maggiori costi per il conferimento dei rifiuti a Vado Ligure. Tali contributi dovranno essere vincolati alla presentazione ed attuazione di progetti finalizzati all’incremento della raccolta differenziata.

3) Alla definizione di un sistema tariffario a carico dei Comuni improntato su criteri che incentivino fortemente la raccolta differenziata e penalizzino quelle realtà che non rispettano, pur all’interno di una gradualità temporale, gli obbiettivi fissati dalla legge.

4) A farsi carico presso la Provincia affinché si faccia parte attiva presso la Regione Liguria al fine di modificare la L.R. n. 18 del 1999 art. 44, in relazione alla previsione di contribuzione di € 30 per tonnellata a favore dei Comuni e Province che ricevono rifiuti da altre Province;

5) A farsi carico presso la Provincia alla sottoscrizione in accordo con la Regione Liguria di un protocollo di Intesa che contempli competenze, azioni e tempi finalizzati all’attuazione dell’ordine del giorno.”

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Cos’è la raccolta differenziata dei rifiuti?

Per raccolta differenziata dei rifiuti si intende un sistema di raccolta dei rifiuti solidi urbani che prevede, per ogni tipologia di rifiuto, una prima selezione da parte dei cittadini.

Lo slogan di tutti i cittadini dovrebbe essere “recupero, riciclo e riutilizzo del rifiuto”.  

Gilberto Costanza

e-mail: gilberto.costanza@alice.it

 

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