NUOVA AURELIA: Il Comitato viabilità Piazza Saffi-Villapiana ha scritto all’ANAS…

 
SS 1 NUOVA AURELIA
 VIABILITA’ DI ACCESSO ALL’HUB PORTUALE DI  SAVONA
Possibilità che l’invaso dello svincolo di Miramare possa riempirsi e così la galleria San Paolo, con conseguenti possibilità di disastro colposo ambientale

 SS 1 NUOVA AURELIA
VIABILITA’ DI ACCESSO ALL’HUB PORTUALE DI  SAVONA. 

Interconnessione tra i caselli della A 10 di Savona e Albisola e i porti di Savona Vado: variante alla SS 1 Aurelia nel tratto tra Savona Torrente Letimbro ed Albisola Superiore

Il Geometra Giuseppe Procopio a nome del Comitato viabilità Piazza Saffi-Villapiana ha scritto a:

 Direzione per le infrastrutture stradali Roma  c/o 

 Ing. Finocchiaro  e.finocchiaro@mit.gov.it

Direzione Generale ANAS Roma 841148@stradeanas.it

Direzione Compartimento ANAS di Genova  ge.segreteriagenerale@stradeanas.it

Sindaco Comune di Savona sindaco@comune.savona.it

e pc

Direttore Generale Comune di Savona Dott. Filippini direttore.generale@comune.savona.it

Ass. Infrastrutture Raffaella Paita Regione Liguria     ass.infrastrutture@regione.liguria.it

Direttore Generale Gb. Poggi regione Liguria            Gb.poggi@regione.liguria.it

Ass.Ambiente  Renata Briano                                     ass.ambiente@regione.liguria.it

Direttore Dip: Ambiente Gabriella Minervini                gabriella.minervini@regione.liguria.it   

(Valutazione impatto ambientale)

Oggetto: SS 1 NUOVA AURELIA-VIABILITA’ DI ACCESSO ALL’HUB PORTUALE DI  SAVONA.  Interconnessione tra i caselli della A 10 di Savona e Albisola e i porti di Savona Vado: variante alla SS 1 Aurelia nel tratto tra Savona Torrente Letimbro ed Albisola Superiore

Con riferimento a tutte le nostre lettere precedenti che intendiamo riallegate e  all’ incontro con l’ Ingegnere Fidenzi, responsabile del progetto, presso gli uffici dell’Anas di martedì 5 novembre 2011.

L’argomento principale era  la possibilità che  l’invaso dello svincolo di Miramare potesse riempirsi e così la galleria San Paolo, con conseguenti possibilità di disastro colposo ambientale. (gli esempi non mancano vedi Genova Via Fereggiano e la parte Orientale della Liguria e la Sardegna tutta)

L’ing. Fidenzi mi ha letto una mail (che aspettiamo in forma ufficiale) degli specialisti dell’Anas che riportava un’analisi del bacino imbrifero di Miramare con una valutazione delle possibili quantità di pioggia che avrebbe potuto cadere sull’ invaso tenendo conto dei coefficienti di piovosità previsti per la regione Liguria e verificato per precipitazioni fino a 200 mm .

 La nostra domanda è quale sarà il comportamento degli impianti, considerando che è prevista una vasca di raccolta delle piogge dalla quale attraverso l’uso di pompe l’acqua  verrà smaltita nelle fognature comunali esistenti.

Inutilmente ho provato a fargli aprire il file della tavola progettuale che prevede le canalizzazioni ed il sollevamento delle acque piovane.

Egli ha sostenuto che l’Anas ha i migliori tecnici e che sicuramente i tecnici hanno preso tutte le precauzioni per rendere l’invaso e di conseguenza gli svincoli e la strada sicura anche in condizioni estreme.

Gli abbiamo riferito che noi abbiamo condotto delle indagini sul comportamento attuale delle acque piovane quando queste scendono con una certa intensità.

Abbiamo contattato le Funivie per conoscere se avessero delle canalizzazioni dell’acqua piovana, la risposta è stata no  e che quando pioveva forte l’acqua arrivava giù negli scantinati e poi si riversava direttamente in banchina ed in mare.

Abbiamo contattato i tecnici delle Ferrovie ma anche loro ci hanno risposto di non avere alcuna documentazione sul modo di regimentare le acque piovane dei fossi di guardia  che fotografie alla mano dimostrano lo scaricarsi sul vecchio sedime della ex ferrovia Genova Savona.

Abbiamo sentito gli abitanti di Via Turati in quali ci hanno detto che in caso di forti piogge l’acqua si scarica sulla strada e va a finire  sulla Aurelia (dicono allagandola).

