Palazzo Ducale, presentata la mostra Aqua Mater di Sebastião Salgado

Brasile, Algeria, Antartide, Russia, Mali, Alaska, India, Namibia, Italia; sono 42 le fotografie del celebre Maestro Sebastião Salgado, stampate in grande formato, che compongono Aqua Mater, la mostra che, dopo la presentazione a Parigi in un padiglione di bambù sotto la Grande Arche nel quartiere della Defense, verrà esposta a Palazzo Ducale di Genova, con apertura al pubblico fino al 14 luglio 2024.

Aqua Mater è prodotta dalla Fondazione Palazzo Ducale in collaborazione con Rjma Progetti culturali, Creation e SM-Art; la mostra è curata da Lélia Wanick Salgado, compagna di lavoro e di vita del fotografo e il percorso espositivo è accompagnato da una traccia sonora composta per la mostra dal musicista François Bernard Mâche, dell’Académie des Beaux Arts. Sarà a disposizione di tutti i visitatori un’audioguida in italiano e in inglese con la storia personale di Sebastião Salgado e i suoi ricordi delle foto presentate in mostra. Ferrovie dello Stato Italiane è sponsor tecnico della mostra, Radio Monte Carlo è la radio ufficiale.

“L’acqua è importante ma può fare disastri”, dichiara Beppe Costa, presidente di Palazzo Ducale, “e le fotografie sono belle. Tutti noi possiamo fare tanto per la tutela di questo elemento che non deve essere sprecato; è fondamentale parlare della città blu senza dimenticare il legame tra questa mostra e l’Acquario di Genova, due realtà importanti per la città”.

Parole simili da parte di Francesca Corso, assessore al marketing territoriale del comune di Genova :”Ringrazio Palazzo Ducale che evidenzia argomenti attuali ed è necessario far vedere paesaggi diversi dal nostro; la mostra fa riflettere ed ha un grande valore sociale riconoscendo che l’arte trasmette importanti messaggi. L’amministrazione comunale è attenta alla sostenibilità e facciamo dell’acqua la nostra storia; questa è una grande opportunità di riflessione”.

“La mostra lavora sullo spazio ed il bianco e nero è importante”, prosegue Ilaria Bonacossa, direttrice di Palazzo Ducale, “poichè viene valorizzata l’acqua ed il rapporto emotivo con questo elemento. Tutto ciò è un viaggio personale ed ognuno trova la sua dimensione; l’acqua è centrale per la vita ed ha in sè una grande responsabilità. Le immagini sono poetiche anche se rappresentano situazioni lavorative e momenti critici; tutto ciò è fondamentale per Palazzo Ducale e sono certa che pubblici diversi verranno a vedere la mostra ricordando che la nostra percezione del mondo è legata a queste immagini rappresentando un viaggio poetico attraverso lo spazio.

 Abbiamo 42 fotografie realizzate in cinque continenti e raccontano il rapporto dell’uomo con l’acqua ma anche con gli animali e gli ambienti naturali come il deserto ed i ghiacciai; l’acqua è preziosa per il futuro del pianeta ma serve consapevolezza verso il cambiamento climatico ricordando la siccità ed i temporali simili ad uragani.

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Questo elemento ha in sè la tutela della Terra con persone ed animali richiamando la nostra responsabilità sociale in tal senso portando attenzione verso le tematiche trattate; la mostra è curata dalla moglie di Salgado e la musica accompagna il visitatore nelle sale con i suoni legati all’acqua. L’allestimento valorizza lo spazio facendo emergere la forza delle fotografie”.

“La mostra viene portata avanti da tre aziende nate dopo la pandemia”, afferma Alberto Rossetti per Rjma, “e ringrazio Palazzo Ducale per la fiducia. Ci saranno attività per scuole e gruppi creando momenti artistici ma anche di riflessione”.

“Dietro ogni foto ci sono anni di lavoro”, sottolinea l’amministratore delegato di Creation Umberto Pastore, “e ringrazio Fondazione Palazzo Ducale per cosa fa. La cultura ed i suoi valori sono legati all’acqua ed occorre portare rinnovamento per la crescita”.

“Ringrazio chi organizza la mostra e sono felice di essere qui ricordando che le fotografie sono il mezzo più democratico per raccontare il nostro mondo; la foto è comunicazione e crescita e ci fa riflettere legando sul nostro mondo legando passato, presente e futuro.

La carriera di Salgado cresce con le esperienze che lo legano al sociale ricordando che l’acqua è fonte di vita ma anche al centro di tutto; questo elemento collega ogni forma vivente e l’autore ci aiuta a pensare sul legame tra l’uomo ed il pianeta. Il senso del fluire dell’acqua è collegato alla rinascita della vita e la mostra è divisa in quattro momenti; nella prima sala abbiamo i diversi modi di impiego dell’acqua scoprendo il lavoro del fotografo, nella seconda c’è una rappresentazione della crisi idrica e della siccità, nella terza il lavoro è legato all’acqua ricordando che la vita dell’uomo dipende da questo e proprio qui possiamo vedere l’unico scatto fatto in Italia e nella quarta vi è una sorta di ultimo viaggio tra le terre estreme del nostro pianeta scoprendo animali particolari. Questo viaggio ci fa riflettere ricordando che siamo i custodi dell’acqua e cosa si fotografa torna indietro attraverso una sorta di attivismo visivo”, conclude la curatrice Veronica Nicolardi.

Per informazioni :

www.mostrasalgadogenova.it/

www.palazzoducale.genova.it/

www.instagram.com/aquamatersalgado/

www.facebook.com/aquamatersalgado/

SELENA BORGNA

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