Pièce teatrale

LE AVVENTURE DI GIANNETTO GARAVENTA
UNA MUMMIA EGIZIA SUL MARE
COMMEDIA EGIZIO-MARINARESCA -GIUDIZIARIA IN TRE ATTI 
 (Seconda puntata)

LE AVVENTURE DI GIANNETTO GARAVENTA

UNA MUMMIA EGIZIA SUL MARE

COMMEDIA EGIZIO-MARINARESCA -GIUDIZIARIA IN TRE ATTI 

Seconda puntata

 SCENA III

Bar a Porto Said

La scena si svolge nel Bar “Le Piramidi” di Porto Said. Attorno ad un tavolo sono seduti Giannetto Garaventa, il cuoco Armando, il marconista Bernardo e il marinaio Nené. Il locale è pieno di avventori. Tipi poco raccomandabili e brutti ceffi, come in un bar di un porto di mare che si rispetti. I quattro fanno la conoscenza di due strani personaggi: l’archeologo Ludovico Scavapiano e la sua amica Cleopatra, Cleo per gli amici…Poi, arriva l’ altra egiziana Nefertiti.

GIANNETTO: Però che strano posto. Dove ci hai portati Armando ?

 

ARMANDO: E’ il più bel locale di Porto Said. Parola di cuoco.

 

NENE‘: Figurati gli altri. Comunque, se scoppia una rissa niente paura. Rissa ricca, mi ci ficco!

 

GIANNETTO: Calma e gesso! Non scoppia niente e tu Nené non ti ficchi da nessuna parte. Sono il comandante in seconda , Joe Bufera è rimasto a bordo, quindi comando io. Ma chi sono quei due che ci osservano da quando siamo entrati. Ecco ,dopo aver parlottato tra di loro, si avvicinano al nostro tavolo… Lei non è male . Lui è davvero un tipo strano. Non mettetevi a ridergli in faccia, eh, intesi ?

 

BERNARDO: Se c’è bisogno di me per un Sos, sempre ai vostri ordini, ufficiale…

 

GIANNETTO: Ma fammi ridere…Eccoli…

 

LUDOVICO SCAVAPIANO: Buongiorno, signori. Italiani, presumo. Anch’io lo sono. Di Palermo, per servirvi. Mi chiamo Ludovico Scavapiano, di professione archeologo… E questa signorina è la mia amica Cleopatra…

 

CLEOPATRA: Gli amici mi chiamano Cleo.

 

NENE’: Professore, non l’avrà trovata scavando…(risate degli altri marinai).

 

LUDOVICO: Marinaio screanzato…

 

GIANNETTO: (Interponendosi, scatta in piedi, da perfetto gentiluomo fa un inchino all’archeologo e bacia la mano alla signorina, sotto gli sguardi allibiti della ciurma…Poi rivolto ai tre, sussurrando:

Screanzati che non siete altro! Imparate le buone maniere.

 

LUDOVICO: Grazie,giovane ufficiale, questo sì che è parlare!

 

CLEOPATRA: Il suo nome ? Giannetto ? Che bel nome! (Non degna di uno sguardo Armando e Bernardo che grugniscono con disappunto).

 

GIANNETTO: Dunque, lei è archeologo…

 

LUDOVICO: Per servirla, giovane ufficiale.

 

GIANNETTO: E che si trova di bello da queste parti ? Immagino che tutto l’Egitto ormai sarà una grande buca. Con tutti quegli scavi…

 

CLEOPATRA: Sì, ma c’è sempre qualcosa che salta fuori. L’antichità cela gelosamente i suoi segreti e li lascia con molta parsimonia. Noi per esempio…

 

GIANNETTO: Voi… cosa ?

 

CLEOPATRA: beh, siamo specialisti in egittologia, conosciamo leggende misteriose, arcani che si celano nelle sabbie del deserto e persino nei mari…

 

GIANNETTO: Nei mari ??

 

BERNARDO : Questa è bella, i faraoni sui mari.

 

ARMANDO: Saranno stati i faraglioni di Capri. Non i faraoni d’Egitto. Ah, ah, ah!

LUDOVICO: Giovani screanzati, un po di rispetto! Chi ha parlato di faraoni in mare? Cleo parlava di leggende marinare, di misteriosi accadimenti nel Mediterraneo. Ad esempio il mistero del “Messaggero del Mare” un piroscafo, popolato solo da fantasmi, da terribili spettri che per anni, appariva e scompariva al largo delle coste egiziane, libiche, libanesi. Con la sua ciurma di zombi spaventosi.

BERNARDO: Adesso, un liquorino ci starebbe bene !

 

GIANNETTO (Intervenendo): Mai sentito parlare del piroscafo “Messaggero del Mare”. Bah !

 

CLEOPATRA: Per forza. Voi navigate, ma noi qui in Egitto ascoltiamo le voci della gente, i racconti di epoche lontane, i misteri ci vengono rivelati. Voi marinai conoscete solo leggende superstiziose di vascelli fantasma, tipo quello,come si chiamava, ah sì, dell’olandese volante. Noi invece, all’ombra delle piramidi…

 

NENE‘: Beh più che all’ombra delle piramidi, per ora siete all’ombra del bar…omonimo. Eh, eh…

 

LUDOVICO: Spiritoso! No, davvero, ascoltate la storia del “Messaggero del Mare” è autentica. Sapete da chi era composto l’equipaggio ? Dagli spiriti famelici della zattera della “Medusa”…

 

GIANNETTO: Che ? La Medusa è quella nave che fece naufragio e i superstiti sulla zattera… Beh. E’ una macabra storia di cannibalismo, antropofagia per chi preferisce parole semplici. Ma che c’entra col piroscafo, di cui parlate voi ?