Qui l’argomento è stato considerato discusso, ma noi seguitiamo a ritenere che le precauzioni prese siano insufficienti e che l’acqua correrà sicuramente giù per la galleria creando seri problemi alla sicurezza di coloro che utilizzeranno o che staranno utilizzando la strada in caso di forti piogge.

Di seguito il nostro commento su quanto risultato dall’incontro.

Il progetto della sistemazione idraulica dello svincolo di Miramare contenuto nella tavola GE34/08  PE  04-ID  000  030  PL  05  03 sembra lo svolgimento di un compito in classe assegnato per valutare gli studenti di un corso di idraulica.

Gli elementi dati loro, sono una tavola incompleta delle canalizzazioni esistenti, un rilievo celerimetrico, il progetto dello svincolo, i profili dell’opera principale, i profili delle bretelle, le sezioni trasversali del luogo.

Lo svolgimento è calligraficamente perfetto però fatto a tavolino.

Purtroppo gli elementi dati nel testo del problema sono insufficienti per un corretto approccio allo svolgimento ed il risultato ottenuto applicato ad un’opera reale è insoddisfacente.

Le acque non vengono convogliate in un unico collettore (se non nell’ultimo tratto) ma vengono raccolte a monte dalle cunette delle strade, dai fossi di guardia sulla testa dei muri e per la piattaforma stradale dello svincolo da una canaletta con griglia posta all’interno della curva del nastro principale.

Le acque di questa canaletta vengono raccolte in una vasca presumibilmente posta al di sotto del piano stradale e di li sollevata e avviata al collettore principale esistente (la prima cosa che succede è che ad ogni evento di forti piogge e temporali si accompagna la mancanza dell’energia elettrica). 

Non si conosce quanta parte di acqua (che potrebbe sgrondare dai fossi di guardia)  è stata attribuita al computo globale per il dimensionamento dell’impianto di sollevamento.

La verifica fatta con precipitazione fino a 200 mm ora non ci lascia tranquilli.

Soprattutto non capiamo cosa abbiano verificato con il calcolo del bacino imbrifero visto che non conoscono le dimensioni della canalizzazioni esistente che dovrebbe, secondo progetto, raccogliere le acque di tutto il bacino.

Abbiamo fatto quattro conti tenendo conto di un tempo di corrivazione uguale a zero e dando valore zero anche all’assorbimento di parte delle piogge da parte del terreno del bacino.

Il risultato è stato che la canalizzazioni esistente (che noi abbiamo investigato) è totalmente insufficiente a raccogliere tutte le acque del bacino.

La recente alluvione verificatasi a Casanova di Varazze del 4 ottobre 2010 è avvenuta in presenza di un picco massimo rilevato dalla stazione di Alpicella di 65,4 mm/h di pioggia e di 155,4 mm in sei ore consecutive.

La alluvione di Sestri Ponente del 4 ottobre 2010 è avvenuta in presenza di un picco massimo di 123,8 mm ora rilevato dalla stazione del Santuario di Monte Gazzo e a 395,40 mm nell’arco di sei ore consecutive.

Quanto sopra dimostra la fragilità del nostro territorio e le calamità avvengono anche senza fortissime precipitazioni, e se qualcuno ha un po’ di esperienza di questi fenomeni sa che esistono numerose concause.

 Le acque che l’invaso di Miramare raccoglie attualmente provengono da tre compluvi, parte attraverso cunette che poi vengono versate nell’ invaso con tubazioni, parte attraverso liberi di rivoli che scorrono allo stato “brado”, e l’invaso maggiore quello proveniente da San Rocco non è stato investigato, quindi non preso in considerazione per essere debitamente canalizzato e smaltito.

Rinnoviamo la richiesta di riconsiderare lo svincolo di Miramare anche in funzione del progettando svincolo di Margonara, passare in galleria eviterebbe una inutile e grave ferita ad una parte di territorio di pregio sul quale sovrasta il Complesso di San Giacomo riconosciuto di interesse culturale particolarmente importante ai sensi della Legge  20 Giugno 1909 n° 364 che l’Amministrazione Comunale intende recuperare e una zona ( Funivie)che può diventare in parte “ archeologia Industriale” ed i parte andare ad ingrandire il porticciolo dell ‘Assonautica esistente in zona.

Tutto ciò non perché Noi approviamo il percorso dell’Aurelia Bis anzi i quattro Comitati che si sono formati compresi tutti i partiti della Minoranza e molti componenti della maggioranza disapprovano il percorso cittadino e preferirebbero un “ fermo Biologico “ per valutare un’ altro percorso meno impattante.

