Noli: aggiornamento sulle antenne a San Michele. Spese legali dei comuni.
NOLI:
AGGIORNAMENTO sulle ANTENNE a SAN MICHELE.
SPESE LEGALI dei COMUNI.
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NOLI: AGGIORNAMENTO sulle ANTENNE a SAN MICHELE.
SPESE LEGALI dei COMUNI.
La domanda presentata da WIND per la realizzazione di una nuova stazione radio base da realizzarsi sulla collina di San Michele (Strada Vicinale della Piniera) prosegue inesorabilmente il suo iter. Nel mio articolo di fine anno 2013…leggi… avevo fatto un aggiornamento, infatti avevo scritto che finalmente il Comune aveva, dopo quasi 5 anni, ripreso la procedura per dotarsi del c.d. POST (Piano Comunale di Organizzazione del Sistema di Teleradiocomunicazioni). Ma era troppo tardi? Perché ha aspettato tanto? Perche nel 2013 il Comune ha commissionato all’Università di Genova – Scuola Politecnica (CRUIE) uno studio sull’impatto delle onde elettromagnetiche sul sito di San Michele e non in generale per sapere quale fosse un sito che potesse andare bene per avere una copertura dell’intero territorio nolese in modo da fare un unico polo di antenne con coutenza? Tante domande che sono state fatte dalla popolazione e soprattutto dal Comitato Salute e Ambiente. IL Sindaco durante il Consiglio Comunale del 20/12/13 ha risposto a tali domande poste dalla minoranza, spiegando l’operato della sua amministrazione; operato che alla fine ha portato al risultato dell’abbandono definitivo del sito di località Zuglieno (oggetto, oltre 10 anni fa, della prima domanda di TIM e già contrastato da tutti) e che sino ad ora, oltre alle due antenne (Vodafone e Tim) su Capo Noli non ci sono altre antenne. Ma se la volontà dell’Amministrazione coincide con quella della cittadinanza che non vuole l’antenna su San Michele, perché commissionare uno studio proprio su tale sito? Quei soldi potevano essere risparmiati (€ 3.200,00=) sapendo, tra altro, che tale studio avrebbe portato, come in effetti è stato, a confermare che i valori di campo delle onde elettromagnetiche sono inferiori ai limiti di legge. Tale studio, pertanto, invece che essere un mezzo per contrastare la domanda di WIND, porta ad avvalorare la loro tesi. Infatti, WIND anche approfittando dell’assenza di un Post ha presentato proprio la domanda su San Michele. Il nuovo POST, elaborato dall’Ing Muraglia di Finale, veniva, pertanto, approvato a seguito del Consiglio Comunale del 20/12/13 con la Delibera n. 55; ed anche in tale Post tra i cinque siti proposti per l’installazione di antenne non vi è quello di San Michele. Nella delibera, infatti, si legge chiaramente: “– che la scelta di San Michele risulta, per le ragioni menzionate, non meritevole di accoglimento”. Ora il cittadino si chiede: ma se una delibera di Consiglio Comunale in modo espresso e senza ombra di dubbio stabilisce che su San Michele la domanda non può essere accolta, perché l’iter di WIND và regolarmente avanti? Infatti in data 14/01/14 il Comune di Noli – Area Tecnica Sez. Urbanistica con racc AR n. Prot. 477 convoca la Conferenza dei Servizi in sede referente per il “rilascio di Autorizzazione Paesaggistica – Ambientale per la realizzazione di nuova stazione radio base della telefonia cellulare WIND da realizzarsi in Loc. San Michele: la convocazione era per il 12 febbraio 2014. Contrario a tale installazione, oltre al Comitato Salute e ad una buona parte di Nolesi (raccolte 550 firme), si era pronunciato anche l’Istituto Comprensivo di Spotorno – Noli con apposita delibera. Ed anche i genitori dei bambini che frequentano le scuole di Noli hanno voluto dare un segnale: i bambini, sensibilizzati a scuola sul tema della tutela dell’ambiente e della salute, hanno fatto dei disegni che il giorno della Conferenza dei Servizi sono stati esposti all’ingresso del Comune.
Speriamo che la delibera del Consiglio Comunale non venga smentita nei fatti e che si tenga conto anche di quanto espresso dai piccoli bambini di Noli che tra l’altro sono coloro che, rappresentando la generazione del futuro, potranno subire i danni dalle scelte dei loro genitori!!!! Altra riflessione su cui voglio soffermarmi sono le spese che alcune amministrazioni sostengono: le spese legali relative a cause che scaturiscono da scelte di organizzazione del personale e/o da incarichi in Enti pubblici e/o mancato riconoscimento di diritti o risarcimenti a Società ed Enti. Quando si và nei siti dei Comuni spesso e volentieri si leggono delibere di Giunta che hanno il seguente oggetto: “Spese legali per resistere in giudizio per causa di lavoro promossa dal dipendente”; oppure “Spese legali per costituirsi davanti al TAR per impugnazione ordinanza destituzione incarico…….” ; “conferimento incarico a legale per costituirsi davanti al Tribunale a seguito della citazione della Società”. A quanto ammontano ogni anno tali spese? Da cosa derivano questi contenziosi? Sono spese che si potrebbero evitare? Un compito delle Amministrazioni è quello di gestire al meglio le c.d. “risorse umane” e di creare un sistema che qualifichi i propri dipendenti al fine di farli lavorare in condizioni sempre ottimali da poter offrire i servizi al cittadino in modo efficiente e trasparente. Purtroppo in tanti casi non è così; scelte di spostamenti di dipendenti, di destituzioni da incarichi, di conferimenti di contributi sono dettate da “simpatie” e/o “antipatie”, da “sistemare quel posto” e/o da prese di posizioni personali. E questo, purtroppo, succede di più quando ci si trova in realtà più piccole. Un esempio di questi giorni proprio a Noli riguarda la sentenza del TAR (pubblicata su Uomini Liberi) riguardante il ricorso vinto dal Prof. Paggi che così si vede nuovamente integrato quale Presidente della Fondazione Sant’Antonio dopo che la Giunta lo aveva sostituto per motivi che il Tar ha ritenuto del tutto infondati e generici. Non è, come in alcuni casi si vuol far credere, che sono gli altri “i cattivi” che iniziano cause e contenziosi privi di fondamento e che costringono le Amministrazioni a sostenere spese legali. Ad inasprire situazioni che portano a spostare un dipendente da un settore all’altro o che lo declassano e lo demansionano o che non vogliono riconoscere risarcimenti, sono proprie le scelte delle Amministrazioni che poi si vedono impugnare i loro provvedimenti e/o citare in giudizio. La Corte dei Conti dovrebbe controllare queste spese che i cittadini devono poi subire. Forse un maggior buon senso ed un rapporto più trasparente garantirebbe una maggiore efficacia con minori costi. Noli, 15 febbraio 2014 Marco Genta Uno dei disegni fatti dai bambini ed esposti all’ingresso del Comune
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