Raccolta differenziata

Le graduatorie della “raccolta differenziata”
Albenga e Cairo guidano la classifica
Varazze e Albisola Superiore fanalini di coda

Le graduatorie della “raccolta differenziata”
Albenga e Cairo guidano la classifica
Varazze e Albisola Superiore fanalini di coda
 
Savona – Dopo più di un anno riprendiamo l’argomento dell’irrisolto problema della raccolta differenziata dei rifiuti urbani nella provincia di Savona. Salvo rare eccezioni tutti i Comuni tendono “a campare”. Un modo irresponsabile che ci porterà ai gravi problemi che drammaticamente stanno interessando, da anni, la Regione Campania, in particolare la città di Napoli

Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, nel novembre 2009, nel corso di una conferenza stampa tenuta a Napoli, nel fare il punto sulla scottante situazione dei rifiuti, aveva dichiarato: “La situazione della Campania è molto migliore di quanto sta accadendo in altre regioni, come la Sicilia, ma anche il Lazio e la Liguria, dove le discariche sono in fase di esaurimento e mancano impianti di incenerimento.”

Un modo come un altro per lanciare i “termovalorizzatori” (originariamente definiti “inceneritori”) nel mentre maldestro, irriverente e non veritiero è stata l’affermazione: “La situazione della Campania è molto migliore di quanto sta accadendo in altre regioni, come la Sicilia, ma anche il Lazio e la Liguria,…”.

Da sempre gli Amministratori Regionali e Provinciali della Liguria navigano nelle nebbie di interessi che non coincidono prioritariamente con quelli della maggioranza in assoluto dei cittadini liguri, anzi…, seguiti dalla maggioranza dei Sindaci savonesi. Per loro resta pura utopia e irrealizzabile una raccolta differenziata dei rifiuti urbani con l’obiettivo finale di “Rifiuti zero”.

In Italia vi sono Comuni che hanno già raggiunto traguardi straordinari come quello eccezionale raggiunto dal Comune Ponte delle Alpi (BL), con un riciclo del 98,50% realizzato dall’Azienda “Centro Riciclo Vedelago”, titolare Carla Poli e gestita dalla Società Ponteservizi S.r.l., direttamente controllata dal Comune che ne è socio unico.

Significativa la frase pronunciata da Carla Ponti in un convegno, con riferimento ad incontri con amministrazioni in cui le viene fatto presente che il contesto culturale dei cittadini non consente risultati analoghi in altre regioni d’Italia,: La gente non è mica stupida! I sindaci dicono “qui da noi non c’è la cultura Io dico: Signor sindaco, lei sta dando del deficiente ai suoi cittadini! Non credo che nel suo paese le persone non sappiano distinguere tra un giocattolo e una bottiglia!

E’ questione di cultura o di volontà? Sono i nostri Amministratori, a tutti i livelli (sia di centro-destra che di centro-sinistra) che non hanno la cultura per l’attuazione della raccolta differenziata dei rifiuti urbani con l’obiettivo finale “Rifiuti zero”? Eppure vi sono tante realtà in Italia che sono oltre il 70%80% della raccolta differenziata non dimenticando l’eccezionalità del già citato comune di Ponte nelle Alpi (BL) al 98,50%.

E allora, come si possono giustificare queste non volontà dei nostri amministratori regionali, provinciali e comunali ad attivarsi per una oculata e attenta raccolta differenziata dei rifiuti? Non interessa? Non fa parte dei doveri civici degli amministratori operare nell’interesse dei propri cittadini, nella salvaguardia dell’ambiente e della salute pubblica? Vi sono interessi occulti che prevalgono su quella dei cittadini? Chi sono i beneficiari?

Siamo già penalizzati dalla pressione fiscale e tributaria. Si dibatte tanto, a parole, di autonomie locali. E poi scopriamo che sindaci, assessori, consiglieri comunali, davvero poco diligenti ed assai meno amministratori pubblici coerenti e responsabili, finiscono per farci pagare sempre più salata la “raccolta dei rifiuti urbani”, con l’ aggravante del non rispetto dell’ambiente e del territorio, del  

E’ bene ricordare che il D.Lgs n. 152/06 ha introdotto nuove disposizioni in materia di raccolta differenziata (RD) dei rifiuti, in linea con la necessità di incrementare qualsiasi forma di recupero e riciclaggio e di ridurre drasticamente la quota di rifiuti urbani da smaltire nelle discariche.

