MoVimento 5 stelle

Il latte versato
Con il MoVimento, tutti entrano in Consiglio Comunale

 

Il latte versato

Con il MoVimento, tutti entrano in Consiglio Comunale

 

Adesso si deve cominciare a impegnarsi, e lavorare. Per questo chiediamo a cittadini e simpatizzanti di continuare a collaborare, e segnalare informazioni, proposte e problemi.

Con il MoVimento, tutti entrano in Consiglio Comunale.

Non c’è tempo e spazio per guardarsi alle spalle, bisogna andare avanti.

Archiviamo dunque senza troppi ulteriori commenti la vicenda del consigliere proclamato ufficialmente e poi tolto il giorno dopo.

 Archiviamo, ma fino a un certo punto: giusto per il fatto che a noi interessa il buon risultato, non siamo aggrappati a resti, percentuali e poltrone attuali e future come molti altri, e non riterremmo certo di far spendere soldi ai contribuenti con riconteggi e pignolerie; dobbiamo destinare le nostre energie a realizzare una politica diversa e non rallentarne lo svolgimento.

Tuttavia, proprio per parlare di una politica diversa, al tempo stesso non ci pare giusto, né rispettoso nei confronti nostri e soprattutto del “consigliere per un giorno” il modo in cui è stata condotta tutta la vicenda. Per questo, per dimostrare trasparenza e serietà, tuteleremo questi principi in sede legale.

Chi vuole restare informato tenga d’occhio i nostri siti, che cercheremo di aggiornare tempestivamente sulla vicenda.

Andare avanti, già. Ma in questa città quanti disastri irreversibili ci troviamo già alle spalle, con cui fare i conti?

Il ritardo imperdonabile e le scelte non scelte (e quel che c’è dietro) con cui è stata affrontata la questione rifiuti, dai tempi dell’esaurimento di Cima Montà.

La Zombiville della darsena, i mostruosi palazzi vuoti, il tunnel sempre illuminato che costa al Comune bollette da più di 80000 euro l’anno (parole del Sindaco riconfermato Berruti presso la Confartigianato).

Andrea Delfino
neo consigliere del MoVimento 5 stelle

 Il groviera di box che ha fatto e sta facendo scempio della collina del Seminario. E pensiamo ai nomi di imprese che vi sono dietro e a ciò che sta emergendo in questi giorni.

Il palazzo ex Astor ancora incompleto, la sua orrenda sovrapposizione con la pinacoteca.

L’erigendo elefantiaco centro commerciale ex-Metalmetron, (anche qui ricorrono nomi ben noti) che va ad aggiungersi a una pletora di centri commerciali nel raggio di pochi chilometri, strutture che con la crisi stanno iniziando a mostrare la corda. Per non parlare del fantomatico rilancio del commercio cittadino, veramente arduo in questo scenario.

 La colata immane alla foce del Letimbro, ancora con altri spazi commerciali, ancora da completare con altro residenziale, non bastassero i minialloggi a prezzo da amatore ancora invenduti.

I beni comunali , delle Opere Sociali, di altre società a partecipazione pubblica, svenduti, trasformati, stravolti nelle funzioni di utilità comune che potevano avere. Da grandi scempi alle piccole cose, come i tanti appartamenti ridimensionati non per dare case accessibili a giovani, single, anziani, ma per speculare, fino ai magazzeni e negozi trasformati in miniappartamenti a piano terra, uso investimento balneare, stravolgendo il tessuto urbano e la vivibilità del quartiere.

Gli scavi per altri palazzoni di corso Ricci (e di nuovo, imprese e nomi noti…) che dalle foto sembrano l’ennesima bruttura.

Questo solo per citare in breve alcuni esempi eclatanti del dramma cementizio già consumato o in via di consumazione.

Ma come si dice, non si piange sul latte versato, anche se il sapore acido del caglio ci rimane in gola.

Sul passato non si può agire, solo cercare, per quanto possibile, di mitigare le conseguenze, di invertire le tendenze.

 Non è finita. Ci sono battaglie future che attendono, altri spettri all’orizzonte. Piccole o grandi speculazioni qua e là. Immagini di possibili devastazioni del lungomare degne di Punta Perotti. L’apparente scampato pericolo Margonara, su cui tuttavia non si deve smettere di vigilare.  Sospetti “sgomberi” di aree in zona collinare (per altre lucrose edificazioni?) Il piano Binario Blu. La follia dei parcheggi sotterranei in centro.

 L’inquietante ipotesi di un nuovo ospedale in zona Paip, anche qui, per liberare aree di pregio vista mare a Valloria?

Si può e si deve combattere con tutti i mezzi leciti. Non solo per evitare di stravolgere ulteriormente la città col cemento, non solo per evitare di consumare territorio e risorse, ma anche per la follia intrinseca di tutto ciò, che moltiplicherebbe l’invenduto e i quartieri fantasma, perché la stessa speculazione edilizia è alla frutta, la crisi incombe eccome. Ci guadagnerebbero solo i costruttori del mordi e fuggi,  che, una volta rientrati dalle spese e realizzato un surplus, sono indifferenti alla sorte dei loro manufatti semivuoti. Tutti gli altri, cittadini per primi,  hanno solo e soltanto da perdere.

Ecco, questa è una delle battaglie simbolo da combattere fermamente. Non l’unica di certo, ma una delle più importanti. Insieme con quella richiesta di trasparenza, riduzione costi della politica, partecipazione, decentramento e di destinazione delle risorse in base alle necessità impellenti (sociale, gestione rifiuti, servizi al cittadino, salute, scuola, qualità urbana).

Vedremo se e cosa si potrà fare, su quali proposte trovare consenso e quali, eventualmente, appoggiare.

Intanto “studiamo” , e iniziamo a diffondere informazioni e raccogliere idee, promettendo tutto il nostro impegno. Siamo due, ma alle nostre spalle c’è un nutrito gruppo di volontari che ci aiutano a studiare ed elaborare.  E, lo speriamo, molti cittadini.

E’ questa la forza del MoVimento.

Milena Debenedetti

 

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