 

Si rinnova la richiesta di una strada  “provvisoria”, ma ben fatta che permetta agli abitanti di Via Turati bassa di accedere all’Aurelia e quindi al centro città senza il lunghissimo giro vizioso fatto su strade collinari di dimensioni ridotte (prevediamo almeno 2 anni e mezzo di prigionia).

Questa richiesta ci è stata rinnovata dal presidente del Comitato e dai residenti che abbiamo conosciuto nell’ambito delle nostre ricerche effettuate in zona per le fogne bianche.

Questa strada, che tecnicamente è fattibile, è preferita dai residenti anche rispetto all’ asfaltatura della strada privata usata per uscire dalla tana in cui li hanno rinchiusi i lavori.

Chiediamo alle nostre Istituzioni (nostri rappresentanti politici) di intervenire presso l’ANAS per la strada sopra richiesta.

Compito dei Comitati è portare all’attenzione dei politici i problemi che,  decisioni altrui, ledono la libertà dei cittadini e tolgono ai legittimi portatori dei diritti la possibilità di determinare lo svolgersi della  propria vita.

 

Ci sono certamente responsabilità politiche nella scelta inopportuna del percorso dell’opera e nel suo costo straordinario.

Chiediamo inoltre di sapere chi si accollerà i costi per il trasporto ai depositi provvisori dei materiali di scavo considerato che nella tavola  RELAZIONE SU CAVE E DEPOSITI 

PE21 FC 000 040 RE 01 (di cui si allega la pag 3) il deposito dei materiali è previsto nel Porto di Savona, ed il nuovo costo per portarla nella destinazione finale.

Si allega un documento intitolato  “LEGENDA “ che illustra tutti gli allegati a questa lettera

Cordialmente 

 Comitato viabilità Piazza Saffi-Villapiana

Procopio geom. Giuseppe Tel. 3357025566 Via Mignone 2/4 Savona

pinpro@inwind.it

Savona,30/11/2013

      

LEGENDA

TAV  5  Stralcio Tav.  GE/08 PE 19-IN 000 040 PL 01 02 Interferenze idrauliche con il  percorso individuato della fogna bianca dietro ai civici 1-a-b-c-d-e

 

TAV  6   Stralcio Tav.  GE/08 PE 01-EG 0-00 110 CE 01 2 Rilievo celerimetrico con il  percorso individuato della fogna bianca dietro ai civici 1-a-b-c-d-e

               

 

Fotografia  n°  1 Pozzetto n° 1  Dietro civ. 1D  100x200x h 130 con griglia

 

 

 

Fotografia  n° 2  Tubo corrugato di immissione al pozzetto n° 1 diametro orizzontale   60 cm.

 

 

Fotografia  n° 3  Scatolato in uscita dal pozzetto n° 1 100×100 lunghezza  500  con al fondo un pozzetto di salto

 

 

 

Fotografia  n° 4  Pozzetto n° 2 dietro al civico 1B   50x50x h 230 attraversato da mezzo tubo di cemento diametro 50 cm

 

 

Fotografia  n° 5 Pozzetto  n° 4 dietro civ. 1A 160x200x h 230 con al fondo un mezzo tubo di cemento diametro 50

Attenzione la rappresentazione grafica delle tubazioni colorate di verde sono interrotte intenzionalmente in quanto altro non è stato possibile indagare, le testimonianze degli anziani del luogo dicono che queste fognature  passavano sotto la ferrovia e si congiungevano allo scatolato indagato dai progettisti dell’Aurelia Bis.

 

Fotografia  n°  6  Zona dove esisteva un pozzetto con griglia ( demolito dall’impresa ) che raccoglieva le acque del piazzale e le scaricava  a stramazzo nella sottostante sede ex ferrovia., si chiede l’apertura di un varco in cui possano scaricarsi le acque evitando l’allagamento dei magazzini prospicienti il piazzale dietro ai civ. n° 1a e 1b

 

Fotografia   n°  7  Sbocco a mare dello scatolato della fognatura comunale indicato nella  Tavola Interferenze idrauliche  GE/08 PE 19-IN 000 040 PL 01 02  dimensioni 100×100

 

 

Pagina 3 della relazione su cave e depositi tav  PE21 FC 000 040 RE 01

   Comitato viabilità Piazza Saffi-Villapiana

 c/o

   Procopio geom. Giuseppe 3357025566

  Via Mignone 2/4 Savona

 pinpro@inwind.it

Savona,30/11/2013

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