L’art. 205 della citata legge fissa obiettivi puntuali di RD dei rifiuti urbani da raggiungere in ogni ambito territoriale nell’arco di 6 anni dall’entrata in vigore del decreto, che sono:

  1. – almeno il 35% entro il 31 dicembre 2006;
  2. – almeno il 45% entro il 31 dicembre 2008;
  3. – almeno il 65% entro il 31 dicembre 2012.

Nel caso in cui a livello di ambito ottimale non siano conseguiti gli obiettivi minimi previsti, è applicata un’addizionale del 20% al tributo di conferimento dei rifiuti in discarica a carico dell’Autorità d’ambito, che ne ripartisce l’onere tra quei comuni del proprio territorio che non abbiano raggiunto le percentuali previste sulla base delle quote di RD raggiunte nei singoli comuni.

Siamo nel 2011 e quasi tutti i comuni del savonese sono ben al di sotto degli obiettivi fissati per cui ricade a carico di tutti noi cittadini l’addizionale del 20%. Nel 2009, su 69 comuni, solo 2 hanno superato il 45%: Villanova d’Albenga il 58,07% (nel 2008 il 48,61%) e Albenga il 45,12% (nel 2008 il 38,15%). Complimenti ai sindaci e loro collaboratori per i risultati ottenuti!

Nel 2009, per l’anno 2008, la Regione Liguria ha premiato il comune di Villanova d’Albenga con il contributo di 67.701 euro e il comune di Albenga con il contributo di 50.000 euro.  

 

Com’è stata la situazione sulla raccolta differenziata dei rifiuti nella provincia di Savona nell’anno 2009 dai Comuni savonesi con più di 10.000 abitanti?

I risultati raggiunti nell’anno 2009, dai Comuni savonesi con più di 10.000 abitanti, sono stati:

 

Tabella A

 

 

 

Comuni

 

 

Abitanti al

31.12.2009

Rifiuti urbani

avviati a

smaltimento

[t/anno]

Rifiuti urbani

Avviati a

Recupero

[t/anno]

 

Percentuale

di raccolta

differenziata

%

                                                      A                                         B                                 C                              D

Albenga

Cairo Montenotte

Alassio

Finale Ligure

Savona

Loano

Varazze

Albisola Superiore

24.249

13.714

11.253

11.669

62.494

11.848

13.732

10.595

9.958,50

4.692,16

8.738,44

8.185,69

2.820,26

8.183,25

8.465,13

3.962,44

8.188,48

2.940,43

4.829,52

4.491,67

11.401,46

2.842,18

2.565,30

1.105,81

45,12%

38,52%

35,60%

35,43%

29,07%

25,78%

23,26%

21,82%

L’elenco è in ordine decrescente in base alla colonna D.

 

Si nota che il comune di Albenga è il meglio posizionato per la raccolta differenziata, con il 45,12%, nel mentre i comuni di Varazze e Albisola Superiore hanno raggiunto una percentuale inferiore al 25%. (?)

 

Dal 2007 al 2009 la percentuale di aumento dei Comuni è stata:

Alassio dal 22,77% del 2007 al 35,60% del 2009, con un aumento del 12,83%.    

Varazze dal 12,11 del 2007 al 23,26% del 2009, con un aumento del 11,15%.

Albenga dal 35,56% del 2007 al 45,12% del 2009, con un aumento del 9,56%.

– Savona dal 23,69% del 2007 al 29,07% del 2009, con un aumento del 5,38%.

– Loano dal 20,89% del 2007 al 25,78% del 2009, con un aumento del 4,89%.

– Cairo Montenotte dal 34,17% del 2007 al 38,52% del 2009, con un aumento del 4,35%.

– Finale Ligure dal 31,44% del 2007 al 35,43% del 2009, con un aumento del 3,99%.

Albisola Superiore dal 19,84% del 2007 al 21,82% del 2009, con un aumento del 1,98%.

 

Nella prossima puntata verrà pubblicata la tabella B con tutti i Comuni della Provincia di Savona con meno di 10.000 abitanti.

 

Gilberto Costanza

e-mail: gilberto.costanza@alice.it  

6/03/2011 – Trucioli Savonesi – n. 283

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