Prezzi in aumento: quando l’intervento dello Stato crea danni

Cosa succede quando lo Stato invece di fare regole, esso stesso diventa regola unica, sostituendosi al mercato? Che scelte dei consumatori e imprenditoria vengono meno. Con ricaduta su qualità e prezzi.

In Italia e in tutto il mondo i prezzi stanno aumentando, con percentuali di inflazione che non si vedevano da diverso tempo. Nel contempo aumentano le richieste di un controllo statale sui prezzi. In Italia è dell’altro giorno una sorta di intervento statale sul prezzo massimo della mascherine FFP2, mentre ai rincari per eccellenza di questo periodo, l’energia, al momento lo Stato risponde con una scarica di bonus per renderli meno onerosi. In Francia il governo ha fissato prezzi massini per gas ed elettricità. In Germania, dove per i prezzi dell’energia il governo ha fatto presente che dovranno aumentare se si vuole proteggere l’ambiente, al primo aumento sono subito partite le richieste per bonus sul modello italiano. Insomma, i prezzi, più che risultato del mercato stanno andando verso decisioni della politica.
E’ quello che vogliamo? Siamo sicuri che la Politica non debba solo dare indirizzi, ma gestire strettamente il nostro quotidiano?
Cosa succede quando lo Stato invece di fare regole, esso stesso diventa regola unica, sostituendosi al mercato? Che scelte dei consumatori e imprenditoria vengono meno. Con ricaduta su qualità e prezzi.
Ma con le bollette energetiche alle stelle, cosa si sarebbe dovuto fare? Il nostro Stato, per esempio, ha fatto molto non facendo pagare parti delle bollette che erano di sua competenza (oneri fiscali, etc), ma se si dovessero avere tariffe di Stato sarebbe un disastro. Stiamo andando verso la fine del mercato tutelato (oggi questo mercato convive con quello libero fino a fine 2022), e arrestare questo processo distruggerebbe completamente un mercato che vede già diversi attori impegnati, con conseguenze su imprenditori e consumatori.
Mentre, per esempio, il prezzo controllato delle mascherine FFP2 a 0,75 è stato un intervento statale dannoso. Sopraggiunto in un mercato in cui quel prodotto già si trovava a meno di 0,75 ha favorito la crescita dei prezzi. Ed ha anche dato un colpo a chi già produceva con gamma più alta, minando anche le scelte dei consumatori. E tutto questo perché lo Stato non ha voluto fare un intervento in linea con il fatto che il SSN è gratuito (fornire gratis anche le mascherine) insediandosi su un terreno (il mercato) che non dovrebbe essere di sua competenza.
In conclusione, con l’inflazione che sale è bene non chiedere l’intervento dello Stato sul mercato, ma solo lì dove sono le sue competenze, fisco e sanità come abbiamo evidenziato.

Vincenzo Donvito – Presidente Aduc da  PENSALIBERO
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