 

LUDOVICO: Ebbene, la leggenda narra che tutti quelli della zattera della Medusa s’imbarcarono sul “Messaggero del Mare”, tutti, dico tutti. Quelli che erano morti e quelli che si erano salvati che poi a loro volta morirono e raggiunsero i fantasmi degli altri sulla nave che solcava le acque del Mediterraneo. Spiriti famelici, spettri. Li hanno visti, altro che allucinazioni… I pescatori egiziani, quelli libanesi…

 

BERNARDO: (rivolto ai suoi amici) Ve l’avevo detto no che alcuni miei colleghi marconisti sostenevano di aver ricevuto messaggi dalla nave Medusa ?

 

GIANNETTO: Ma piantala Bernardo, non ti ci mettere anche tu. (rivolto all’archeologo) E che avevano scritto sul piroscafo ? Siamo quelli della zattera della Medusa ?

 

LUDOVICO: Peggio ! Avevano issato la zattera, tutta piena di alghe e rovinata, a bordo della loro nuova nave. La si vedeva benissimo da terra e dalle barche da pesca.

 

GIANNETTO: Che storia incredibile, come tutte le leggende marinaresche.

 

NENE’: Perché non ci parlate di Atlantide. In fondo, lei signor Scavapiano, è un archeologo, o no?

 

LUDOVICO: Certo, specializzato in egittologia. Vero Cleo ?

 

CLEOPATRA: Vero, caro…. (poi scorgendo alla porta la sua amica Nefertiti) Nef, Nef… Siamo qui. Vieni. (gesto di saluto con la mano).

 

NEFERTITI: Ciao Cleo. Signori… Ciao Lud! Ebbene, non mi presenti…

 

CLEO: La mia amica Nef, egiziana d’Egitto.

 

NEFERTITI: Piacere ragazzi. Gli amici di Cleo sono miei amici. Italiani, eh ? Si vede… Beh, che mi offrite ? Ragazzo, il solito brandy! Non ditemi nulla, scommetto che vi hanno già parlato della nave fantasma…

 

NENE’: Altro che! Stavo suggerendo al signor Scavapiano di parlarci di Atlantide…

 

NEFERTITI: Buona questa!

 

LUDOVICO: Brava Nef, mettitici anche tu a sfottere! 

Ramsete III

CLEO: Sì, Nef, guarda che questi marinai sono già abbastanza scettici… All’infuori mi sembra di Bernardo che ci stava dicendo che i marconisti avevano ricevuto messaggi misteriosi dall’aldilà…

 

BERNARDO (con aria di importanza): Esatto, proprio così!

Un coro di “Ma dai! Falla finita, Bernardo! dai suoi amici, scettici ma di buon umore, sorridenti ed allegri.

 

NEFERTITI: No, ma la sorpresa per tutti voi ce l’ho io! Durante una seduta spiritica mi sono messa in contatto con Merikare, dignitario di corte del Faraone, Ramsete Terzo…

ARMANDO: Ramsete, Ramsete. Sì, proprio sete. Stavo per proporlo. Forza offro io. Ragazzo, da bere per tutti. La stessa cosa ? Okay!

 

NEFERTITI: Non mi credete, naturalmente…

 

GIANNETTO: Beh, a dire il vero…Un zeneise de Zena è come San Tommaso,se non vede non crede e non crede se non tocca…con mano s’intende…

 

NEFERTITI: Ma certo ! Solo che io posso dimostrarvelo. D’accordo ? Ludovico, che ne pensi ?

 

LUDOVICO: E’ rischioso lo sai…

 

CLEO: Nef, non vorrai riprovarci. Mi vengono i brividi…

 

NEFERTITI: Sì voglio riprovarci. E sapete dove? Sulla nave di questi gentiluomini.

 

GIANNETTO: Coosa ? Ma dico? Credete che noi siamo i padroni dell’Intrepida, la nostra nave , si chiama così l’Intrepida. Ma dico, c’è un capitano a bordo, non crederete di portare sulla nostra imbarcazione quel , come si chiama? Merikare? Ma non pensateci nemmeno! Eppoi, a bordo comanda Joe Bufera, il nostro capitano in prima. Chi va a dirglielo che vogliamo evocare in seduta spiritica il dignitario egizio? Quello ci sbarca e ci manda tutti al manicomio. Voi e noi…

 

NENE’: Madonna santissima! San Gennaro aiutaci tu!

 

BERNARDO: Beh, forse, si potrebbe, tentar non nuoce…

 

ARMANDO: Bernardo ti sei bevuto il cervello…

 

NEFERTITI: Sentite, facciamo così. Voi chiedete al vostro comandante il permesso di invitare a bordo tre civili: noi tre, l’archeologo Ludovico Scavapiano, la sua amica Cleopatra e la sua amica Nefertiti. Al resto, penseremmo noi. Vi sta bene così. Potete comunicarci la risposta del comandante, telefonando a questo numero che è il mio…Io pensero’ a tutto, anche a convincere Joe Bufera, questo terribile navigatore dei sette mari. D’accordo?

 

GIANNETTO: Beh, forse si può fare. Ma noi di spiriti non parliamo. Una visita a bordo non sarà forse proibita. Tutto sommato, sì, forse si può fare. Vi farò sapere.

 

Fine seconda parte

 

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