Le logiche più profonde di quest’ultime sono intese solo dagli addetti ai lavori e per cambiarle occorrono consensi così vasti e competenti da lasciare quasi sempre le cose come stanno, cioè in mano a pochi specialisti del latinorum dediti solo a superficiali aggiornamenti. 

Il populismo più recente, post berlusconiano, è la reazione politica disperata del popolo attraverso i suoi rappresentanti a questo difficile sistema di cose ma esso, prigioniero delle impossibili promesse elettorali esse solo in grado di tenerlo in piedi può solo rompere, non può costruire alternative. 

L’eventuale frantumazione delle logiche vigenti che esso favorirà non porterà a un nuove proposizioni civili e democratiche ma sarà l’ultima spiaggia raccogliticcia di diverse, confuse caotiche ideologie prima dell’arrivo di nuove dittature polisemiche (rappresentanti di un falso populismo) che soffocheranno il populismo più recente e autentico se occorre anche nel sangue: ritenendolo responsabile di paralizzare aspetti essenziali del sistema impedendone la sua evoluzione divenuta fisiologica. 

Della serie, come prima avvisaglia, Trump (rozzo, cinico, disumano, manesco, razzista ma amante del sistema basato sul liberalismo gerarchico) docet…

Savona 20 agosto 2018