NATO, Convegno 2021 Centri d’Eccellenza, ospitarlo in Italia conferma che NATO è il fondamento della nostra difesa collettiva
Grande successo per l’edizione 2021 del Congresso dei Direttori dei Centri d’Eccellenza della NATO, quest’anno ospitato dal 3 al 6 ottobre presso il CoE sulla Polizia di Stabilità di Vicenza (NATO Stability Policing) di cui l’Italia è Framework Nation; un polo dottrinale e addestrativo internazionale sulle funzioni di Polizia di Stabilità che, dalla fondazione del 1° marzo 2005, opera nella “Città del Palladio” valorizzando la peculiare expertise di settore maturata dalla Difesa, attraverso l’Arma dei Carabinieri. Tra gli ospiti presenti il Sottosegretario alla Difesa Stefania Pucciarelli.
“Il voler ospitare il più importante appuntamento annuale dei Centri di Eccellenza (Center of Excellence – CoE) della NATO in questo nostro istituto militare di Vicenza è ulteriore testimonianza della vicinanza rivolta dalla Difesa, da l’Italia tutta, all’Alleanza Atlantica”, dichiara il Sottosegretario alla Difesa Stefania Pucciarelli, “ed un tangibile segnale del nostro interesse verso le sue dinamiche e gli sforzi per mantenere il vantaggio competitivo, in cui i Centri d’Eccellenza sono parte attiva”.
“I Centri di Eccellenza NATO esprimono una qualificante professionalità ampiamente riconosciuta, che in questi anni ha confermato sul campo la bontà del lavoro svolto nel supportare l’Alleanza, i suoi Membri ed i Partner sui cosiddetti 4 “pilastri della trasformazione” : Formazione e Addestramento, Ammaestramenti, Sviluppo dottrinale e Standardizzazione, Sviluppo concettuale e Sperimentazione, nel più ampio contesto dell’epocale processo avviato nel 2003 per guidare la necessaria evoluzione dello strumento militare, in termini di organizzazione, forze, capacità e dottrina”, prosegue Stefania Pucciarelli, “e vorrei cogliere questa occasione per ricordare come l’Italia consideri essenziale lavorare convintamente per una NATO che, pur nella sua dimensione regionale transatlantica, sia pronta in maniera coesa ad affrontare le sfide globali, mantenendo un approccio realmente a tuttotondo; una NATO che pensi ad ogni tipo di minaccia, in ogni dominio, e consideri tutte le direzioni strategiche con particolare riferimento a quel “fianco sud” coincidente in larga parte con il “Mediterraneo Allargato” come area di interesse strategico italiano, ma storico spazio geopolitico per gli equilibri global.
Occorre continuare a perfezionarne gli strumenti per individuare e guidare i cambiamenti necessari rimanendo rilevanti e competitivi nel complesso panorama internazionale. L’Agenda 2030, uno dei temi al centro del Summit NATO dello scorso 14 giugno, rappresenta la bussola politico-concettuale per la redazione del nuovo Concetto Strategico; questo documento delineerà chiaramente le priorità, le criticità e gli obiettivi dei prossimi anni, per prepararsi ad affrontare le difficili sfide poste dalle risorte e nuove assertività geopolitiche, dalla minaccia del terrorismo, dagli attacchi informatici e dall’impatto sulla sicurezza dei cambiamenti climatici”.
“La professionalità, l’impegno e il gioco di squadra con cui ciascuno anima questo convegno contribuiranno ad identificare punti di forza, debolezze e opportunità delle organizzazioni qui rappresentate, focalizzandole in una sintesi utile a individuare e guidare i cambiamenti necessari per continuare l’opera di salvaguardia e promozione di pace, sicurezza e stabilità”, conclude il Sottosegretario alla Difesa.